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LE RISORSE INTERCULTURALI NELLE DINAMICHE URBANE CONTEMPORANEE

I contesti urbani sono spazi in cui si possono individuare degli insiemi di appartenenze –

culturali,sociali,etniche ecc, in cui ogni individuo o gruppo può identificarsi.

Tali contesti sono degli spazi in cui ogni identità grazie al contributo di istituzioni,

manifestazioni, puo mantenere e alimentare la propria specificità.

Gli spazi in oggetto sono costruiti in base agli incontri,agli scambi, ai confronti, e agli scontr

I fattori che contribuiscono al successo o al fallimento dell'integrazione sociale e culturale

urbana, evidenziano che le diversità della partecipazione sociale e culturale permettono la

formazione di reti relazionali. La qualità degli scambi e delle interazioni all'interno delle

reti, evidenziano l'intensità della coesione sociale di un dato spazio urbano.

L'intercultura come categoria concettuale applicata alle situazioni urbane, aiuta nella

comprensione dei nuovi fenomeni urbani e nella gestione delle città nel quotidiano.

Alla ricerca degli spazi interculturali: gli interstizi come gli spazi di incontro, creatività

Bisogna capire in che modo l'interazione culturale può dar vita a nuove reti relazionali e

quali potrebbero essere gli spazi investibili dalle dinamiche interculturali

L'interstizio è costituito da residui spaziali che possono essere caricati di funzioni e

racchiudere relazioni, a cavallo tra pubblico e privato. Nelle realtà urbane questo spazio

rappresenta l'espressione di scambi e di solidarietà forti, dove i nuovi arrivati apprendono le

conoscenze utili ad entrare nella società ospite.

Piette individua 3 tipi di interstizi:

1. L'interstizio pieno: è uno spazio ricco di significati simbolici e funzionali; è associato

ad un quartiere fondatore; integra elementi diversi ma mantenendo la distanza.

Si è a casa propria e si accetta la presenza dell'altro se resta a distanza.

2. L'interstizio vuoto: Costituisce uno spazio neutro, segnato dall'assenza di una vera e

prorpia comunicazione collettiva e dalla messa in scena pubblica.

Qui non si è nè a casa prorpia nè estranei

3. L'interstizio trasparente: Spazio in cui codici culturali diversi convivono, e sono

valorizzati e trasformati in risorsa dal luogo stesso. gli uni e gli altri sn a casa propria

Questi spazi danno la possibilità all'altro di tentare un primo tentativo di appropriazione e

di delimitazione spaziale, sociale e culturale nel paese d'accoglienza.

L'immigrato non ha un'identità ben definita, ma lo spazio interstiziale gli da la possibilità di

crearsi una nuova identità, che lo porterà ad accedere allo spazio pubblico della società

d'approdo. Il ruolo dello spazio di traduzione, è centrale nel processo di conoscenza dello

straniero, perchè permette la traduzione tra la cultura d'origine e quella d'accoglienza.

L'entrata in uno spazio interstiziale evita allo straniero di disorientarsi a causa

dell'incongruenza della sua identità d'origine, facilita la ricostruzione di un'identità che

ingloba l'origine e l'accoglienza, così che si integri nel paese d'accoglienza, ripartendo.

L'intercultura quale patrimonio urbano

Spesso si è valutato come pericolosa la diversificazione della popolazione urbana,

associata alla presenza straniera,valutata come fattore di conflittualità urbana.

Lo studio delle diversità culturali urbane, è utile a tamponare i conflitti urbani e il

disorientamento, inoltre permette agli studiosi e agli amministratori delle città,di

comprendere il senso del patrimonio culturale urbano,come sia possibile trasformare i

problemi in risorse per mezzo di approcci top down e bottom up.

Ci si chiede come le culture contribuiscano a costruire/ricostruire lo spazio urbano.

Servono informazioni per comprendere come le culture partecipino ai mutamenti urb

Come si esprime l'interculturalità negli ambiti urbani

Le indagini quantitative hanno apportato scarsa conoscenza, cio' ha portato studiosi e

operatori sociali ad individuare un unità spaziale utile ad un indagine qualitativa

condotta sul campo. Per comprendere quale ruolo la variabile culturale svolga nella

costruzione degli ambiti urbani, è utile eliminare l'uso di unità spaziali,nello studio

intra-urbano,come ad es.il quartiere,e scegliere invece un entità contenuta,come il luo

Per cogliere nelle loro manifestazioni quotidiane i rapporti all'altro e alla città come

espressioni di culture urbane diverse,è stato necessario l'uso del metodo etnografico e

la ricerca-azione, essi permettono allo studioso e all'operatore sociale di capire come

tali reti relazionali nascano e funzionino,se esistono barriere alla loro diffusione, se

nuove forme di territorializzazione, sono avvenute o sono in atto nelle città, quindi,

come le popolazioni urbane progettano,realizzano e gestiscono l'ambito urbano in

cui vivono. Dato che è grazie ai luoghi che si costruiscono le relazioni fra culture

diverse,i ricercatori devono analizzare tali luoghi ancora prima delle reti relazionali .

Definire lo spazio urbano come un insieme di luoghi, fa comprendere in che modo si

originano le ereti relazionali, il tipo d'intensittà degli scambi sociali e culturali dei

fenomeni presenti in dato ambito urbano. Bisogna capire come gli attori sociali

urbani, in rapporto alle dinamiche avviate nei luoghi a cui partecipano, riescono a

creare reti relazionali,forme di territorialità, e a modificare la progettazione della città

ll'origine del processo : l'atto fondatore e l'iscrizione territoriale

A

Come nasce un luogo? Gli iniziatori dei luoghi dicono che l'atto di fondazione nasce dal

bisogno personale non soddisfatto dalle strutture pubbliche o private.

Al di là delle differenze di origine, del livello di scolarizzazione e di appartenenza sociale, è

emersa un costante modo d'investire le proprie energie in uno specifico luogo:

un'appartenenza culturale molteplice e un confronto quotidiano con la differenza e l'alterità

nella vita privata. Il bisogno di mediare fra le diverse appartenenze hanno portato gli attori

sociali a valorizzare le proprie competenze nella creazione/partecipazione/gestione di

luoghi,utili a soddisfare bisogni collettivi.

Unire le competenze personali ha portato a soddisfare i bisogni collettivi.

<< dopo diverse riunioni avevamo riunito 200 persone, abbiamo creato l'associazione come

posto dove ritrovarci e stare insieme>>

Quest'associazione è nata per rispondere ai problemi relativi all'educazione ambientale,

alimentare, per disporre di un luogo in cui confrontarsi ed elaborare progetti comuni e per

utilizzare in modo concreto le risorse che il comune aveva messo a disposizione.

La localizzazione territoriale : una questione di visibilità e di legitimazione

Una preoccupazione espressa dagli iniziatori dei luoghi riguarda la loro localizzazione,

infatti essi scelgono luoghi posti al centro della città, facilmente accessiblile a tutti.

<< In questo quartiere c'è un atmosfera di paese,tutti si conoscono per cui il centro è il punto

di riferimento. Le famiglie sono tranquille quando i loro figli sono qui sono a casa loro.

Il luogo associativo fornisce un servizio utile specie in rapporto alla sua localizzazione ,

fattore centrale nell'efficacia di erogazione del servizio stesso.>>

Le reazioni di prossimità : fra tensioni e legami privilegiati.

Dall'indagine emergono soprattutto le difficoltà con cui i responsabili/fruitori dei luoghi

devono misurarsi con le reazioni delle popolazioni/autorità locali.

Le difficoltà nella gestione di questi rapporti nascono dalla diffidenza di un'inizitiva troppo

innovativa a livello microspaziale (l'apertura del locale) e dalla paura che gli attori agenti

perdano potere in questi microspazi. In questi casi la mediazione dei fondatori dei luoghi è

utile, perchè fa diminuire gli scontri e da inizio ad un dialogo fra autoctoni e non.

La mediazione permette inoltre la continuità del luogo. Se l'autorità dei responsabili non

è riconosciuta si ricorre ad un'autorità sostitutiva, cosi' si riducono i rischi e si acquisisce un

contatto utile alla future negoziazioni con amministrazioni e popolazioni locali.

Le relazioni fra i luoghi/nodi ed il tessuto urbano sottolineano quanto sia intenso il legame

fra il luogo e il quartiere. I responsabili e fruitori dei luoghi sono consapevoli che a

prescindere dalle tensioni tra popolazioni diverse che coabitano certi luoghi, sono gli unici

interstizi in cui questi attori possono incontrarsi e superare le barriere di classe sociale, di

origine culturale o etnica, ES: nei luoghi in cui, adulti di origini sociali e culturali diverse

si incontrano, dialogano a riguardo dei bisogni dei loro figli, contribuendo con le loro idee

al lavoro degli animatori socio-culturali , responsabili del centro.

Dai luoghi alle reti: questioni di sovrapposizioni e d'incomunicabilità

Le difficoltà nelle gestione del rapporto con l'alterità sono preziose per comprendere il tipo e

l'intensità dei legami stabiliti in un dato spazio.

Dalla rete alle reti

Un elemento centrale nella costruzione di una società locale, è dato dalla capacità dei

soggetti, di comunicare e di relazionarsi continuativeamente all'interno della società.

Reti associative: Si intende il mettersi insieme per avere un peso maggiore, tuttavia vanno

considerati le rivalità circa la gestione del potere.

Le difficoltà nell'organizzazione o riorganizzazione di una società locale, nascono dal

mantenimento o perdita del potere simbolico,e dalle incomprensioni comunicative fra reti

associative e istituzioni pubbliche. Gli attori associati, sottolineano di aver bisogno dai

ricercatori di sapere come far comunicare/collaborare attori di diverse culture, quella

associativa e politico-sociale

E questa la sfida interculturale a cui dobbiamo trovare risposte.

<< gli attori pubblici sono consapevoli di aver perso il contatto con i cittadini e non possono

fare più a meno di intermiedari >>

Le alterità diverse: le sfaccettature delle relazioni interculturali

Talvolta le tensioni fra alterità non si generano fra popolazioni di origini sociali, culturali o

etniche diverse, ma tra gruppi appartenenti a diverse generazioni. Un operatore di un centro

socio-culturale, spiega che i fruitori della 3 età, vissuti sempre nello stesso quartiere, mal

sopportano l'occupazione del locale dai giovani.

Fasl Fondazione per l'animazione socioculturale di Losanna ha come obiettivo i gi

Dettagli
A.A. 2014-2015
16 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher amolamusicaindie di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Varani Nicoletta.