Versione originale in latino
Confecto negotio bonus augur (C. Laelium diceres) "alio die" inquit. O inpudentiam singularem! Quid videras, quid senseras, quid audieras? Neque enim te de caelo servasse dixisti nec hodie dicis. Id igitur obvenit vitium, quod tu iam Kalendis Ianuariis futurum esse provideras et tanto ante praedixeras. Ergo hercule magna, ut spero, tua potius quam rei publicae calamitate ementitus es auspicia, obstrinxisti religione populum Romanum, augur auguri, consul consuli obnuntiasti. Nolo plura, ne acta Dolabellae videar convellere, quae necesse est aliquando ad nostrum collegium deferantur. Sed adrogantiam hominis insolentiamque cognoscite. Quamdiu tu voles, vitiosus consul Dolabella; rursus, cum voles, salvis auspiciis creatus. Si nihil est, cum augur iis verbis nuntiat, quibus tu nuntiasti, confitere te, cum "alio die" dixeris, sobrium non fuisse; sin est aliqua vis in istis verbis, ea quae sit, augur a collega requiro. Sed ne forte ex multis rebus gestis M. Antoni rem unam pulcherrimam transiliat oratio, ad Lupercalia veniamus.Non dissimulat, patres conscripti, adparet esse commotum; sudat, pallet. Quidlibet, modo ne nauseet, faciat, quod in porticu Minucia fecit. Quae potest esse turpitudinis tantae defensio? Cupio audire, ut videam, ubi rhetoris sit tanta merces [id est ubi campus Leontinus appareat].
Traduzione all'italiano
Concluse le operazioni di voto, il buon augure - si sarebbe detto che fosse Lelio - disse: "Un altro giorno". Oh spudoratezza senza pari! Cosa avevi visto, percepito, udito? e né infatti dicesti di aver osservato i segni del cielo né lo dici oggi. Si verificò dunque quello sfavore degli auspici che tu avevi previsto che sarebbe successo il primo gennaio e che avevi previsto tanto prima? Dunque per Ercole, come spero, hai falsificato i tuoi grandi auspici più che la disfatta dell ostato, hai impegnato con un sacro giuramento il popolo romano, hai fatto opposizione come come augure ad un augure, come console ad un console. Non voglio dire altre cose, affinché non sembri che io voglia infirmare gli atti di Dolabella, che è necessario che vengano sottoposte al nostro collegio. Ma conoscete l'arroganza e l'insolenza dell'uomo. Per tutto il tempo che tu vorrai Dolabella sarà un console eletto irregolarmente o, quando vorrai, nel pieno rispetto degli auspici. Se è un atto di nessun valore, quando l'augure annuncia gli auspici che tu hai annunciato, ammetti che quando hai detto: "Un altro giorno" non eri sobrio; se invece in queste parle c'è qualche valore, in qualità di augure chiedo al mio collega quale sia. Ma affinché il mio discorso, tra le tante imprese di Antonio, non lasci proprio la più bella, veniamo a Lupercali. Non finge, o senatori, sembra essere scosso: suda, impallidisce. Faccia ciò che gli pare, purché non vomiti, csa che fece nel portico Minucio. Quale può essere la difesa di tanta turpitudine? Sono bramoso di ascoltare, affinché io veda dove siano andate a finire la ricompensa così lauta del suo maestro di retorica, dove appaiano i frutti della tenuta di Lentini.