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Per quanto riguarda il calendario perpetuo (perdiamo un po' di tempo, ma dovrebbe interessarti...) si ottiene dal gregoriano considerando il 4000, l' 8000 e il 12000 anni non bisestili pur essendo divisibili per 400 e rimane comunque un'approssimazione (vedi "L'irresistibile fascino del tempo" A.Zichichi il Saggiatore, Milano, 2000). L'anno può essere sidereo: è il tempo che impiega la Terra a compiere un giro completo attorno al Sole (come lo potrebbe vedere un alieno da un altro sistema solare, misurato rispetto alle stelle fisse) e misura 365,25636 giorni = 365g 6h 9m 10s; tropico: è il tempo che impiega un punto della Terra a essere illuminato dal Sole sotto la stessa inclinazione dei raggi, es. due passaggi successivi del Sole allo zenit dello stesso tropico e misura 365,24220 giorni = 365g 5h 48m 46s; questo dura una ventina di minuti in meno a causa della precessione luni-solare (periodo circa 26000 anni) e allo spostamento della linea degli apsidi (periodo 117000 anni) dovute all'interazione Luna-Terra-Sole. Viene misurato tra due passaggi successivi del Sole nel punto Gamma o punto vernale (equinozio di primavera). Esiste infine l'anno anomalistico che viene misurato tra due passaggi consecutivi della Terra per il perielio e dura 365g 6h 13m 53s = 365,25964 giorni; è quello che dura di più poiché il perielio si muove di 11'' in verso opposto a quello di rotazione della Terra (spostamento della linea degli apsidi, periodo 117000 anni), per completezza questo moto si oppone compensando in parte la precessione luni-solare abbreviandone il periodo da 26000 a 21000 anni, quindi gli equinozi cadono ogni anno con 61'' di anticipo che corrispondono a circa 20 minuti di differenza tra l'anno sidereo e quello tropico (è l'effetto complessivo che da origine alla precessione chiamata 'degli equinozi' ).
{"Il globo terrestre e la sua evoluzione" Accordi Palmieri ed. Zanichelli; "Enciclopedia di Astronomia e Cosmologia" Garzanti}
L'anno che viene considerato e che si vuole misurare è quello tropico ( 365,24220 g); con il metodo giuliano (365,25) l'approssimazione è per eccesso quindi utilizzandola si rimane indietro rispetto alla realtà (e nel 1582 per rimettersi a posto si è fatto un salto in avanti di 11 giorni da giovedì 4-10 a venerdì 15-10). L'anno gregoriano ( 365,2425 g ) corrisponde ancora ad un'approssimazione per eccesso, sempre rispetto all'anno tropico ( 365,24220 g); l'errore è di circa 0,3 giorni in 1000 anni, quindi per equiripartire il recupero si è deciso si considerare il 4000, l' 8000 e il 12000 non bisestili pur essendo divisibili per 400. Con questa nuova regola (-3 giorni ogni 10000 anni) si definisce il calendario perpetuo. Tuttavia si tratta ancora di un'approssimazione:
anno 360g inversione estete-inverno(=180g) in 36 anni
anno giuliano 365,25g in 23077 anni
anno gregoriano 365,2425g in 600000 anni
anno perpetuo per come è stato costruito l'errore sarebbe nullo alla quarta