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Tipologia A: (Testo-commento)
1- Analisi
Analisi e commento di un testo letterario in poesia o in prosa o di un testo non letterario.
Parafrasi e compressione complessiva: il primo livello di analisi è la comprensione generale della poesia, a cominciare dalla parafrasi;
Livello strutturale: una poesia si presenta come un insieme di verbi di una certa lunghezza, talvolta raggruppati in modo particolare (le strofe) e separati da spazi bianchi.
Si possono avere vari tipi di struttura: lineare, in cui diversi temi si susseguono in progressione ordinata; circolare, in cui la strofa finale della poesia riprende il tema iniziale dopo aver trattato una serie di altri temi; a intreccio, in cui diversi temi sono distribuiti nel testo in ordine sparso; per parallelismi, in cui i temi vengono affrontati per blocchi paralleli (per esempio, I strofa tema A, II strofa tema B, III strofa ripresa del tema A, IV strofa ripresa del tema B).
Livello metrico e ritmico: la metrica riguarda le scelte del poeta in merito alla lunghezza dei versi (settenari, endecasillabi…), alla loro organizzazione in strofe (sonetto, canzone…) e alle rime che legano i versi tra loro. Quanto al ritmo, esso è dato dal succedersi di particolari accenti (ictus) di alcune parole.
Versi - Monosillabo
- Bisillabo
- Trisillabo
- Quaternario
- Quinario
- Senario
- Settenario
- Ottonario
- Novenario
- Decasillabo
- Endecasillabo formato da una sillaba, esempio: so, tu, già, mio (solo per sineresi, altrimenti due sillabe), io (solo per sineresi, altrimenti due sillabe) ecc.
o binario o bisillabico, verso che ha un accento ritmico sulla prima sillaba;
o trisillabico, verso che ha un accento ritmico sulla seconda sillaba;
o quadrisillabo, o quadrisillabico, verso con accenti sulla prima e sulla terza sillaba;
o pentasillabo, verso in cui gli accenti ritmici cadono sulla prima o seconda sillaba e sulla quarta;
verso con gli accenti ritmici sulla seconda e sulla quinta;
verso che ha il primo accento ritmico mobile, che può cadere su una qualsiasi delle prime quattro sillabe, mentre il secondo accento è fisso sulla sesta sillaba;
verso con gli accenti sulla terza e sulla settima sillaba;
o enneasillabo: da qui in poi sono necessari tre accenti ritmici anziché due soltanto, per l'accresciuta lunghezza dei versi: gli accenti ritmici del novenario cadono sulla seconda, quinta e ottava sillaba;
verso con accenti sulla terza, sesta e nona;
con un solo accento obbligato sulla decima sillaba ed altri due accenti, fondamentali, mobili e vincolanti, sulla quarta e/o sulla sesta sillaba. Quando, però, in luogo della quarta e/o sesta, l'accento cade sulla quinta sillaba, l'endecasillabo dicesi "non canonico" o "di quinta", mentre l' eventuale ictus sulla settima, chiamato anche "dantesco", è secondario e non vincolante.
Rime Perfette - Baciata (AABB)
- Alternata (ABAB, CDCD)
- Incrociata (ABBA, CDDC)
- Incatenata (ABA, BCB, CDC)
- Ripetuta (ABC, ABC)
- Invertita/Simmetrica (ABC, CBA) un verso rima con quello successivo;
il primo verso rima con il terzo, e il secondo con il quarto;
il primo verso rima con il quarto, il secondo con il terzo;
il primo verso rima con il terzo della prima terzina, il secondo con il primo della seconda terzina, il secondo di questa rima con il primo delle terza terzina, e così via;
il primo verso rima con il quarto, il secondo con il quinto e il terzo con il sesto;
il primo verso rima con il sesto, il secondo con il quinto e il terzo con il quarto.
Livello fonico
le figure di suono: riguarda il suono di una poesia, la sua musicalità. Il livello fonico si realizza attraverso l’uso di figure di suono l’allitterazione, l’onomatopea… (e ovviamente le rime).
Rime Imperfette - Assonanza
- Consonanza
- Allitterazione
- Paronomasia
- Onomatopea ripetizione di vocali identiche;
ripetizione di consonanti identiche;
ripetizione insistita di fonemi singoli o abbinati all’interno del verso;
accostamento di due parole dal suono simile o uguale allo scopo di sottolinearne la diversità sematica;
imitazione o riproduzione di suoni naturali tramite espressioni verbali che li suggeriscono acusticamente; parte, grande
posto, aste
sereno è, sereno sarà, se non sarà sereno si rasserenerà
tutti vorremmo spendere e spandere
ululare, miagolare, tintinnare, ticchettio, rimbombo, sciacquare
Le figure di ordine/sintassi:
Rime Imperfette - Anafora/Iterazione
- Anastrofe
- Chiasmo
- Climax
- Ellissi ripetizione di una o più parole all'inizio di frasi o versi successivi;
inversione dell'ordine usuale delle parole per conferire risalto particolare al termine cui tocca il primo posto nel nuovo ordine sintattico;
disposizione incrociata di termini tra loro corrispondenti, idealmente collocati sui quattro bracci di una greca;
successione di parole o concetti in ordine di intensità o attenuazione progressiva (ANTICLIMAX);
eliminazione di alcuni elementi della frase (per esempio il verbo) facilmente deducibili dal contesto; chi ti ha chiamato?
dei miei sogni l'orme
ramo, albero, foresta
Rossi al telefono!
Livello lessicale: riguarda le parole scelte dal poeta per comunicare determinate sensazioni e determinati concetti. La scelta del lessico nel suo insieme determina il registro di una poesia; esso può essere alto, nel caso in cui il lessico scelto sia prezioso; ricercato, aulico; può essere al contrario basso o colloquiale, se i termini scelti sono per lo più parole comuni.
Livello retorico: le figure retoriche sono modi di espressione, lontani da quelli ordinari, usati per dare maggiore efficacia al messaggio.
Possiamo dividerle in due grandi gruppi: Figure del significante, la parola o il gruppo di parole assumono un significato traslato; Figure del significato, l’autore modifica l’ordine normale della frase.
Figure del Significato - Antifrasi
- Antitesi
- Antonomasia
- Apostrofe
- Eufemismo
- Iperbole
- Litote
- Metafora
- Metonimia
- Ossimoro
- Preterizione
- Prosopopea
- Reticenza
- Similitudine
- Sineddoche
- Sinestesia eufemismo ironico per dire il contrario;
Accostamento di due parole o concetti che si contrappongono;
sostituzione di un nome proprio con un nome comune o una perifrasi o viceversa;
Discorso rivolto con una certa enfasi a persone o cose personificate;
Si indica una cosa o un fatto spiacevole con termini meno espliciti, meno sconvolgenti;
Si esprime un concetto in maniera inverosimile ed esagerata;
Si afferma un concetto negandone il suo contrario;
E' una similitudine abbreviata: due parole, appartenenti a due diverso campi di significato, vengono associate in base ad un elemento di significato comune;
Sostituzione di un termine con un altro che abbia col primo rapporti di contiguità logica o materiale;
Accostamento, nella stessa espressione, di termini o concetti che dovrebbero escludersi a vicenda;
Si dà l'impressione di voler tacere ciò che in realtà si dice o si fa capire;
Si attribuiscono vita ed aspetto umano a cose astratte o inanimate;
Si interrompe un pensiero iniziato, di cui tuttavia si lascia intendere il seguito;
Si paragonano tra loro due personaggi, oggetti, situazioni in modo che il primo termine del paragone risulti più chiaro ed efficace attraverso il confronto col secondo;
Come la metonimia, ma il rapporto è di quantità;
Si associano tra loro termini appartenenti a sfere sensoriali diverse. bella figura che hai fatto
gli orrori della guerra e le gioie della pace
Sommo Poeta (Dante), Don Giovanni, giuda, perpetua
o patria mia
non vedenti, non udenti, è mancato, è in dolce attesa
morire dal ridere, per tutto l'oro del mondo, ti strozzerei
non è un tipo molto sveglio
quella donna è una perla, una salute di ferro, sei un verme, è una volpe
la causa per l'effetto,
la materia per l'oggetto
grido silenzioso, amara dolcezza, oscura luce
non ti dico che sorpresa mi hai fatto
l'Italia piange i suoi caduti
guarda che se ti prendo
lungo come la Quaresima, buono come il pane
la parte invece del tutto
colore caldo, voce chiara, urlo nero
2- COMMENTO
1- Esporre brevemente i contenuti salienti del testo;
2- Analizzare le caratteristiche formulari, stilistiche e linguistiche;
3- Spiegare i significati fondamentali e il messaggio che l’autore ha voluto comunicare ai lettori;
4- Esprimere una personale e motivata valutazione sul contenuto del testo e sull’efficacia comunicativa;
5- Allargare il quadro di analisi collegando la poesia ad altri testi dell’autore e al contesto storico-culturale cui appartiene.
TIPOLOGIA B: (Testo Argomentativo)
SAGGIO BREVE
Il Saggio Breve è un testo scritto, prevalentemente di carattere argomentativo, nel quale l’autore disserta su un problema esprimendo la sua tesi e la sua posizione rispetto ad esso, sula base di un’adeguata informazione e attraverso il sostegno di un’accurata argomentazione.
Individuazione del problema da analizzare: il primo passo è sicuramente quello di aver ben chiaro il problema che si intende trattare, l’oggetto della sua argomentazione.
Una volta capito a fondo il problema, bisognerà trasformare l’argomento indicato nella traccia in un titolo che precederà il saggio breve.
Decidere il destinatario: sapere a chi ci si rivolge è fondamentale per scegliere le argomentazioni adatte e per utilizzare un linguaggio adeguato.
Il destinatario o la collocazione editoriale, se non indicati nella traccia, vanno specificati all’inizio del saggio breve.
Analizzare documentazione: una volta stabilito su cosa scrivere e a chi scrivere, bisogna analizzare con attenzione quali siano i materiali, i documenti, le informazioni a disposizione per poter argomentare sul problema in questione.
È necessario possedere un’informazione sufficiente sull’argomento del quale si intenda discutere, quest’ultima deriva dalle conoscenze personali, dalle letture sull’argomento, dai documenti e dai materiali in possesso.
Problema - cosa si sa riguardo al problema?
1° Documento - che genere è? (testo letterario, documento scientifico, articolo di giornale…)
- che informazioni ho rispetto al problema?
- come posso utilizzarlo?
2° Documento (stesse domande)
Individuare argomenti e organizzare informazioni: una volta analizzato il materiale di cui si dispone, viene la parte più importante: la costruzione della scaletta, cioè della struttura argomentativa.
Problema - qual è il problema generale sul quale va scritto il saggio breve?
Tesi - qual è la propria opinione riguardo al problema? (che cosa si vuole sostenere)
Argomentazione
(suddivisione della Tesi in diverse Sotto-tesi) 1° Sotto-tesi
- argomentazioni per sostenerla
- documenti a sostegno (dati)
- contengono pareri/opinioni
- tesi contrarie
2° Sotto-tesi
(stesse domande)
Conclusione - riprendere la tesi iniziale
- eventuali proposte da fare
ARTICOLO DI GIORNALE
Un articolo di giornale è un testo pubblicato all’interno di un giornale. Come tale deve rispettare determinate regole: ha dei limiti di lunghezza dettati dalla quantità di spazio che il direttore del giornale ha deciso di affidare alla notizia di cui parla l’articolo e deve colpire l’attenzione del lettore, incuriosirlo, spingerlo a leggere l’intero testo. Quest’ultimo aspetto influenza soprattutto la scelta del titolo e la struttura sintattica del linguaggio utilizzato, che deve anticipare il più possibile gli elementi di novità per attirare l’attenzione.
Nei quotidiani il titolo degli articoli presenta una struttura molto precisa:
La magistratura indaga sulle condizioni di manutenzione dell’Art. 42, ma non si esclude nessuna ipotesi
Un Rapporto già domani in Procura
Parte un procedimento <<contro ignoti>>
Occhiello Titolo Sottotitolo/Catenaccio
(approfondisce (comunica l’argomento (aggiunge ulteriori informazioni
il contenuto centrale della notizia e rispetto al titolo e all’occhiello)
principale dell’ incuriosisce il lettore,
articolo) spingendolo a leggere
l’articolo)
Tipologie di articoli:
Articoli di Cronaca Trattano fatti di attualità (argomenti, eventi). Hanno un carattere informativo poiché mirano a fornire elementi di conoscenza specifica al lettore in modo più possibile oggettivo. In base al tipo di evento, la cronaca si divide in:
- Cronaca Politica
- Cronaca Giudiziaria
- Cronaca Nera
- Cronaca Rosa
- Cronaca Bianca
Articoli d’Opinione Commentano fatti di cronaca o affrontano tematiche culturali di vario genere. Il loro scopo non è informare, ma esprimere l’opinione di chi scrive rispetto ad un determinato tema.
Carattere prevalentemente argomentativo o espressivo (non informativo). - Articoli di Fondo/Editoriali
- Corsivi
- Vignette
Articoli Culturali Relativi al generale dibattito culturale in corso o a specifiche aree del sapere.
I contenuti possono essere in ambito umanistico o scientifico-tecnologico.
Hanno un carattere informativo e argomentativo.
Articoli Specialistici Si riferiscono ad ambiti tematici specifici (economia, sport, moda, salute…).
Procedimento:
1- Leggere attentamente la traccia e capire a fondo l’argomento;
2- Raccogliere materiali e documenti che consentano di avere informazioni e conoscenze sull’argomento in questione;
3- Decidere il tipo di giornale e il tipo di articolo che si intende scrivere;
4- Dare un titolo, un occhiello e un sottotitolo all’articolo, cercando di incuriosire il lettore;
5- Attualizzare l’argomento, facendo riferimento a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni, eventi di rilievo, commemorazioni storiche…).
TIPOLOGIA C: (Tema informativo-argomentativo)
Il tema storico consiste in un elaborato nel quale si è chiamati a fornire informazioni su un dato evento, su un personaggio o un processo storico, a descriverlo in modo piuttosto analitico e preciso e a darne un’interpretazione storiografica.
Procedimento:
1- Inquadramento generale del fenomeno storico in questione;
2- Analisi del fenomeno a diversi livelli (sociale, economico, politico, culturale…);
3- Relazioni cronologiche e legami di causa-effetto che legano tra loro gli eventi che compongono il fenomeno storico in questione;
4- Riflessione sul fenomeno analizzato e formulazione di un giudizio critico su di esso.
TIPOLOGIA D: (Tema argomentativo)
Testo argomentativo su un problema di ordine generale.
(vedi Saggio Breve).
TIPOLOGIE DI SCRITTURA
TIPOLOGIA A: (Testo-commento) 1- ANALISI
Analisi e commento di un testo letterario in poesia o in prosa o di un testo non letterario.
Parafrasi e compressione complessiva: il primo livello di analisi è la comprensione generale della poesia, a
cominciare dalla parafrasi;
Livello strutturale: una poesia si presenta come un insieme di verbi di una certa lunghezza, talvolta raggruppati in
modo particolare (le strofe) e separati da spazi bianchi.
Si possono avere vari tipi di struttura: lineare, in cui diversi temi si susseguono in progressione ordinata; circolare, in
cui la strofa finale della poesia riprende il tema iniziale dopo aver trattato una serie di altri temi; a intreccio, in cui
diversi temi sono distribuiti nel testo in ordine sparso; per parallelismi, in cui i temi vengono affrontati per blocchi
paralleli (per esempio, I strofa tema A, II strofa tema B, III strofa ripresa del tema A, IV strofa ripresa del tema B).
Livello metrico e ritmico: la metrica riguarda le scelte del poeta in merito alla lunghezza dei versi (settenari,
endecasillabi…), alla loro organizzazione in strofe (sonetto, canzone…) e alle rime che legano i versi tra loro. Quanto al
ritmo, esso è dato dal succedersi di particolari accenti (ictus) di alcune parole.
Versi formato da una sillaba, esempio: so, tu,
- Monosillabo già, mio (solo per sineresi, altrimenti
due sillabe), io (solo per sineresi,
altrimenti due sillabe) ecc.
o binario o bisillabico, verso che ha un
- Bisillabo accento ritmico sulla prima sillaba;
o trisillabico, verso che ha un accento
ritmico sulla seconda sillaba;
- Trisillabo o quadrisillabo, o quadrisillabico,
verso con accenti sulla prima e sulla
terza sillaba;
- Quaternario o pentasillabo, verso in cui gli accenti
ritmici cadono sulla prima o seconda
sillaba e sulla quarta;
- Quinario verso con gli accenti ritmici sulla
seconda e sulla quinta;
- Senario verso che ha il primo accento ritmico
mobile, che può cadere su una
qualsiasi delle prime quattro sillabe,
- Settenario mentre il secondo accento è fisso sulla
sesta sillaba;
verso con gli accenti sulla terza e sulla
settima sillaba;
- Ottonario o enneasillabo: da qui in poi sono
necessari tre accenti ritmici anziché
due soltanto, per l'accresciuta
- Novenario lunghezza dei versi: gli accenti ritmici
del novenario cadono sulla seconda,
quinta e ottava sillaba;
verso con accenti sulla terza, sesta e
nona;
con un solo accento obbligato sulla
- Decasillabo decima sillaba ed altri due accenti,
fondamentali, mobili e vincolanti, sulla
quarta e/o sulla sesta sillaba. Quando,
però, in luogo della quarta e/o sesta,
- Endecasillabo l'accento cade sulla quinta sillaba,
l'endecasillabo dicesi "non canonico" o
"di quinta", mentre l' eventuale ictus
sulla settima, chiamato anche
"dantesco", è secondario e non
vincolante.
Rime Perfette un verso rima con quello successivo;
- Baciata (AABB) il primo verso rima con il terzo, e il
secondo con il quarto;
- Alternata (ABAB, CDCD) il primo verso rima con il quarto, il
secondo con il terzo;
- Incrociata (ABBA, CDDC) il primo verso rima con il terzo della
prima terzina, il secondo con il primo
- Incatenata (ABA, BCB, CDC) della seconda terzina, il secondo di
questa rima con il primo delle terza
terzina, e così via;
il primo verso rima con il quarto, il
secondo con il quinto e il terzo con il
- Ripetuta (ABC, ABC) sesto;
il primo verso rima con il sesto, il
secondo con il quinto e il terzo con il
- Invertita/Simmetrica (ABC, quarto.
CBA)
Livello fonico
le figure di suono: riguarda il suono di una poesia, la sua musicalità. Il livello fonico si realizza attraverso l’uso di
figure di suono l’allitterazione, l’onomatopea… (e ovviamente le rime). parte, grande
Rime Imperfette ripetizione di vocali identiche;
- Assonanza posto, aste
ripetizione di consonanti identiche;
- Consonanza sereno è, sereno sarà, se
ripetizione insistita di fonemi singoli o
- Allitterazione non sarà sereno si
abbinati all’interno del verso; rasserenerà
accostamento di due parole dal suono tutti vorremmo spendere e
simile o uguale allo scopo di
- Paronomasia spandere
sottolinearne la diversità sematica;
imitazione o riproduzione di suoni ululare, miagolare,
naturali tramite espressioni verbali che li
- Onomatopea tintinnare, ticchettio,
suggeriscono acusticamente; rimbombo, sciacquare
Le figure di ordine/sintassi: chi ti ha chiamato?
Rime Imperfette ripetizione di una o più parole all'inizio
- Anafora/Iterazione di frasi o versi successivi; dei miei sogni
l'orme
inversione dell'ordine usuale delle parole
- Anastrofe per conferire risalto particolare al
termine cui tocca il primo posto nel
nuovo ordine sintattico;
disposizione incrociata di termini tra loro
corrispondenti, idealmente collocati sui
- Chiasmo quattro bracci di una greca;
successione di parole o concetti in ordine ramo, albero,
di intensità o attenuazione progressiva foresta
(ANTICLIMAX);
- Climax eliminazione di alcuni elementi della Rossi al telefono!
frase (per esempio il verbo) facilmente
deducibili dal contesto;
- Ellissi
Livello lessicale: riguarda le parole scelte dal poeta per comunicare determinate sensazioni e determinati concetti. La
scelta del lessico nel suo insieme determina il registro di una poesia; esso può essere alto, nel caso in cui il lessico scelto
sia prezioso; ricercato, aulico; può essere al contrario basso o colloquiale, se i termini scelti sono per lo più parole
comuni.
Livello retorico: le figure retoriche sono modi di espressione, lontani da quelli ordinari, usati per dare maggiore
efficacia al messaggio.
Possiamo dividerle in due grandi gruppi: Figure del significante, la parola o il gruppo di parole assumono un significato
traslato; Figure del significato, l’autore modifica l’ordine normale della frase. bella figura che hai fatto
Figure del Significato eufemismo ironico per dire il
- Antifrasi contrario; gli orrori della guerra e le
gioie della pace
Accostamento di due parole o
- Antitesi concetti che si
contrappongono; Sommo Poeta (Dante),
Don Giovanni, giuda,
sostituzione di un nome
- Antonomasia perpetua
proprio con un nome comune
o una perifrasi o viceversa; o patria mia
Discorso rivolto con una certa
enfasi a persone o cose
- Apostrofe personificate; non vedenti, non udenti,
è mancato, è in dolce
Si indica una cosa o un fatto attesa
spiacevole con termini meno
- Eufemismo espliciti, meno sconvolgenti; morire dal ridere, per
Si esprime un concetto in tutto l'oro del mondo, ti
maniera inverosimile ed strozzerei
esagerata;
- Iperbole non è un tipo molto
Si afferma un concetto sveglio
negandone il suo contrario;
- Litote quella donna è una
E' una similitudine abbreviata: perla, una salute di ferro,
due parole, appartenenti a due sei un verme, è una
diverso campi di significato,
- Metafora volpe
vengono associate in base ad
un elemento di significato
comune;
Sostituzione di un termine con la causa per l'effetto,
un altro che abbia col primo la materia per l'oggetto
rapporti di contiguità logica o
materiale;
- Metonimia grido silenzioso, amara
Accostamento, nella stessa dolcezza, oscura luce
espressione, di termini o
concetti che dovrebbero
escludersi a vicenda;
- Ossimoro non ti dico che sorpresa
mi hai fatto
Si dà l'impressione di voler
tacere ciò che in realtà si dice
o si fa capire; l'Italia piange i suoi
- Preterizione caduti
Si attribuiscono vita ed aspetto
umano a cose astratte o
inanimate; guarda che se ti prendo
- Prosopopea Si interrompe un pensiero
iniziato, di cui tuttavia si lungo come la
lascia intendere il seguito; Quaresima, buono come
- Reticenza il pane
Si paragonano tra loro due
personaggi, oggetti, situazioni
in modo che il primo termine
del paragone risulti più chiaro
- Similitudine ed efficace attraverso il
confronto col secondo; la parte invece del tutto
Come la metonimia, ma il colore caldo, voce
rapporto è di quantità; chiara, urlo nero
Si associano tra loro termini
appartenenti a sfere sensoriali
- Sineddoche diverse.
- Sinestesia 2- COMMENTO
1- Esporre brevemente i contenuti salienti del testo;
2- Analizzare le caratteristiche formulari, stilistiche e linguistiche;
3- Spiegare i significati fondamentali e il messaggio che l’autore ha voluto comunicare ai lettori;
4- Esprimere una personale e motivata valutazione sul contenuto del testo e sull’efficacia comunicativa;
5- Allargare il quadro di analisi collegando la poesia ad altri testi dell’autore e al contesto storico-culturale cui
appartiene.