Concetti Chiave
- L'astronomia moderna si sviluppò gradualmente, distaccandosi dalle visioni filosofiche e religiose tradizionali grazie alla scoperta di un Universo più ampio e governato da leggi precise.
- Quattro scienziati fondamentali per la nascita dell'astronomia moderna furono Nicolaus Copernicus, Johannes Kepler, Galileo Galilei e Isaac Newton.
- Nicolaus Copernicus, noto anche come Niccolò Copernico, rivoluzionò la concezione del Sistema Solare ponendo il Sole al centro e i pianeti in orbita attorno ad esso.
- Copernico considerava la Terra un pianeta come gli altri, rompendo con la visione geocentrica prevalente nel Medioevo.
- Sebbene Copernico utilizzasse orbite circolari per rappresentare i pianeti, queste non corrispondevano esattamente alle osservazioni, indicando un primo passo verso la comprensione moderna.
L'evoluzione dell'astronomia moderna
L’astronomia moderna, naturalmente, non nacque all’improvviso. Il suo sviluppo richiese il doloroso e progressivo distacco da visioni filosofiche e religiose profondamente radicate, ed avvenne grazie alla “scoperta” di un nuovo Universo, sempre lo stesso ma senza dubbio più ampio e governato da leggi ben precise. Esaminiamo il contributo di quattro famosi scienziati che abbero un ruolo fondamentale in questa transizione: Nicolaus Copernicus (Copernico), Johannes Kepler (Keplero), Galileo Galilei e Isaac Newton.
Il contributo di Copernico
Il primo grande astronomo ad affermarsi dopo il Medioevo fu il polacco Nicolaus Copernicus (1473-1543), meglio conosciuto con il nome italianizzato di Niccolò Copernico. Egli era convinto che la Terra fosse un pianeta, esattamente come gli altri cinque pianeti allora conosciuti. Seguendo quest’idea, Copernico “ricostruì” il Sistema Solare ponendo il Sole al centro e i pianeti Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove e Saturno in orbita intorno a esso. Egli mantenne tuttavia un legame con il passato e, per rappresentare le orbite dei pianeti, si servì delle circonferenze, considerate la forma geometrica perfetta. Le orbite circolari si avvicinavano alla realtà, ma non corrispondevano esattamente alle osservazioni.