Concetti Chiave
- Omero celebra gli eroi della civiltà micenea, collocando le loro imprese in un passato favoloso e partecipando alla rinascita greca verso il Mediterraneo orientale.
- La Chanson de Roland narra le imprese di Carlo Magno e dei suoi paladini in un'epoca di rinascita cristiana, simile a quella celebrata da Omero per i Greci.
- Il poema viene scritto circa tre secoli dopo gli eventi narrati, durante un periodo di rinnovamento culturale e materiale in Europa.
- L'epica cristiana della Chanson de Roland presenta un mondo eroico e crudele, in cui l'avversario è visto come l'incarnazione del male.
- La visione del mondo medievale è caratterizzata da una forte contrapposizione tra bene (Cristiani) e male (Musulmani), con un'istanza religiosa che permea il racconto.
Indice
Omero e la civiltà micenea
Omero celebra nell’Iliade la civiltà micenea e gli eroi fondatori del popolo greco circa quattro secoli dopo la fine di quel mondo. Il poeta racconta imprese gloriose collocate in un passato avvertito come favoloso per la lontananza, e contemporaneamente partecipa all’avvio di una rinascita: nel suo tempo infatti riprende vigore la spinta dell’emarginazione greca verso le sponde del Mediterraneo orientale.
La Chanson de Roland e Carlo Magno
Allo stesso modo, il poeta della Chanson de Roland canta le imprese di Carlo Magno e dei suoi paladini come fatti di un lontano e glorioso passato. L’intervallo di tempo tra il mondo narrato e il mondo del poeta è di circa tre secoli, dall’VIII all’XI secolo d.C. Quando il poema viene composto, l’unità del Sacro Romano Impero, fondato da Carlo Magno, è irrimediabilmente compromessa, ma il mondo cristiano trova un nuovo, esaltante motivo di coesione nell’ideale della riconquista della Terra Santa, dove Cristo aveva vissuto e dove era stato sepolto.
Epopee eroiche e rinascita culturale
Come Omero, raccogliendo tradizioni più antiche consegna al suo popolo una grande epopea nel momento di una rinascita materiale e culturale, così il poeta cristiano canta le imprese del fondatore del Sacro Romano Impero e dei suoi paladini proprio nei decenni in cui l’Europa conosce una sorta di rinascimento, dopo la svolta dell’anno Mille, e prepara la guerra contro i Mori e la riconquista della Terra Santa.
Contrasti tra epopee greche e medievali
Anche quello della Chanson de Roland, come quello dell’Iliade, è un mondo eroico: crudeltà e dismisura non sono inferiori a quelle che abbiamo trovato leggendo le imprese di Achille vendicatore. Anzi, nel poema medioevale l’avversario è considerato come l’incarnazione del male, e l’odio per il nemico ha una coloritura del tutto ignota all’atmosfera dell’epopea greca. Nonostante ciò, l’istanza religiosa, che si fa anche personaggio nella figura del vescovo guerriero Turpino, aderisce completamente a questa visione del mondo, di violenta contrapposizione tra bene (i Cristiani) e male (i Musulmani).
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo di Omero nella celebrazione della civiltà micenea?
- Come viene rappresentato Carlo Magno nella Chanson de Roland?
- Quali sono i contrasti tra le epopee greche e medievali?
Omero, nell'Iliade, celebra la civiltà micenea e gli eroi fondatori del popolo greco, raccontando imprese gloriose di un passato favoloso e contribuendo alla rinascita culturale del suo tempo.
Nella Chanson de Roland, Carlo Magno e i suoi paladini sono celebrati come eroi di un passato glorioso, con il poema che riflette l'ideale di coesione cristiana e la riconquista della Terra Santa.
Le epopee greche e medievali condividono un mondo eroico, ma differiscono nell'intensità dell'odio per il nemico, con la Chanson de Roland che presenta una visione di violenta contrapposizione tra bene e male, assente nell'epopea greca.