Driving License è il patentino che i ragazzi devono ottenere per usare lo smartphone. La proposta arriva dall'Osservatorio Permanente Adolescenti Studenti, fondato l'anno scorso da un gruppo di docenti di diverse scuole superiori di Verona. Il progetto ha ricevuto il patrocinio e un contributo dall'assessorato alle Politiche Giovanili del comune veneto. "Ai ragazzini che chiedono uno smartphone per chattare con gli amici, d'ora in avanti mamme e papà potranno rispondere che prima devono passare il test per ottenere la licenza di guida", afferma Andrea Salvetti, presidente dell'associazione e insegnante di pedagogia al Messedaglia.
Come funziona
Il primo ciclo prevede quattro incontri e un esame finale da superare. Entro giugno saranno coinvolti oltre sette istituti e un centinaio di ragazzi. Due livelli, uno base per gli studenti delle medie, e uno avanzato per quelli delle superiori. Ogni sessione può coinvolgere al massimo 25 ragazzi con laboratori e moduli distribuiti in momenti formativi con uno psicologo, un avvocato, un pedagogista e un tecnico informatico. Un paio di ore, infine, sono dedicate all'incontro con i genitori.
Un altro caso di attenzione all'uso dello smartphone proviene da Treviso. Diverse associazioni di genitori di alunni della provincia trevigiana si sono scagliate contro l'uso degli smartphone: "Se cominciassimo cercando di evitare che ai bambini delle scuole elementari, in occasione di compleanni, promozioni di fine anno o della Prima Comunione fosse già regalato il loro primo smartphone?". Così i genitori di alunni della scuola primaria di Roncade e Monastier, nel Trevigiano, attraverso un documento diffuso su internet e che affronta in modo critico il precoce utilizzo dei terminali mobili, in particolare per quanto riguarda il loro impiego per lo scambio indiscriminato di informazioni ed immagini. I comitati, inoltre, auspicano "un ritorno del buon senso, meglio se con un accordo ampio fra tutti i soggetti educatori, genitori in primis, insegnanti catechisti e istituzioni. Stabiliamo noi tutti assieme il momento in cui fornire il telefono ai figli e confrontiamoci per riflettere magari dandoci un decalogo comune su come accompagnare le nuove generazioni nello sconfinato mondo del digitale che noi stessi, forse, per primi e non senza colpa - concludono - conosciamo troppo poco".
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