Versione originale in latino
Erant, ut supra demonstratum est, legiones Afranii tres, Petreii duae, praeterea scutatae citerioris provinciae et caetratae ulterioris Hispaniae cohortes circiter XXX equitumque utriusque provinciae circiter V milia. Caesar legiones in Hispaniam praemiserat VI; auxilia peditum VI milia, equitum III milia, quae omnibus superioribus bellis habuerat, et parem ex Gallia numerum, quam ipse pacaverat, nominatim ex omnibus civitatibus nobilissimo et fortissimo quoque evocato; II milia optimi generis hominum ex Aquitanis montanisque, qui Galliam provinciam attingunt (addiderat). Audierat Pompeium per Mauretaniam cum legionibus iter in Hispaniam facere confestimque esse venturum. Simul a tribunis militum centurionibusque mutuas pecunias sumpsit; has exercitui distribuit. Quo facto duas res consecutus est, quod pignore animos centurionum devinxit et largitione militum voluntates redemit.
Traduzione all'italiano
Come prima si è detto, le legioni di Afranio erano tre, quelle di Petreio due; inoltre le coorti provenienti dalla Spagna Citeriore, armate di scudo, e dalla Spagna Ulteriore, armate di scudo leggero, erano circa trenta e i cavalieri provenienti da entrambe le province erano circa cinquemila. Cesare aveva inviato in Spagna sei legioni, circa seimila fanti ausiliari, tremila cavalieri, che aveva avuto con sé in guerre precedenti, e un uguale numero provenienti dalla Gallia che aveva pacificato, arruolando con chiamate nominali i più nobili e valorosi di tutte le città; duemila uomini del nobile popolo degli Aquitani e di quello che abita le montagne che confinano con la Gallia. Aveva sentito dire che Pompeo si dirigeva in Spagna con le legioni passando per la Mauritania e che vi sarebbe giunto in breve tempo. Subito prese in prestito denaro dai tribuni dei soldati e dai centurioni e lo distribuì all'esercito. Con tale iniziativa ottenne due risultati: con tale debito vincolò la volontà dei centurioni e con l'elargizione riconquistò il favore dei soldati.