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IL SISTEMA UNI-
Il sistema di unificazione UNI è il sistema di standardizzazione, di unificazione delle norme italiane
che serve per classificare tutti gli elementi e i prodotti tecnici secondo delle categorie. UNI
(Unificazione Nazionale Italiana) è un sistema di normazione italiana così come il sistema ISO
(International Standard Organization) è un sistema di normazione internazionale; ma sono due
sistemi di normazione differenti.
L’UNI governa tutte le norme in merito a terminologie, a standard da rispettare, a nomenclatura
tecnica dei prodotti, dei componenti, facendoli uscire come se fossero dei rapporti tecnici affinché i
componenti edilizi vengano chiamati con determinati nomi universalmente, serve a darsi anche delle
definizioni generali su alcune questioni che attengono il processo edilizio come per esempio le
questioni che riguardano le individuazioni delle esigenze attraverso l’analisi dei bisogno da
soddisfare tenendo conto dei vincoli normativi, culturali, ambientali, economici del contesto in cui il
progetto si colloca.
Una prima importante terminologia ce la dà la norma UNI 10838: 1999. Questa norma per il progetto
in architettura è fondamentale perché regola il rapporto che c’è tra espressione del bisogno di quel
progetto, caratteri del bisogno di quel progetto, risposta a quel bisogno.
Regola quello che abbiamo visto nei progetti di Renzo Piano. La domanda la fa un privato, un
pubblico (la provincia di Torino esprime a Renzo Piano la necessità di uno spazio museale)
dopodiché si passa ai requisiti del progetto (si elencano le caratteristiche del progetto) in questa fase
il committente e l’architetto definiscono bene quali devono essere i caratteri di questa casa, quando
poi si realizzerà l’edificio allora quest’ultimo risponderà a quei requisiti mettendo in campo le
prestazioni che vanno sia nella parte del progetto esecutivo che a rispondere ai requisiti tecnologici
e ambientali.
Sistema edilizio e l’insieme del sistema ambientale (il funzionamento dell’edificio e le relazioni tra le
dell’edificio).
parti fisiche e il funzionamento) e il sistema tecnologico (tutte le parti fisiche
Quindi quando parliamo di prestazioni vuol dire che c’è una fase nel progetto edilizio, prima che
vada a cantiere, in cui noi dobbiamo occuparci di avere ben chiaro quali sono le attese che abbiamo
di prestazione, quali sono i contributi che abbiamo di prestazioni. Sulle prestazioni ci lavora sia il
progettista nella fase esecutiva e nella fase di ingegnerizzazione sia il gruppo di ingegneri che
inserisce tutte quelle informazioni che comunicano direttamente con la produzione. Le prestazioni
vengono misurate anche nel momento in cui la fase entra in funzionamento. La teoria con cui si
discute delle esigenze, dei requisiti e delle prestazioni (ERP) di un progetto che va costruito sta
dentro la norma UNI 10838: 1999 definendo cos’è esigenza, cos’è requisito e che cos’è prestazione.
ciò che di necessità si richiede per il corretto svolgimento di un’attività dell’utente o di una
Esigenza:
funzione tecnologica. (attengono al sistema tecnologico).
traduzione di un’esigenza in
Requisito: fattori che sono caratteristiche funzionali atti ad individuare
le condizioni di soddisfacimento da parte di un organismo edilizio e di sue parti spaziali o tecniche
in determinate condizioni di uso e di sollecitazione. (attengono al sistema ambientale). Quindi i
requisiti sono come noi rispondiamo alle esigenze per dare funzionamento a quelle parti fisiche.
servizio reso e comportamento reale dell’organismo edilizio e delle sue parti
Prestazione edilizia:
nelle effettive condizioni d’uso e di sollecitazione. Le prestazioni si esprimono in attributi di
prestazione (caratteristiche della muratura) e capacità di prestazione (capacità di svolgere la
propria funzione). 1
L’edificio ha un sistema tecnologico ed un sistema ambientale, ma non sono due sistemi separati
ma sono lo stesso sistema perché il sistema tecnologico sono le parti fisiche ma il sistema
ambientale dimostra qual è il funzionamento delle relazioni delle parti fisiche.
Il SISTEMA TECNOLOGICO: individuazione delle parti fisiche di un edificio.
La scomposizione della norma 8290-1: 1981 tratta la classificazione delle parti fisiche e quindi del
sistema tecnologico di un edificio. Si occupa di classificare, secondo una terminologia, il sistema
L’approccio a
tecnologico, ma si occupa soprattutto di descrivere le classi degli elementi tecnici.
questa norma è un approccio esigenziale/prestazionale: come si descrive il sistema tecnologico?
Con quale approccio? Con esigenze, requisiti e prestazioni.
STRUTTURA PORTANTE: come sta in piedi l’edificio e con quale tipologia strutturale (telaio, setti,
materiali, travi, pilastri, fondazioni). Questa comprende da cielo a fondazione. 2
CHIUSURA: verticali (chiusure d’involucro) e orizzontali (quelle da interpiano fino alla copertura).
Fanno sì che l’edificio sia chiuso e che sia una frontiera esterna, che divide tra interno ed esterno.
PARTIZIONI INTERNE: tutto ciò che sta dentro l’edificio. Elemento verticali (pareti interne verticali,
infissi interni verticali ovvero le porte) elementi orizzontali (pareti interne orizzontali e quindi i solai o
soppalchi). Queste dividono tra interno ed interno.
IMPIANTO DI FORNITURA SERVIZI: tutti gli impianti per l’utilizzazione dei flussi energetici.
Queste 4 famiglie si dividono in sottofamiglie.
La struttura portante si divide in:
STRUTTURA DI FONDAZIONE: diretta (la fondazione è direttamente distribuita/organizzata
tra edificio e suolo. Quando io faccio un plinto e su quel plinto scarica un pilastro) o indiretta
scatola dell’edificio. Quando
(non hanno niente a che fare con quello che succede dentro la
io faccio una chiusura con una struttura portante della struttura, un solaio di base che è una
piastra e poi la faccio su pali, quelli sono indirette tipo le case su palafitte).
STRUTTURA DI ELEVAZIONE.
STRUTTURA DI CONTENIMENTO: strutture con cui teniamo un terreno per fare uno
scannafosso di un edificio. Se devo fare una casa ipogea ed ho bisogno di isolare tutto
l’insieme della casa da una struttura di contenimento la faccio orizzontale, come se fosse
un doppio involucro; le paratie che sono una particolare struttura di fondazione per tenere il
terreno soprattutto quando siamo molto vicini ad una falda allora la faccio verticale.
Le chiusure si dividono in:
CHIUSURA VERTICALE: pareti perimetrali verticali ed infissi esterni verticali: le finestre. (le porte
fanno parte delle partizioni)
CHIUSURA ORIZZONTALE INFERIORE:
CHIUSURA ORIZZONTALE SU SPAZI ESTERNI: solai a terra: i solai sugli spazi esterni, es:
il suo rapporto tra il suolo e quello che c’è
quando facciamo una grande piazza perché regola
all’esterno, divide due comportamenti diversi. Anche i lucernari fanno parte di questa categoria.
CHIUSURA SUPERIORE: coperture, infissi esterni orizzontali.
Le partizioni interne si dividono in:
PARTIZIONI INTERNE VERTICALI: pareti interne verticali; infissi interni verticali; elementi
di protezione.
PARTIZIONI INTERNE ORIZZONTALI: solai; soppalchi; infissi interni orizzontali.
PARTIZIONI INTERNE INCLINATE: scale interne e rampe interne.
Gli impianti di fornitura servizi si dividono in:
c’è tutto il sistema della climatizzazione con tutti i suoi
IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE:
apparati: alimentazione, gruppi termici; centrali di trattamento fluidi; reti di distribuzione
e terminali; canne di esaltazione.
IMPIANTO IDROSANITARIO: allacciamenti; redi di distribuzione.
IMPIANTO DI SMALTIMENTO LIQUIDI: reti di scarico acque fecali; reti di scarico acque
meteoriche.
il ricircolo dell’area, ma potrebbero essere anche
IMPIANTO DI SMALTIMENTO AERIFORMI:
di calore: aspiratori che trattano l’aria, la mettono sottopressione e
quegli impianti recuperatori
la restituiscono pulita, questo per evitare perdite di calore. Macchine; reti di canalizzazione.
IMPIANTO ELETTRICO: allacciamenti; reti di distribuzione e terminali. 3