Versione originale in latino
Diffugere nives, redeunt iam gramina campis
arboribus comae;
mutat terra vices et decrescentia ripas
flumina praetereunt;
Gratia cum Nymphis geminisque sororibus audet
ducere nuda chorus.
Inmortalia ne speres, monet annus et almum
quae rapit hora diem.
Frigora mitescunt Zephyris, ver proterit aestas,
interitura simul
pomifer autumnus fruges effuderit, et mox
bruma recurrit iners.
Damna tamen celeres reparant caelestia lunae:
non ubi decidimus
quo pater Aeneas, quo dives Tullus et Ancus,
pulvis et umbra sumus.
Quis scit an adiciant hodiernae crastina summae
tempora di superi?
Cuncta manus avidas fugient heredis, amico
quae dederis animo.
Cum semel occideris et de te splendida Minos
fecerit arbitria,
non, Torquate, genus, non te facundia, non te
restituet pietas;
infernis neque enim tenebris Diana pudicum
liberat Hippolytum,
nec Lethaea valet Theseus abrumpere caro
vincula Pirithoo.
Traduzione all'italiano
Le nevi si sono sciolte, già ritornano le erbe sui campi e le chiome sugli alberi; la terra muta i suoi aspetti,e i fiumi scorrono attraverso le rive e la Grazia con le Ninfe sorelle gemelle osa condurre le danze nuda. A non sperare cose immortali, l'animo ti ammonisce e l'ora che rapisce il giorno che da la vita. Il freddo si calma a causa degli Zefiri, l'estate distrugge la primavera, destinata a morire non appena che l'autunno che porta i frutti, avrà donato i frutti, e di nuovo ritorna l'inverno inerte. Tuttavia le celeri lune riparano i danni celesti noi quando siamo caduti dove il pio Enea, il ricco Tullo e Anco, siano polvere e ombra. Chi sa se gli dei sopra aggiungano alla somma di oggi i tempi di domani? Fuggiranno le avide mani dell'erede, tutte le cose che tu avrai dato al tuo animo. Non appena tu sia morto e Minosse abbia fatto di te i splendidi giudizi non ti riporterà in vita né la stirpe né la facondia né la pietas; infatti neppure Diana riesce a liberare il casto Ippolito dalle tenebre dell'inferno né Teseo riesce a spezzare le catene del Lete al caro Piritoo.