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Concetti Chiave

  • La prefazione ai "Malavoglia" introduce il ciclo dei Vinti, presentando la poetica verista e l'ideologia deterministica di Verga.
  • Verga esplora "la ricerca del meglio" come motore della vita umana, comune a tutti, indipendentemente da classe sociale o genere.
  • L'autore progetta cinque romanzi per mostrare gli effetti di questo motore su personaggi di diversi contesti sociali, ma solo due vengono completati.
  • Il metodo narrativo di Verga si dimostra più efficace nella descrizione di società umili rispetto a quella aristocratica, a causa delle complessità sociali.
  • Verga analizza i suoi protagonisti come "vinti", travolti dalla vita per essersi allontanati dall'"ideale dell'ostrica", subendo conseguenze fatali.

La prefazione dei Malavoglia, viene datata 19 gennaio 1881 e rappresenta l’introduzione dell’intero ciclo dei Vinti, anche se nello specifico questo primo romanzo di una serie che poi sarebbe dovuta essere pubblicata successivamente. In questa prefazione, l’autore ripercorre i tratti salienti della sua poetica verista e della sua ideologia deterministica, soffermandosi tuttavia anche sull’illustrazione del progetto del ciclo dei Vinti. Innanzitutto Verga afferma come “la ricerca del meglio” rappresenti sia nei suoi romanzi che nella realtà il fondamentale nucleo motore della vita degli uomini, senza alcun tipo di distinzione di genere o di categorie sociali.

Indice

  1. Progetto e difficoltà narrative
  2. Analisi dei protagonisti fallimentari

Progetto e difficoltà narrative

Proprio in nome di questo motore, per analizzarlo e descriverlo, Verga annuncia nella prefazione di aver progettato dunque la stesura di cinque romanzi in cui si vedranno gli effetti di questa situazione su personaggi provenienti da contesti completamente diversi: “dall’umile pescatore”, al “nuovo arricchito” fino arrivare anche all’aristocrazia. Ovviamente, dopo aver annunciato ai propri lettore il suo intento, l’autore non poteva non aggiungere alcune considerazioni sugli aspetti più tecnici e stilistici della narrazione, in particolare afferma di essere consapevole delle varie difficoltà che lo attendono nella stesura di questi romanzi, tanto che poi effettivamente ne vennero portati a termine solamente due su cinque, ovvero “Malavoglia” e “Mastro Don Gesualdo”, probabilmente però il suo metodo si dimostra più efficace nella descrizione di società più povere rispetto a quello dell’aristocrazia, fatto di reticenze e etichette.

La rappresentazione infatti di personaggi nobili e affermati nelle classi sociali più elevate avrebbe posto l’autore di fronte a problemi di gran lunga maggiori rispetto a quelli incontrati nel delineare la psicologia elementare dei personaggi più umili, per i quali invece appariva necessario semplicemente “lasciare al quadro le sue tinte schiette e tranquille, e il suo disegno semplice”.

Analisi dei protagonisti fallimentari

Infine, nell’ultimo paragrafo della prefazione, Verga ritorna sui protagonisti dei suo romanzi, analizzandoli in particolare nella prospettiva fallimentare, afferma infatti “essi sono altrettanti vinti che la corrente ha deposti sulla riva, dopo averli travolti e annegati”. Se da una parte infatti la ricerca del meglio non può essere considerata come una colpa peccaminosa, dall’altro rappresenta il mancato rispetto di quello che Verga chiama “ideale dell’ostrica”, che obbligherebbe gli uomini a vivere nello stesso posto in cui sono nati, seguendo un’esistenza simile a quella che avevano vissuto i suoi padri prima di lui. Allontanandosi da questo principio, l’uomo pecca di superbia e tracotanza, per cui deve essere sottoposto alla condanna della nemesi, subendo quindi le fatali conseguenze della sua decisione.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema centrale della prefazione dei Malavoglia?
  2. Il tema centrale è la "ricerca del meglio" come nucleo motore della vita umana, analizzato attraverso la poetica verista e l'ideologia deterministica di Verga.

  3. Qual era il progetto originale di Verga per il ciclo dei Vinti?
  4. Verga aveva progettato di scrivere cinque romanzi per mostrare gli effetti della "ricerca del meglio" su personaggi di diversi contesti sociali, ma ne completò solo due: "Malavoglia" e "Mastro Don Gesualdo".

  5. Quali difficoltà narrative affronta Verga nella rappresentazione dei personaggi?
  6. Verga riconosce le difficoltà nel rappresentare personaggi delle classi sociali elevate, trovando più efficace descrivere società più povere con un disegno semplice e tinte schiette.

  7. Come Verga interpreta il fallimento dei protagonisti nei suoi romanzi?
  8. Verga vede i protagonisti come "vinti" dalla corrente della vita, puniti per aver abbandonato l'"ideale dell'ostrica" e per la loro superbia, subendo le conseguenze delle loro scelte.

Domande e risposte

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