Concetti Chiave
- Il miglioramento genetico dei vegetali mira ad aumentare la produttività e a ridurre le perdite attraverso la selezione e l'incrocio di specie.
- Rendere le piante resistenti a malattie e parassiti aiuta a limitare l'uso di prodotti chimici, combinando specie coltivate con varietà spontanee resistenti.
- La qualità dei prodotti vegetali è migliorata non solo per gusto e aspetto, ma anche per caratteristiche tecnologiche che facilitano la trasformazione.
- Le tecniche di coltivazione sono semplificate per favorire la meccanizzazione agricola, rendendo il processo più efficiente.
- Oltre ai metodi tradizionali di selezione basati sulla variabilità genetica, vengono utilizzate tecniche moderne come mutazioni indotte e ingegneria genetica per introdurre nuovi geni.
Il miglioramento genetico dei vegetali
La selezione e il miglioramento genetico dei vegetali nasce con l'agricoltura, allo scopo di ottenere delle specie sempre più produttive e con le caratteristiche desiderate. Gli obbiettivi principali del miglioramento sono:- aumento della produttività: viene fatto attraverso un aumento in peso delle produzioni, sia migliorando la pianta in modo che si riducano le perdite
- resistenza alle malattie e ai parassiti: permette di ridurre l'uso dei prodotti fitosanitari e si ottiene incrociando specie coltivate sensibili con specie spontanee resistenti
- miglioramento della qualità: gli interventi non riguardano solo le caratteristiche organolettiche del prodotto ma anche l'eliminazione dei caratteri considerati negativi e le caratteristiche tecnologiche, che migliorano la trasformazione
- semplificazione e facilitazione delle tecniche di coltivazione: è un obbiettivo che viene ottenuto in funzione della meccanizzazione in agricoltura.
Il miglioramento genetico dei vegetalli si basa soprattutto sulla variabilità dei caratteri, che vengono manifestati sia dalla diversità fra le specie, sia da quella all'interno di loro. Gli strumenti tradizionali del miglioramento genetico sfruttano l'eterogeneità, che le piante possiedono naturalmente, oppure a causa di mutazioni gemmarie e i caratteri interessanti vengono isolati attraverso la selezione massale o la selezione clonale, che consiste nel riprodurre o nel moltiplicare per via vegetativa gli individui milgiori. Ci sono poi altre tecniche che utilizzano la riproduzione sessuata attraverso pratiche di autofecondazione, per ottenere linee pure, di incrocio, per inserire nuovi caratteri in una specie, di ibridazione, per sfruttare il fenomeno dell'eterosi che, in alcune specie produce un alto vigore. Ci sono poi delle altre tecniche più recenti che sfruttano le mutazioni indotte artificialmente che utilizzano dei raggi di vario tipo o con prodotti chimici, e le tecniche di ingegnieria genetica che permette l'introduzione "artificiale" nella pianta anche di geni "estranei".