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Capitolo 37 Promessi Sposi - Riassunto (3) Pag. 1
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Sintesi

Riassunto del capitolo 37 dei Promessi Sposi


Il capitolo si apre con Renzo, che appena uscito dal lazzaretto si rallegra della situazione: infatti, nonostante la pioggia incessante e la sua incredulità, sente che tutto sta per tornare finalmente alla normalità, e non può che gioirne (ci viene anche riferito che 7 giorni dopo sarebbero riprese normalmente molte attività commerciali e non).
Allo stesso tempo, però, ripensa alle vicissitudini accadute in passato, dai tumulti di Milano fino ad arrivare al ritrovamento di Lucia nel lazzaretto; a questo punto, egli si dirige al suo paese e con un po’ di fortuna e perizia riesce a trovare la strada giusta, giungendo (inzuppato e infangato) la sera del giorno dopo dal suo vecchio amico d’infanzia che avevamo già incontrato qualche capitolo fa; ancora euforico, egli gli racconta le ultime vicende, mentre l’altro gli offre un cambio e si premura di preparare della polenta in un paiolo; inoltre, Renzo nei giorni seguenti lo aiuta nella vigna con alcuni lavori in attesa della vendemmia, e gli fa sapere di volerlo come testimone al suo matrimonio.

Il giorno seguente, però, Renzo si mette in cammino alla volta di Pasturo, dove si trovava Agnese; arrivato a destinazione, racconta alla donna, che nel frattempo non gli smette di porre domande, tutto ciò di cui non era a conoscenza, e le anticipa alcuni progetti futuri: egli infatti, oltre a iniziare a pianificare il matrimonio con Lucia, ha intenzione di prendere una casa a Bergamo e trovare lavoro lì.
Ed è proprio questo il suo “compito” nei giorni successivi: egli infatti riesce ad acquistare uno stabile a buon prezzo, per le leggi e i rapporti domanda-offerta vantaggiosi di quel periodo, e fa visita al cugino Bortolo, che apprende stare bene e non aver contratto la peste; in seguito fa ritorno in paese assieme ad Agnese, che fortunatamente trova casa sua non interessata da grandi danni, ma non accenna niente del matrimonio a don Abbondio per paura di compromettere le cose (medesimo atteggiamento da parte del curato).

Infine, la scena si sposta su Lucia, intenta a trascorrere la quarantena a casa della mercantessa con la quale aveva stretto un bel legame all’interno del lazzaretto e a cucire il suo nuovo corredo, dato che quello precedente era stato portato via dai lanzichenecchi tempo prima.
Durante questo periodo, ella viene a conoscenza della sorte di fra Cristoforo (perito per la pestilenza, come fatto intendere già alla fine del capitolo precedente), di Gertrude (votata a una vita di espiazione e pentimento) e di don Ferrante e donna Prassede (anch’essi morti di peste, con tale notizia che è stata riportata alle due donne mentre si stavano dirigendo alla loro tenuta per porgere loro un saluto e ringraziarli), e si rattrista non poco per tutto ciò.
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