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di Margherita Paolini
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consigli di Roberto Ricci per affrontare la Prova Invalsi

Si è iniziato il 4 maggio con la Prova Invalsi: iniziano i ragazzi delle elementari, poi sarà la volta delle prove Invalsi alle superiori il 12 maggio. Infine, il 17 di giugno, toccherà ai ragazzi di terza media.

Sono tante le perplessità che fino all’ultimo minuto gli studenti hanno sul test, e molti già in questi giorni si stanno facendo vincere dalle preoccupazioni. E’ stato Roberto Ricci, Responsabile Nazionale delle Prove Invalsi, a sciogliere molti dilemmi nel corso di un'intervista dedicata alla prova Invalsi.

Prova Invalsi: i consigli più utili per superarla

PROVA INVALSI: CONOSCERE IL NEMICO PER SCONFIGGERLO

- Partiamo dalla struttura della prova Invalsi: è composta da quesiti a risposta multipla e a risposta aperta sia per quanto riguarda la parte di italiano che quella di matematica. I ragazzi della seconda elementare dovranno sostenere anche una prova preliminare di lettura, lo stesso giorno del questionario di italiano. Questo è formato da un gruppo di domande preceduto da brani di 60, 70 o 80 righe e anche più brevi che il candidato dovrà leggere attentamente per poter rispondere. I quesiti, alcuni generici, altri più puntuali, saranno distribuiti in modo tale da seguire lo sviluppo logico del testo. Alla fine ci saranno domande di grammatica finalizzate a valutare la conoscenza della lingua e la capacità di comprensione. Per quanto riguarda invece la parte di matematica, ci saranno sia quiz sia alcune domande a risposta aperta in cui il candidato dovrà motivare attraverso procedimenti, calcoli e spiegazioni la soluzione a cui è giunto. Si tratta, ad ogni modo, di operazioni semplici che non esigono l’impiego della calcolatrice. Questo strumento, infatti, è ammesso solo per la prova Invalsi di secondo superiore.

Per scoprire tutti i segreti della prova Invalsi, guarda l'intervista con l'esperto Invalsi

PROVA INVALSI 2016: SARÀ FACILE O DIFFICILE?

- Le domande sono raggruppabili in tre livelli: facile, intermedio e difficile. Per raggiungere la sufficienza è indispensabile rispondere all’85% delle domande del primo gruppo sia per quanto riguarda la matematica che l’italiano. Individuarle è abbastanza semplice, come afferma Ricci, in quanto si tratta di quesiti base a cui la maggioranza degli studenti dovrebbe saper rispondere senza pensarci troppo. Inoltre per arrivare al 10 non è necessario rispondere correttamente a tutte le domande, ma alla maggior parte di esse, comprese quelle di alta difficoltà. Le domande sono mescolate in modo tale che quelle difficili o quelle facili non siano tutte concentrate nello stesso punto. Copiare è altamente sconsigliato in quanto ogni compito riporterà una sequenza di domande e risposte diversa dagli altri.

PROVE INVALSI: CONSIGLI PRATICI

- La prima garanzia di buona riuscita di questa prova è aver studiato nel corso di tutto l’anno. Infatti, Roberto Ricci afferma che questa è la condizione principale per poter affrontare serenamente il compito. Un’altra cosa possibile e consigliabile da fare è cercare sul sito Invalsi le prove degli anni passati ed esercitarsi con queste per prendere dimestichezza con le potenziali domande. Infine, bisogna concentrarsi sui consigli dispensati nel corso dell’intero anno dagli insegnanti, tenendo ben a mente gli argomenti su cui quest’ultimi hanno insistito particolarmente.

PROVA INVALSI 2016: ARGOMENTO SCONOSCIUTO

- Anche laddove lo studente dovesse ritrovarsi a fare i conti con un argomento non studiato, non deve far in modo che l’agitazione prenda il sopravvento. Si tratta infatti di quesiti comunque affrontabili attraverso il ragionamento e non affidandosi esclusivamente alla memoria. Il test infatti è di natura applicativa.

PROVA INVALSI: DOMANDE TRABOCCHETTO

- La tecnica per affrontare le domande trabocchetto, sciogliendo il tranello, è quella di rileggere la domanda per ogni risposta possibile. Infatti applicando questo metodo si arriverà attraverso il ragionamento alla soluzione, senza rischiare di dimenticarsi della domanda nel corso della scelta dell’opzione corretta. Quando non si conosce la risposta è opportuno saltare la domanda e andare avanti, dando la priorità alle domande fondamentali che garantiscono la sufficienza. Risolte queste, si potrà tornare indietro. Non ci sono penalizzazioni per le risposte sbagliate, ed è opportuno leggere prima di incominciare le istruzioni presenti all’inizio della prova.

Prova Invalsi 2016: segui i consigli dell'esperto articolo

Margherita Paolini