Il doppio sogno di Eyes Wide Shut. Dalla novella di Arthur Schnitzler al film di Stanley Kubrick

Esame Letteratura tedesca

Facoltà Lettere e filosofia

Università Università degli Studi di Siena

Premium Tesi

"Eyes Wide Shut", capolavoro postumo del regista americano Stanley Kubrick, è stato tratto dal romanzo breve di A. Schnitzler "Traumnovelle".
Questa tesi, dopo aver presentato le due opere, mostra come si è passati dalla novella alla sceneggiatura, quali le affinità e le dissonanze tra Schnitzler e Kubrick.
Infine si occupa della risposta del pubblico all'uscita, postuma, del film il 16 luglio 1999, soffermandosi sulla critica italiana e su quella straniera.
Sia Kubrick che Schnitzler si impegnano nel far emergere sentimenti e desideri primordiali che vanno oltre l’apparenza compiaciuta della middle-class newyorkese e della borghesia Viennese di fine secolo. Oggi come allora gli esseri umani hanno la capacità di essere catturati da sogni di storie d’amore e incubi di inspiegabili impulsi e finché tutto ciò avverrà sia “Eyes Wide Shut” che Doppio Sogno avranno il potere di scuoterci e lasciarci impietriti.

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Autore

Vania Piovosi

A.A. 2004-2005

77 pagine

Estratto del documento

Le tematiche di Traumnovelle

Traumnovelle è una novella surreale in cui compaiono tutti i temi della poetica schnitzleriana. In Traumnovelle Schnitzler affronta il tema del rapporto di coppia, dell’amore, della reciproca comprensione e del tradimento, portando in superficie la parte più profonda e misteriosa dei due personaggi principali: Fridolin e Albertine.

Come nota G. Farese, Traumnovelle rappresenta il culmine della abilità narrativa di Schnitzler che riesce a presentare con pochissimi elementi le situazioni e i personaggi della novella. Quella che Schnitzler descrive nei suoi tratti essenziali è una tranquilla famiglia borghese della Vienna di Schnitzler, che cela dietro questa apparente serenità un groviglio di dubbi, angosce, desideri repressi i quali, una volta liberati, porteranno i due coniugi a compiere una serie di avventure troppo vere per essere sogni e troppo fantastiche per essere reali, alla continua ricerca di una verità che dia un senso alle loro storie ma che esiste, e lo vedremo in seguito, solo nella reciproca conoscenza e comprensione.

La storia inizia con la narrazione di una novella de Le Mille e una Notte da parte della figlia di Fridolin e Albertine che trasporta il lettore in un mondo da fiaba, come a voler anticipare le avventure surreali che intraprenderanno i due protagonisti.
Come afferma R. Ascarelli, l’inizio del racconto non avviene con la descrizione di ambienti o status come invece accade in altre opere schnitzleriane come Fräulein Else o Spiel in Morgengrauen ma l’incipit del racconto, vale a dire la fiaba de Le Mille e una notte, è una vera e propria allusione all’atmosfera surreale che avvolge il racconto che “induce il lettore a dimenticare tutte le sue certezze per abbandonarsi infantilmente all’immaginario” (R. Ascarelli, 'Le ragioni del sogno. Traumnovelle di Arthur Schnitzler').

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