ZiedSarrat
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Concetti Chiave

  • L'India è stata influenzata dall'invasione degli Indoari che hanno introdotto nuove usanze, lingua e forme di religiosità, fondamentali per la cultura vedica e il brahmanesimo.
  • Il brahmanesimo crede in un Principio unico, il Brahma, considerato lo "spirito universale" e fonte di ogni creazione, riconosciuto solo dai brahmani.
  • La trimurti, composta da Brahma, Shiva e Visnù, rappresenta la triade delle divinità che gestisce il ciclo continuo di vita, morte e reincarnazione.
  • La società indiana è divisa rigidamente in caste con ruoli specifici: brahmani, guerrieri-nobili, produttori, lavoratori e paria, gli emarginati.
  • Il sistema delle caste, basato sul termine "varna" che significa "colore", aveva origine nella distinzione tra invasori indoeuropei di pelle chiara e indigeni scuri.

India: Il pensiero religioso e le caste

Culla dell'antichissima civiltà dravidica, precedente a quella indoeuropea, l'India subì, nella seconda metà del secondo millennio a.C., l'invasione della popolazione indoeuropea degli Indoari, che vi portarono nuove usanze, una nuova lingua e originali forme di religiosità, fondamentali per il futuro sviluppo culturale. Essi gettarono le basidella cultura vedica, dalla raccolta di preghiere e formule magiche chiamata Veda ("conoscenza"), e del brahmanesimo.
La parola brahma, che originariamente significava "preghiera", in particolare "forza magica della preghiera", successivamente acquistò il significato di "spirito universale".

Caratteristica peculiare di questa religione è la fede nell'esistenza di un Principio unico e indivisibile, il Brahma, appunto, fonte di ogni creazione, e percepibile solo da pochi eletti: i brahmani. Accanto al Brahma, il dio creatore, si aggiunsero in un secondo momento altre due divinità: Shiva e Visnù, i quali formavano, insieme al primo, la trimurti, cioè la triade delle divinità per eccellenza, che presiede al continuo ciclo della vita, della morte e delle reincarnazioni, in un universo che è l'esaltazione della dinamicità dell'essere.

Accanto ai fondamenti teologici il brahmanesimo presenta una caratteristica concezione che vede la società divisa in caste, rigidamente differenziate, a cui gli uomini appartengono senza possibilità di scelta. Si distinguono: la casta privilegiata dei brahmani o sacerdoti, che svolge funzioni religiose e politiche; quella dei guerrieri-nobili, anch'essa detentrice di privilegi, che svolge funzioni politiche e militari; seguono quella di coloro che producono (agricoltori, commercianti ecc.), quella del popolo che lavora e al di sotto, senza avere nemmeno la dignità di appartenere a una casta, vi sono i paria, gli "intoccabili", gli emarginati.
La divisione in caste era rigida e si perpetuava in quanto i matrimoni misti erano vietati. Il termine indiano che indicava la casta era varna, che significa "colore" e mostra così che il sistema ha avuto origine nella conquista: la distinzione fondamentale è quella tra gli invasori indoeuropei di pelle chiara e i bruni, discendente degli indigeni.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine della civiltà indiana e come si è sviluppata la religione vedica?
  2. L'India è la culla dell'antichissima civiltà dravidica, che fu invasa dagli Indoari nella seconda metà del secondo millennio a.C. Gli Indoari portarono nuove usanze, una nuova lingua e forme originali di religiosità, gettando le basi della cultura vedica e del brahmanesimo.

  3. Qual è il significato del termine "brahma" e come si relaziona con la religione brahmanica?
  4. Originariamente, "brahma" significava "preghiera" o "forza magica della preghiera", ma successivamente acquisì il significato di "spirito universale". Nella religione brahmanica, il Brahma è il Principio unico e indivisibile, fonte di ogni creazione, percepibile solo dai brahmani.

  5. Come si struttura la società indiana secondo il sistema delle caste?
  6. La società indiana è divisa in caste rigidamente differenziate: i brahmani (sacerdoti), i guerrieri-nobili, i produttori (agricoltori, commercianti), il popolo lavoratore e i paria (intoccabili). I matrimoni misti erano vietati, perpetuando la divisione in caste, che si basava anche su distinzioni di colore tra invasori indoeuropei e indigeni.

Domande e risposte