Mika
di Mika
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Versione originale in latino


Interim Oscenses et Calagurritani, qui erant Oscensibus contributi, mittunt ad eum legatos seseque imperata facturos pollicentur. Hos Tarraconenses et Iacetani et Ausetani et paucis post diebus Illurgavonenses, qui flumen Hiberum attingunt, insequuntur. Petit ab his omnibus, ut se frumento iuvent. Pollicentur atque omnibus undique conquisitis iumentis in castra deportant. Transit etiam cohors Illurgavonensis ad eum cognito civitatis consilio et signa ex statione transfert.
Magna celeriter commutatio rerum. Perfecto ponte, magnis quinque civitatibus ad amicitiam adiunctis, expedita re frumentaria, exstinctis rumoribus de auxiliis legionum, quae cum Pompeio per Mauritaniam venire dicebantur, multae longinquiores civitates ab Afranio desciscunt et Caesaris amicitiam sequuntur.

Traduzione all'italiano


Frattanto gli Oscensi e i Calagurritani, che erano tributari degli Oscensi, inviano a Cesare ambasciatori e promettono di eseguire i suoi comandi. Li seguono i Tarragonesi, gli Iacetani, gli Ausetani e, pochi giorni dopo, gli Ilergaoni, che confinano con il fiume Ebro. A tutti costoro Cesare chiede forniture di frumento. Le promettono e, requisite da ogni parte tutte le bestie da soma, le trasportano nell'accampamento. Anche una coorte degli Ilergaoni, conosciuta la decisione della loro città, passa dalla parte di Cesare, togliendo le insegne dal posto di guardia afraniano per portarle nel suo campo. In breve tempo un grande mutamento della situazione: completato il ponte, ottenuta l'amicizia di cinque grandi città, risolto il problema del vettovagliamento, cessate le voci sulle legioni che si dicevano venire in aiuto, condotte da Pompeo, passando per la Mauritania; molte popolazioni, anche alquanto lontane, abbandonano Afranio e si alleano con Cesare.

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