Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • Le bevande nervine, tra cui caffè, tè e cacao, contengono alcaloidi naturali come caffeina, teofillina e teobromina che stimolano il sistema nervoso centrale.
  • La caffeina è prevalente nel caffè, la teofillina nel tè e la teobromina nel cacao, ma tutte e tre le sostanze sono presenti in ciascuna bevanda.
  • Queste sostanze possono migliorare l'efficienza mentale e fisica, stimolare i centri respiratori, aumentare la diuresi e la frequenza cardiaca.
  • Il processo di torrefazione dei chicchi di caffè è fondamentale per sviluppare gli aromi caratteristici del caffè.
  • Il miele è una soluzione concentrata di zuccheri e la sua composizione varia a seconda di diversi fattori ambientali e tecniche di lavorazione.

Le bevande nervine

Le bevande nervine sono un gruppo di bevande analcoliche, che agiscono sul sistema nervoso centrale per la presenza di particolari alcaloidi naturali, quali la caffeina, la teofillina e la teobromina che hanno un’azione stimolante sull’organismo. La caffeina è più abbondante nel caffè, la teofillina ne tè e la teobromina nel cacao (sono comunque presenti in tutte le tre bevande). queste sostanze possono migliorare l’efficienza mentale e fisica, stimolare i centri respiratori, incrementare la diuresi e la frequenza cardiaca. I chicchi di caffè, prima di essere macinati, vengono torrefatti perché si arricchiscano degli inconfondibili aromi dell’omonima bevanda. Il miele: il miele, prodotto delle api attraverso l’elaborazione del nettare dei fiori e della melata, è una soluzione molto concentrata di zucchero invertito (glucosio e fruttosio), contenente anche disaccaridi, enzimi, amminoacidi, acidi organici, sali minerali, sostanze aromatiche, cere e pigmenti. La composizione è, comunque, molto variabile e dipende da: specie vegetali bottonaie, natura del suolo, andamento climatico, stato fisiologico della colonia, tecniche apiretiche impiegate ecc. il processo di lavorazione comprende: - estrazione dei melari dalle arnie; - stoccaggio dei melari ed eventuale deumidificazione; - disopercolatura (apertura del “tappo” di cera che chiude gli opercoli); - smielatura (il miele viene estratto imprimendo una forza centrifuga); - filtraggio (separazione di residui di cera, resti delle api e altri materiali) e trasferimento nei maturato; - decantazione (separazione per affioramento di tutte le impurità, anche l’aria); - schermatura; - invasettamento.

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