vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
La politica monetaria e il controllo della valuta:
La politica monetaria è affidata al SEBC (Sistema Europeo delle Banche Centrali) e a una
disciplina valutaria europea che regola i rapporti tra euro e altre valute.
Moneta:
- è una unità legale di misura dei valori economici
- è un mezzo di pagamento ed estinzione delle obbligazioni pecuniarie
- è coniata dagli Stati assieme ai biglietti di banca che sono emessi dalle banche centrali
nazionali e dalla BCE.
L'efficace conduzione della politica monetaria si fonda su assetti istituzionali che riconoscono
l'indipendenza della banca centrale rispetto all'autorità politica (funzionale, istituzionale, personale
e finanziaria). 6
La nuova costituzione economica- Riassunto di Samantha Falciatori
La Banca d'Italia è un istituto di diritto pubblico, in ragione della pluralità e rilevanza delle
funzioni pubbliche che svolge, e il suo governatore è nominato con decreto dal Presidente della
Repubblica. Svolge funzioni diverse:
1. come parte del SEBC:
- contribuisce a determinare gli indirizzi della politica monetaria e ne cura l'attuazione
a livello nazionale
- partecipa alle decisioni della BCE circa l'emissione delle banconote
- gestisce una quota delle riserve in valuta della BCE e le investe: gestore di
portafoglio
- supervisiona i mercati di maggiore rilievo
2. come parte della Banca nazionale:
- vigila sugli istituti di credito
- ha funzione di tesoreria provinciale e centrale dello Stato
- fornisce rendiconti giornalieri e mensili al Ministero dell'economia (tesoreria statale)
- in materie di debito pubblico, formula ipotesi di copertura del fabbisogno statale
- effettua ricerche, elabora statistiche e le diffonde.
Politica monetaria unica: l'obiettivo è la stabilità dei prezzi che secondo il Consiglio direttivo
della BCE consiste nell'aumento annuo dell'indice armonizzato dei prezzi di consumo inferiori al
2%, il che implica un'inflazione sotto il 2%: una inflazione bassa e stabile è condizione essenziale
per una crescita economica equilibrata e sostenibile nel tempo e per creare benessere e ccupazione
in modo duraturo.
Valuta: è l'insieme dei titoli rappresentativi di credito denominati in moneta estera.
Disciplina valutaria: insieme delle disposizioni legislative e amministrative che disciplinano i
pagamenti di un Paese (o un gruppo di Paesi con la stessa moneta) e gli altri, il possesso di valuta
straniera da parte dei cittadini, gli accordi volti a limitare le fluttuazioni tra monete o fissare rapporti
di cambio tra di esse. 7
La nuova costituzione economica- Riassunto di Samantha Falciatori
Il controllo della valuta ha ormai perso il suo connotato nazionale perchè l'euro è europeo, non più
nazionale: ma l'euro è usato anche da Paesi fuori dall'UE, come San Marino, Vaticano e Monaco,
anche se non sono giuridicamente considerati parte della zona euro e non hanno rappresentanti in
BCE (ma hanno sottoscritto accordi con l'UE per utilizzare l'euro) >> l'Andorra ha siglato un acordo
con l'UE nel giugno 2011 per usare l'euro ad accordo ratificato, mentre Kosovo e Montenegro
hanno l'euro senza accordi formali). 8
La nuova costituzione economica- Riassunto di Samantha Falciatori
CAP IV:
Le discipline della concorrenza
Art 101/102 TFUE sulle intese restrittive della concorrenza e gli abusi di posizione dominante che
abbiano per oggetto o effetto di impedire o falsare il gioco della concorrenza:
1. Divieto di concentrazioni:
- quando 2 o più imprese si fondono
- quando si acquisiscono
- quando creano una nuova società
2. Autorità di controllo: sull'art. 101/102 vigila la Commissione europea, il che è una anomalia
perchè a livello nazionale si è fatto ricorso ad autorità amministrative indipendenti: è una
asimmetria perchè le discipline nazionali della concorrenza si innestano su quella europea
costituendone una sorta di propagine nazionale.
Le autorità di controllo: la Commissione e l’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
La Commissione ha una funzione di controllo sull'uniforme applicazione del diritto UE da parte
delle autorità nazionali di concorrenza, ma in pratica, di regola, spetta a queste ultime l'applicazione
della disciplina antitrust. In Italia il controllo spetta all'Autorità garante della concorrenza e del
mercato, costituita da 5 membri in carica 7 anni, indipendenti e nominati dai Presidenti di Camera e
Senato. Hanno i seguenti poteri:
- accertamento
- repressione e sanzione di illeciti antitrust
- adozione di decisioni con impegni
- imposizione di misure cautelari e concessione di programmi di clemenza
Procedimenti di controllo:
Commissione: disciplinata dal diritto UE, esercita il suo controllo attraverso:
- monitoraggio 9
La nuova costituzione economica- Riassunto di Samantha Falciatori
- fase istruttoria con le autorità antitrust nazionali, che l'assistono
- decisioni dichiarative dell'esistenza dell'infrazione
- sanzione se non viene posto termine alla stessa
Autorità garante: esercita il controllo secondo il diritto nazionale in materia di concentrazione e con
integrazione del diritto UE in materia di intese restrittive di concorrenza e abusi di posizione
dominante. Esistono discipline speciali per 3 settori:
- comunicazione di massa
- banche
- gas naturale
esercita il suo controllo attraverso:
- monitoraggio e indagini conoscitive
- avvio di fase di istruttoria e informazione presso la Commissione, la quale si articola in:
- fase pre-istruttoria: verifica l'esistenza di infrazione
- fase di istruttoria vera e propria contro le imprese interessate, poste in contradditorio
- fase di decisione: viene posto un termine 10
La nuova costituzione economica- Riassunto di Samantha Falciatori
CAP V:
I servizi pubblici
Soddisfano esigenze fondamentali della collettività:
- trasporti di linea
- telecomunicazioni
- recapito corrispondenza postale
- somministrazione energia elettrica e gas naturale
Regime tradizionale: riserva esclusiva dello Stato su certi settori:
- gestione pubblica diretta o indiretta (le attività in quest'ultimo caso vengono assunte da
poteri pubblici in maniera indiretta attraverso un ente pubblico)
- concessioni conferite a privati (con controllo pubblico più o meno parziale)
Le discipline generali:
Anni '80: la disciplina europea e nazionale mirano ad aprire i servizi pubblici al mercato e alla
concorrenza e a garantire i diritti delle imprese anche nei settori riservati a tutela della concorrenza.
Ne è seguita una parziale liberalizzazione del trasporto aereo, marittimo e ferroviario, delle
telecomunicazioni, dell'elettricità, delle poste e del gas naturale.
Perchè? Perchè l'art 114 TFUE impone agli Stati di ravvicinare le disposizioni legislative che
hanno per oggetto l'instaurazione e il funzionamento del mercato interno>> la liberalizzazione dei
servizi pubblici non determina solo il loro assoggettamento alla disciplina della concorrenza, ma
anche un ampio intervento di regolazione che mira a garantire l'apertura dei mercati.
È di 3 tipi:
1. ci sono settori dove alcune imprese sono in posizione dominante perchè offrono le
infrastrutture e i beni essenziali per svolgere le attività: potrebbero impedire o renderne
oneroso l'accesso, quindi il legislatore prevede un intervento regolatorio
11
La nuova costituzione economica- Riassunto di Samantha Falciatori
2. la disciplina pubblica regola un settore in base alla sua struttura, ad esempio per quanto
riguarda le modalità di assegnazione delle risorse scarse o la transazione (come energia
elettrica)
3. regolazione di contenuto sociale che mira a garantire la fruizione diffusa e uniforme di
servizi essenziali.
Servizio universale: non viene associato a uno specifico regime organizzato o economico in quanto
si limita a imporre il raggiungimento di un obiettivo, cioè la fruizione diffusa di prestazioni
essenziali.
Le discipline speciali:
1- l' energia elettrica e il gas naturale: è un processo che inizia nel 1999 per l'energia elettrica e
nel 1996 per i gas. Prima, le fasi di produzione, trasporto e distribuzione erano monopolio
dell'ENEL, ente pubblico diventato società per azioni nel 1992. Poi l'ordinamento europeo ha
imposto di separarle:
- l'attività di produzione è libera, è stata facilitata l'apertura di centrali e l'ENEL ha dovuto
cedere la capacità produttiva
- l'attività di trasmissione e dispacciamento resta all'ENEL
- la distribuzione è solo su concessione in ambito comunale
- la vendita agli utenti finali è completamente liberalizzata
- Per quanto riguarda il gas, sono aperte ai privati le attività di prospezione, ricerca e
coltivazione degli idrocarburi: per l'esercizio esclusivo di ricerca e coltivazione degli
idrocarburi in una data area geografica ci sono procedure concorsuali per il rilascio di
autorizzazione, ma tutte le attività sono libere.
La regolazione del settore è affidata all' Autorità per l'energia elettrica e il gas che ha poteri:
- consultivi e di proposta
- di adottare atti normativi e amministrativi (tariffe ecc..)
- di controllo mediante atti amministrativi individuali
- di sanzione 12
La nuova costituzione economica- Riassunto di Samantha Falciatori
2- i trasporti di linea: dagli anni '90 in poi c'è stata una progressiva liberalizzazione delle ferrovie
(autonomia e indipendenza gestionale, amministrativa e contabile delle imprese ferroviarie): chi ha i
requisiti giusti di capacità finanziaria e competenze professionali può chiedere il rilascio della
licenza. Affinchè però l'apertura alla concorrenza non metta a repentaglio il buon funzionamento
del sistema, sono stati istituiti:
- l'Agenzia ferroviaria europea, che contribuisce sul piano tecnico all'attuazione della
normativa comunitaria, emanando norme tecniche sulla sicurezza e vigilando sul loro
rispetto rilasciando certificazioni e autorizzazioni;
- un Organismo investigativo permanente che previene incidenti ferroviari e indaga su
eventuali eventi dannosi nel 1997, perchè prima era “riserva originaria” e il divieto di
3- le comunicazioni elettroniche:
attività poteva essere superato solo per concessione pubblica. L'UE liberalizza fino alla piena
concorrenza nel settore: ora serve una autorizzazione che consegue alla semplice presentazione di
una dichiarazione di denuncia di inizio attività. All'esercizio delle complesse funzioni di
regolazione del settore (compreso quello radiotelevisiv