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2 TRA VECCHI E NUOVI MEDIA: IL TEMPO DELLA CONCILIAZIONE
Alla fine degli anni 90 questa ondata di multimedialità - che andrebbe definita forse intermedialità tra vecchi e nuovi mezzi di comunicazione - si sposta sul fronte delle nuove tecnologie. È importante annotare che la spinta al multimediale non nasce in un tutt'uno con Internet e con il computer; in realtà, tutti i fenomeni innovativi in atto sulla scena della fruizione culturale hanno iniziato a legittimarsi già entro la tastiera dei vecchi mezzi di comunicazione, mentre la ricerca sembra considerare soprattutto l'edicola scintillante dei new media. L'utilizzo del PC irrompe infatti in maniera significativa all'interno di una trama fitta e personalizzata di abitudini e di stimoli comunicativi differenti (anche se non sempre l'incremento nella dotazione tecnologica significa una crescita di competenze multimediali). Si segnalano molte situazioni in cui una vasta
dotazione tecnologica audio-video e di comfort elettronico si accompagna ad una limitata presenza e utilizzo degli apparati e dei servizi di information technology. Alle tre categorie di utilizzatori che ricorrono alla strumentazione tecnologica come fonte di vero e proprio piacere (i pionieri), di miglioramento oggettivo della qualità della vita (i tecno pragmatici) oppure di conciliazione tra la fruizione passiva e la propensione empirica alla sperimentazione delle nuove tecnologie (i tecnoludens), si contrappongono gruppi tecnologici caratterizzati da una minore familiarità con le tecnologie. Una prima categoria con scarsa propensione all'uso degli strumenti tecnologici è quella dei tecnovidens, dotati di competenze di fruizione solo per motivazioni di integrazione sociale e di conformismo agli ambienti che frequentano, con un atteggiamento sostanzialmente passivo nei confronti delle tecnologie. Altri invece sono tecnobasici, definiti dalla dialettica tra interesse etimore per le nuove tecnologie e volti ad adottare le dotazioni tecnologiche di base per supportare stili di vita fondati sulla partecipazione e sulla responsabilità sociale. Infine, ci sono gli esclusi ed i spaventati, coloro che sono indifficoltà di accesso legate a ragioni di scolarità e reddito, ma anche al timore ed alla tendenziale percezione di inadeguatezza generale.
I luoghi tradizionalmente deputati alla trasmissione di contenuti culturali (es. libri, spettacoli) vengonogradualmente sostituiti dalle possibilità che le nuove tecnologie informatiche e telematiche mettono a disposizione dell'utente: è ormai in atto una profonda ristrutturazione della mappa dell'offerta e, soprattutto, dei meccanismi di consumo. Alla riduzione del mercato della carta stampata, per esempio, corrisponde un aumento significativo del settore dell'informazione nel suo complesso, inclusa quella offertae fruita con altri mezzi. (In un anno sono state lette
un miliardo di pagine di Repubblica.it).
I dati parlano chiaro: secondo l'ISTAT l'uso del computer in casa alimenterebbe una maggior predisposizione alla lettura, esercitando un effetto moltiplicatore valido per diverse tipologie di pubblicazioni. Un elemento rilevante riguarda l'uso del cd‐rom.
OUTDOOR
3.3. FUORI DALLE MURA DOMESTICHE: I CONSUMI
La routine quotidiana risulta scandita non più solo dai tempi dei media ma anche da una pluralità di interessi e attività che definiscono i ritmi di un nuovo tempo di vita. Per quanto riguarda i fenomeni culturali outdoor, quelli con l'incremento maggiore sono le visite a musei e le mostre; la considerazione più interessante su questi dati è la coerenza dell'incremento registrato, in generale, da tutte le attività dal vivo e outdoor. Ciò dimostra la forza del rinnovamento in atto nello scenario dei consumi culturali e della loro valorizzazione sociale. Occorre anche
sottolineare una rinnovata capacità d’attrazione del cinema. La nuova identità del cinema può essere garantita dalla valorizzazione di ciò che rende questo consumoculturale veramente diverso dalla TV: non i contenuti, né solo i formati espressivi, ma la modalità stessa difruizione. Con la sala, il cinema riacquista sempre più la valenza sociale di luogo d’incontro, favorito daambienti accoglienti e confortevoli dotati di bar, piccole librerie, in alcuni casi inseriti in grandi complessicommerciali, dove il multiplex stesso diventa l’offerta di una vetrina allargata. Spostando l’attenzione suiconsumi culturali dal vivo – soprattutto lo sport – possiamo affermare che all’occasionalità dell’eventosportivo corrisponde una decisa propensione verso lo sport passivo.
3.4 ARCHITETTURE CULTURALI E SCENARI DI PARTECIPAZIONE: LA STRUTTURA PIRAMIDALE DEI CONSUMI
sottrazione di soggetti alla sfera della non partecipazione culturale, condizione che come abbiamo visto è stata spesso imputabile a divaricazioni di censo e classe. Oggi il sistema dei media si configura come un ambiente immersivo, all'interno del quale il consumatore si muove liberamente, modificando costantemente se stesso e il proprio rapporto con la comunicazione. Costruendo la propria identità, egli tende a privilegiare alcuni generi di media o contenuti mediali fino a rappresentare un insieme di comportamenti di consumo dotati di sensi corrispondenti a particolari attese. Bisogna quindi riconoscere alla comunicazione quel valore di scambio trasversale, simbolico e materiale insieme che può infatti consentire di rintracciare i diversi profili di audience che segmentano la società italiana: il ritratto degli italiani può essere tratteggiato come una piramide dei consumi culturali, in cima alla quale c'è ancora un numero di esclusi dalla comunicazione.ovvero tendenzialmente donne anziane, residenti al Sud, che si rapportano unicamente con la tv, cui demandano qualunque bisogno. Abbiamo definito gli inclusi, coloro capaci di giostrare un media-mix bilanciato tra carta stampata e consumi audiovisivi; più ricco il menù della cosiddetta "futura classe dirigente, giovane ed onnivora di media", ovvero quei soggetti chiamati a rappresentare l'innovazione sociale e l'immersione in tutte le chances della modernità. La nicchia degli esperti dei new media si può rintracciare nelle classi più giovani, tra i 18 ed i 29 anni, che si muovono con disinvoltura nei territori della multimedialità; del resto, la tendenza alla personalizzazione del consumo culturale procede di pari passo con il cambiamento di percezione ed attribuzione al valore del loisir. Il tempo libero consente di riappropriarsi di spazi per sé, per evadere dalla routine, da dedicare ai propri hobby e interessi.Fronte di un panorama dell'offerta in costante crescita.
3.5. ESPERIENZE DI CAMBIAMENTO NEI CONSUMI CULTURALI
La grande mutazione si può leggere tra le righe dei consumi culturali dell'ultimo decennio, poiché gli italiani abitano il nuovo mondo e l'immobilismo che ha caratterizzato gli scenari della comunicazione nel nostro paese sembra essere stato sostituito da forme di "insurrezione" negli stili culturali; tutto muta velocemente, con sconcertanti trasformazioni tanto in termini di costume e di comportamento, quanto di relazioni comunicative ed interindividuali. I cambiamenti nella società si possono leggere soprattutto sulle tecnologie comunicative e sulla loro assimilazione sociale, testimoniando quanto piccoli mutamenti quotidiani possano segnalare l'arrivo delle grandi scosse; inoltre, si è già dimostrato come il rapporto biunivoco e fiduciario tra la tv, la società italiana ed il sistema di attese del pubblico.
Inizia a venire meno, lasciando spazio a rivoluzioni della/nella comunicazione. Un ruolo interessante in questo processo di mediazione culturale e tecnologica è giocato dal telefono cellulare. Una delle dimensioni più interessanti e significative in termini di modernità comunicativa consiste proprio nell'accesso all'informazione: più di 5 milioni di italiani fruiscono di servizi informativi tramite il cellulare. Unificando la necessità di comunicazione interpersonale (funzione tipica della telefonia mobile), la scrittura (SMS) e l'immagine, il cellulare diventa il mezzo di comunicazione di facile impiego che fa da "maestro", sia per l'apprendimento dell'uso, sia per il superamento del timore nei confronti delle nuove tecnologie. Il consumo culturale inizia a spostarsi sui mezzi mobili, più flessibili e meno vincolanti; a questi fenomeni, si accompagna una riduzione della fedeltà nei confronti dei
media tradizionali, con una tendenziale diversificazione della dieta mediale, ma anche un atteggiamento esplorativo delle potenzialità delle tecnologie, generando quindi un'evidente diminuzione delle aree sociali di passività. Pertanto la tv inizia a dividersi gli spazi vitali con le nuove tecnologie e la mobilità tecnologica della famiglia è superiore a quella riscontrata presso le imprese o le istituzioni pubbliche; del resto, l'acquisizione e l'utilizzo delle nuove tecnologie muove per ragioni diverse famiglie e governi/istituzioni pubbliche. L'interesse per le nuove tecnologie è sempre più legato a fattori soggettivi, alla presenza di figli in età scolastica e all'affermazione di nuovi stili di vita: questo trend all'accettazione e alla sperimentazione va ad incidere sulla radicalizzazione del nesso tra l'esplorazione delle tecnologie e la successiva implementazione dei contenuti. Bisogna ricordare
Anche la rinnovata importanza del tempo libero, ormai non più solo evasione, ma una mappa di risorse ed energie investite sulle risorse culturali; un'altra riflessione importante riguarda la lettura di alcune manifestazioni sociali, spesso considerate marginali per un'interpretazione allargata del futuro e dei suoi linguaggi. La comunicazione si presenta quindi come un territorio naturale di rivoluzioni: in questo contesto, l'universo dei giovani diventa serbatoio di conoscenza ed ispirazione, poiché i giovani rappresentano i principali drivers del cambiamento nelle società contemporanee, in grado di giocare un ruolo importante per la scoperta delle nuove tecnologie. È in buona parte nell'universo giovanile che prendono forma e si sedimentano le nuove tendenze destinate ad estendersi alla famiglia, alle generazioni adulte, all'intera società: una dinamica di innovazione "dal basso", alimentata in modo massiccio sia.
dalla vetrina dei media e dall'interazione diretta con i coetanei. 3.6 IL MONDO DEL DIGITALE. REALTÀ E RAPPRESENTAZIONE SOCIALE Una prima connessione favorevole all'affermazione del digitale è leggibile tra le righe dell'inedita affermazione del digitale.