Concetti Chiave
- Il poema riflette sulla natura effimera della vita e l'attesa di ritornare al mare, simbolo di origine e fine.
- Il poeta testimonia un ordine dimenticato, esprimendo la perdita di memoria di un significato importante durante il viaggio della vita.
- Tradimento e stupore emergono quando il poeta si allontana dal mare, paragonando la sensazione a quella di uno smemorato che ritrova il suo paese.
- Il ritorno al mare è umile, non dettato dalla gloria ma da una comprensione silenziosa e profonda del proprio percorso.
- Il compito del poeta è vivere e bruciare, come una scintilla, accettando il fallimento umano e la riconciliazione con il mare come ritorno alle origini.
Dissipa tu se lo vuoi
questa debole vita che si lagna,
come la spugna il frego
effimero di una lavagna.
M’attendo di ritornare nel tuo circolo,
s’adempia lo sbandato mio passare.
La mia venuta era testimonianza
di un ordine che in viaggio mi scordai,
giurano fede queste mie parole
a un evento impossibile, e lo ignorano.
Ma sempre che tradii
la tua dolce risacca su le prode
sbigottimento mi prese
quale d’uno scemato di memoria
quando si risovviene del suo paese.
Presa la mia lezione
più che dalla tua gloria
aperta, dall’ansare
che quasi non dà suono
di qualche tuo meriggio desolato,
a te mi rendo in umiltà. Non sono
che favilla d’un tirso. Bene lo so: bruciare,
questo, non altro, è il mio significato.
- "Dissipa tu se lo vuoi" --> - "...questa debole vita che si lagna" -->- "..come la spugna il frego" --> - "..sbigottimento mi prese" --> - "...quando si risovviene del suo paese" --> - "Non sono che favilla d'un tirso" --> - "...
Indice
Riflessioni sulla Vita Effimera
bruciare, questo, non altro, è il mio significato" --> Elimina tu (Tu è il mare), se vuoi, di questa vita debole che geme come la spugna cancella le scritte effimere su una lavagna. Mi aspetto di ritornare all’interno di te, si compia il mio passaggio sbandato su questa terra.
Testimonianza di un Ordine Dimenticato
Il mio arrivo nel mondo era testimonianza di un ordine che mi sono scordato durante il viaggio, queste mie parole giurano fedeltà ad un fatto impossibile, e non sanno qual è.
Tradimento e Stupore
Ma ogni volta che ho tradito la tua dolce risacca arrivando sulla riva (cioè ogni volta che mi sono staccato da te) sono stato preso da uno stupore come uno smemorato che riacquista la memoria e si ricorda del suo paese.
Ritorno Umile al Mare
Ora che ho capito la mia lezione, anche se non è stata la tua gloria ad aprirmi la mente, appresa dall’ansimare silenzioso che ho provato in qualche pomeriggio assolato presso di te, ritorno a te, umilmente.
Il Compito di Bruciare
Non sono che la scintilla di un ramo rovente (il tirso è il bastone sacro delle sacerdotesse di Dioniso). Lo so bene: il mio compito è solo bruciare, nient’altro che questo.
Il Poema e il Mare
Il poema è tratto dalla raccolta Ossi di Seppia, più precisamente dalla sezione Mediterraneo in cui il poeta si rivolge direttamente al mare, dichiarando il proprio fallimento come essere umano e l’incapacità di portare a termine la sua missione e chiedendogli di riaccoglierlo in sé. Il “male di vivere” si è compiuto definitivamente e il poeta abbandona ogni velleità di comprensione o di vittoria: l’unico suo compito è vivere e bruciare come un ramo. Il ritorno nel grembo dell’elemento che tanto lo ha tormentato e consolato è come un ritorno al padre creatore, una anamnesi, cioè una ricerca delle origini che spieghi i sintomi (Ma sempre che tradii / la tua dolce risacca su le prode / sbigottimento mi prese).
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della vita secondo il testo?
- Cosa rappresenta il ritorno al mare nel poema?
- Come viene descritto il tradimento nel testo?
- Qual è il ruolo del mare nel poema?
- Qual è il contesto del poema "Dissipa tu se lo vuoi"?
Il testo riflette sulla vita come effimera e debole, paragonandola a un segno cancellato da una spugna su una lavagna, e conclude che il significato della vita è semplicemente "bruciare".
Il ritorno al mare simboleggia un ritorno umile e una ricerca delle origini, un desiderio di essere riaccolto nel grembo dell'elemento che ha tormentato e consolato il poeta.
Il tradimento è descritto come un allontanamento dalla dolce risacca del mare, che provoca stupore e smarrimento simile a quello di uno smemorato che si ricorda del suo paese.
Il mare è visto come un elemento a cui il poeta si rivolge per dichiarare il proprio fallimento e incapacità di portare a termine la sua missione, chiedendo di essere riaccolto.
Il poema è tratto dalla raccolta "Ossi di Seppia", nella sezione "Mediterraneo", dove il poeta esprime il "male di vivere" e abbandona ogni velleità di comprensione o vittoria, accettando il suo compito di vivere e bruciare.