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ADDOME

Com’è formato l’addome degli insetti?

L’addome è costituito da dieci segmenti anulari e un segmento anale. I primi otto segmenti

è l’urite

costituiscono gli uriti pregenitali; il nono genitale e il decimo è il postgneitale.

anulare è costituito da un’area

Ogni urite dorsale detta urotergo, due aree laterali costituite dalla

che presenta gli stigmi e un’area Fra un urite e l’altro,

membrana tergo-sternale ventrale detta urosterno.

si trova la membrana intersegmentale.

L’addome è sessile quando il primo segmento è più o meno largo quanto il metatorace. È peduncolato,

quando il primo o i primi due segmenti sono notevolmente ristretti. Negli imenotteri apocriti, il primo

urite concorre a formare la regione del torace, assumendo la fisionomia di un quarto segmento toracico

L’insieme di

detto propodeo. Il secondo urite è il peduncolo e gli uriti successivi formano il gastro..

si ha l’addome

peduncolo e gastro si dice metasoma. Negli imenotteri sinfiti sessile.

Com’è costituito l’ovopositore?

L’ovopositore ha differenziato dall’VIII e dal IX urite.

diverse forme e sviluppi. È Questi rispettivamente

generano un paio e due paia di valve dai propri valviferi.

La struttura, in alcuni gruppi sistematici, può raggiungere una notevole lunghezza e sporgere da sotto

l’addome. È questo il caso di Ortotteri ensiferi e Imenotteri Apocriti terebranti. In questi ultimi si ha un

ovopositore in cui le appendici genitali costituiscono una terebra molto sviluppata in lunghezza, o,

dell’ovopositore conserva la struttura ma non la

nelle forme aculeate, un pungiglione. Questo,

funzione: diventa un vero e proprio organo di offesa (pungiglione) ed è retrattile, quindi in stato di riposo

all’interno dell’addome.

si trova Nelle api operaie il pungiglione è composto da tre pezzi: stiletto

(formato dalla fusione delle valve del II paio) e due lancette (valve del I paio). Lo stiletto presenta due

rotaie che si incastrano nel solco di ognuna delle lancette, permettendo alle diverse parti di scorrere fra

loro. Vi è un foro a cui è collegato il canale in cui scorre il veleno.

Gli ortotteri celiferi, sono caratterizzati da un ovopositore molto breve.

In alcuni insetti l'ovopositore vero e proprio scompare del tutto e la sua funzione è svolta da un

adattamento morfologico degli ultimi uriti: questi si avvolgono a vicenda formando un tubulo

telescopico estroflettibile. La struttura, detta ovopositore di sostituzione, si localizza nella parte

terminale dell'addome, in genere leggermente spostato sulla faccia ventrale. È questo il caso dei

in cui l’ovopositore

Ditteri, in particolare i Tefritidi (mosche della frutta), è in grado di perforare

l’epidermide di frutti, foglie e steli con delle punture e deporvi le uova.

Che appendici presenta l’addome? Può presentare delle modificazioni?

L’addome presenta diverse appendici, fra cui è bene ricordare:

- pseudozampe; appendici caratteristiche delle larve di lepidotteri e imenotteri, che si trovano nella zona

sternale in numero di 2-8 paia. Sono costituite di un corpo subcilindrico, retrattile, provvisto o no di una o più

e l’adesione al supporto.

serie di uncini distali disposti ad arco o a cerchio. Servono per la locomozione

Nelle larve dei lepidotteri si hanno in generale 5 paia di pseudozampe, dal terzo al sesto urite e al decimo;

nei lepidotteri geometridi si hanno solo nel 6° e 10° urite. Negli imenotteri sinfiti dal 2° all’8° e al 10°;

appendici pari dell’undicesimo urite, di varia forma e dimensione. A volte sono asimmetriche e

- cerci;

possono essere uniarticolate o pluriarticolate. Sono organi di senso che possono trasformarsi in organi di

offesa e difesa o di trattenimento durante la copula.

Nelle forme giovanili (preimmaginali) degli efemerotteri (insetti acquatici), si formano delle estroflessioni

tegumentali, contenenti trachee, detti pseudotrachee. Sono organi respiratori che possono servire anche

per la propulsione nel mezzo liquido. Allo stadio immaginale, si possono sclerificare divenendo protettive;

- gonapofisi maschili, coppia di processi prensili atti ad afferrare la femmina e organi genitali esterni;

l’addome è composto di

- apparato saltatore; nei collemboli 6 uriti e provvisto di appendici che servono

ad adesione e salto. Nel primo urite si ha il tubo ventrale che mostra distalmente una vescica estroflettibile;

il tubo serve come organo di adesione grazie alla presenza di una sostanza collosa secreta da ghiandole

cefaliche. Nel terzo urite si trova il retinacolo, costituito da un organo distalmente biforcato. I due rami della

biforcazione sono uncinati per trattenere la furcula, che si origina dal quarto urosternite ed è formata da una

parte prossimale detta manubrio, che dopo un punto di aggancio si biforca in due processi che abbracciano

il retinacolo, detti mucroni. La furcula, liberata bruscamente permette il salto.

Lo sviluppo dell’addome può subire notevoli modificazioni per di diverse cause, raggiungendo

dimensioni notevoli: fisiogastria. È questo caso dei Coleotteri meloidi, in cui si ha uno smisurato

che creano sull’addome una camera d’aria usata

rigonfiamento delle elitre e in parte del torace alifero,

regolare l’umidità atmosferica.

per Nelle formiche operaie di Myrmecocystus hortideorum, si ha una

ingluvie smisurata che contiene il nutrimento per le formiche compagne. Nelle regine delle termiti

l’addome è sviluppato per poter contenere gli ovari.

MORFOLOGIA INTERNA

SISTEMA DIGERENTE

Come è costituito il sistema digerente?

Il sistema digerente è costituito da organi di presa e di ingestione (gnatiti prefaringe compresa) e canale

inizia all’apertura

alimentare, costituito da un tubo alimentare, lineare o criconvoluto, che boccale e

al disotto dell’aorta dorsale

termina a quella anale. Passa e al di sopra del sistema nervoso ventrale,

attraverso il cingolo periesofageo. Il canale alimentare comprende anche ghiandole salivari o labiali e i

tubi malpighiani.

Il canale si compone di tre parti:

- stomodeo (intestino anteriore). In esso si trovano in successione: la faringe, che va dal retro bocca al

foro occipitale, è formata da muscoli particolarmente sviluppati negli insetti ad apparato succhiatore in cui

fungono da pompe aspiranti; l’esofago, rettilineo e di calibro uniforme, tranne che in casi in cui si ha un

ingluvie, dilatazione dell’esofago utile all’accumulo temporaneo di cibo, ad

allargamento detto ingluvie;

esempio come stomaco sociale nei formicoidi, come borsa melaria nelle api, come borsa del sangue nelle

zanzare o come organo aerostatico in altri insetti; ventriglio, molto sviluppato negli insetti ad apparato

masticatore, è muscoloso e provvisto di pliche interne con un notevole sviluppo dell’intima. Regola il

passaggio degli alimenti, aumentandone la triturazione e il mescolamento con il secreto digestivo; valvola

caridaca, parte terminale dello stomodeo, costituita da una duplicatura bilobata o trilobata dello stomodeo

che penetra nel mesentero e serve a introdurre il cibo nell’involucro formato dalla membrana peritrofica

evitandone il rigurgito;

- mesentero (intestino medio) che va dalla valvola cardiaca alla valvola pilorica. Ha vario sviluppo e può

essere tubolare (dritto o tortuoso) o a sacco. Istologicamente è diverso dallo stomodeo per la mancanza di

intima e per la maggiore grandezza delle cellule epiteliali. In molti insetti nel mesentero si hanno cellule

secernenti per la secrezione di enzimi digestivi e cellule assorbenti per composti organici, sali minerali e

acqua. Talora sono presenti diverticoli o ciechi gastrici in numero e dimensioni varie che coadiuvano la

digestione, ospitano microrganismi e accumulano cibo in casi di disponibilità discontinua. La tunica

muscolare presenta muscoli longitudinali esterni e circolari interni.

Nel mesentero, il bolo alimentare non viene a contatto con le cellule epiteliali, da cui è separato mediante

una sottile membrana peritrofica. Questa consiste in un involucro incolore e anisto (con struttura non

determinata), di vario spessore contenente chitina e una matrice di proteine e glicoproteine. Nelle larve dei

lepidotteri si ha pH solitamente neutro.

va dalla valvola pilorica all’ano. È istologicamente simile allo stomodeo

- proctodeo (intestino posteriore), più sviluppate. Spesso è distinto in ileo, colon e retto

con intima meno spessa e porosa e cellule dell’epitelio

L’ileo e il colon, che possono anche mancare, sono distinti da un restringimento anulare all’altezza dell’ileo.

A volte il colon può essere molto sviluppato e avere una tasca cieca di dimensioni variabili (cieco del colon).

Il retto è un nuovo allargamento dopo il colon che si attenua all’apertura anale. Il proctodeo serve ad

accogliere i secreti dei tubi malpighiani e provvede all’escrezione, secrezione di enzimi digestivi,

assorbimento di acqua e sali, secrezione di feromoni (blatte) e accoglienza di microrganismi simbionti.

Parte integrante dell’apparato digerente sono le ghiandole salivari. Si trovano sotto e lungo l’intestino fino

alla cavità pre-orale. Le più sviluppate sono le ghiandole labiali, che negli insetti con apparato masticatore

sboccano nel salivarium, fra labbro inferiore e prefaringe. Secernono saliva in molti insetti (ortotteri,

blattoidei), seta nelle larve di lepidotteri e imenotteri (ghiandole mandibolari) e anticoagulante negli insetti

succhiatori di sangue.

Come funziona la fisiologia della nutrizione? dalla dieta dell’insetto e dalle caratteristiche

La digestione enzimatica e la dotazione di enzimi dipendono

della specie. Nelle specie onnivore si hanno enzimi litici (lipasi, proteasi, saccarasi, amilasi) in grado di

digerire la maggior parte dei principi nutritivi. Nei fitofagi si hanno enzimi che digeriscono in particolare i

glucidi (saccarasi, amilasi, invertasi, maltasi). Negli zoofagi si hanno enzimi che digeriscono particolarmente

lipidi e proteine (lipasi e proteasi). In genere la digestione enzimatica si ha nel mesentero ma a volte inizia

nello stomodeo ad opera delle ghiandole salivari.

In alcuni insetti si può avere digestione extracorporea, prima dell’assunzione dell’alimento. È il caso di alcuni

fitomizi che con il loro apparato boccale iniettano una saliva contenente enzimi litici che alterano i tessuti

vegetali; oppure alcuni predatori o parassitoidi iniettano nel corpo della vittima enzimi che trasformano i

tessuti in una massa fluidia aspirata successivamente (es. Rincoti eterotteri predatori e larve di Imenotteri

parassitoidi).

Il pH medio dell’intestino è di 6-7,5, per gli erbivori è più alto (9-12), per i ditter

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
26 pagine
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SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/11 Entomologia generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MarcoP87 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Entomologia Agraria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof De Lillo Enrico.