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Università Telematica San Raffaele Roma

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Accademia di Belle Arti di Torino - Accademia Albertina

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Quali sono i migliori atenei d’Italia? A dare una risposta a questa domanda provano ogni anno i ranking nazionali e mondiali delle Università, che si affidano a precisi criteri per valutare gli aspetti strutturali e funzionali di un Ateneo. Anche noi di Skuola.net vogliamo dare il nostro contributo, con l’unica classifica votata direttamente dagli studenti!

Classifiche universitarie

Lo studente alle prese con il proprio futuro accademico può oggi usufruire di importanti strumenti per orientarsi nel vasto panorama universitario italiano. Tra questi, gli enti classificatori, come ad esempio la Classifica Censis delle Università italiane o il QS World University Rankings, l’Academic Ranking of World Universities o il World University Rankings 2022, si occupano ogni anno di confrontare tra loro i più prestigiosi atenei d’Italia e del mondo. Lo fanno seguendo criteri oggettivi di valutazione su aspetti quali i servizi erogati dalle facoltà, il prestigio delle ricerche che il singolo ateneo finanzia e il riconoscimento che queste ricerche gli conferiscono a livello internazionale.

La nostra Classifica Ufficiale Skuola.net delle Università Italiane, si inserisce in questo importante dibattito con un contributo inedito e fondamentale. Pone infatti al centro dell’indagine l’opinione degli studenti che ogni giorno frequentano i prestigiosi atenei italiani. Grazie al grande e continuo flusso di accessi al portale Skuola.net, la classifica, costantemente aggiornata, offre un importante spaccato sulle esigenze e aspettative degli studenti. E soprattutto su aspetti di vivibilità quali i servizi, le strutture, ma anche le occasioni di svago e i costi degli affitti.

Ma vediamo più nel dettaglio di cosa si occupano gli enti classificatori, confrontando quelli di istituzioni quali Censis e altri ranking mondiali con la nostra Classifica Skuola.net delle Università Italiane.

Classifiche Censis e altri classificatori

Anche quest’anno è stata pubblicata la Classifica Censis delle Università italiane 2022/2023 che mette a confronto gli atenei del Paese distinguendoli tra statali e non statali e valutandoli secondo cinque criteri: le strutture disponibili, i servizi erogati, il livello di internazionalizzazione, la capacità di comunicazione 2.0 e l’occupabilità.

Ecco allora che sul podio dei migliori mega atenei statali, che includono le università con più di 40.000 iscritti, troviamo l’Università di Bologna, in prima posizione con il punteggio di 89,8. A seguire, l’Università di Padova, con 88,0 punti e l’Università La Sapienza di Roma, con 86,5. Mentre in quarta posizione c’è l’Università di Pisa (85,2), che ruba il posto all’Università di Firenze, che, con 84,3 punti, finisce in quinta posizione.

Tra i grandi atenei statali (tra i 20.000 e i 40.000 iscritti), in prima posizione troviamo una new entry: l’Università di Pavia che, con un punteggio di 91,0 scalza il primato dell’anno scorso dell’Università di Perugia (90,8 punti). Sul terzo gradino del podio si posiziona invece l’Università della Calabria (con 90,3 punti) e, in quarta posizione, la prestigiosa Università Ca’ Foscari di Venezia (88,7). L’Università di Milano Bicocca (88,5) conquista invece la quinta posizione, grazie alla qualità dei servizi che offre agli studenti.

Nella categoria dei medi atenei statali rientrano invece quelle università che hanno un numero di iscritti che va dai 10.000 ai 20.000. In prima posizione troviamo l’Università di Siena, che ottiene un punteggio di 96,7. A seguire, l’Università di Sassari (con 96,0 punti) e l’Università di Trento (che di punti ne guadagna 94,8). Stabile in quarta posizione è invece l’Università di Trieste, con 94,5 punti, che precede l’Università di Udine (94,0), scesa in classifica rispetto all’anno scorso.

Nella categoria dei piccoli atenei statali, che contano fino a 10.000 iscritti, si conferma stabile in pole position l’Università di Camerino, che ottiene un punteggio di 99,5. A seguire, sul podio, troviamo l’Università di Macerata (con 87,2 punti) e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria (con un punteggio di 86,5).

In una categoria a parte sono confrontati i politecnici. A confermare il primato è il Politecnico di Milano (con un punteggio di 97,0) che apre la graduatoria. Seguono il Politecnico di Torino (con 91,5 punti) e lo Iuav di Venezia (90,5), mentre il Politecnico di Bari, con un punteggio di 87,7, si posiziona per ultimo.

Per quanto riguarda le università private, tra i grandi atenei non statali (oltre i 10.000 iscritti) troviamo in testa le due università milanesi: l’Università Bocconi (con 92,6 punti) e l’Università Cattolica (76,2).

Nella categoria dei medi atenei non statali (5.000-10.000), a primeggiare su tutte è l’Università Luiss di Roma, che ottiene un punteggio di 93,2, alla quale seguono lo Iulm di Milano (80,2) e l’Università Lumsa di Roma (80,0). Chiude la classifica l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, con un punteggio di 69,2.

In testa alla classifica dei piccoli atenei non statali è invece la Libera Università di Bolzano, con 94,6 punti, seguita dall’Università di Roma Europea (86,8) e dalla Liuc-Università Cattaneo di Varese (83,6).

Anche a livello mondiale le Università italiane hanno un ruolo molto competitivo. Sono ben tre infatti gli Atenei del nostro Paese che rientrano tra le prime duecento università del mondo secondo la prestigiosa QS World University Rankings, redatta nel Regno Unito. Il ranking classifica più di 1500 atenei secondo otto criteri oggettivi, tra cui la reputazione accademica, che considera la qualità dell’insegnamento e della ricerca nelle università, l’occupabilità; i servizi che gli atenei offrono agli studenti (nazionali e internazionali) e le pubblicazioni accademiche ad essi legate. Sebbene ad occupare le prime posizioni sia l’Università del Massachusetts, negli Stati Uniti, al 139esimo posto troviamo il prestigioso Politecnico di Milano, primo su tutti tra gli atenei italiani. In posizione 167 c’è invece l’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, seguita, al numero 171, dall’Università La Sapienza di Roma.

Nell’Academic Ranking of World Universities invece, pubblicato ogni anno dalla Jiao Tong University di Shanghai, il confronto tra gli atenei di tutto il mondo avviene secondo sei precisi criteri che includono anche la quantità di Premi Nobel e riconoscimenti che una determinata università produce e il numero di articoli pubblicati a nome dell’Ateneo nelle più prestigiose riviste di Scienza e Natura. Prime su tutte, tra le mille selezionate, l'americana Harvard University. E le italiane? Ad entrare in classifica ben quarantasei università italiane, tra le cui fila emergono La Sapienza di Roma, tra le prime 150 posizioni, e le Università di Milano, Padova e Pisa, tra le prime duecento.

Prima su tutte le italiane nella classifica britannica della World University Rankings 2022 invece, l’Università Alma Mater Studiorum di Bologna (172esima) premiata, tra gli altri criteri, per la varietà dell'offerta accademica, grazie ai suoi oltre duecento programmi di laurea, per i servizi vantaggiosi che offre agli studenti e per l’impatto dei suoi ricercatori nel dibattito accademico mondiale. Tra le prime duecento posizioni figurano poi anche La Sapienza di Roma e la Scuola Normale Superiore di Pisa.

Classifica Università di Skuola.net

A livello nazionale e mondiale, le classifiche ufficiali considerano spesso aspetti oggettivi e a sparire sono le esperienze reali di chi gli atenei li vive ogni giorno: gli studenti. Per questo Skuola.net ha chiesto a voi, diretti interessati, di votare e recensire i principali atenei d’Italia al fine di ottenere una valutazione reale sulle esperienze quotidiane degli studenti. Vediamo nello specifico come funziona la Classifica Skuola.net.

Per votare il proprio ateneo basta registrarsi sul portale Skuola.net e accedere alla pagina della Classifica delle Università italiane. Una volta trovato il proprio ateneo tramite la barra di ricerca, occorre cliccare sul pulsante “vota” per accedere alla sua scheda di valutazione. A questo punto, si potrà esprimere un voto da 1 a 5 stelle per ognuno dei dodici criteri di valutazione. I singoli voti contribuiranno a creare una votazione media finale sull’Ateneo. Il portale offre poi anche la possibilità di inserire un commento e di confrontare il proprio voto con quello di altri studenti: valido strumento anche per chi desideri farsi un’idea dell’effettiva qualità dei servizi che offre l’Università. Le Università che hanno ottenuto un punteggio medio maggiore grazie ai voti degli studenti risulteranno nelle posizioni più alte della classifica visibile in tempo reale sul portale Skuola.net e costantemente aggiornata.

Ma vediamo nello specifico quali sono i dodici criteri di valutazione attraverso cui valutare l’Università.

  • Il primo riguarda i dintorni dell’Ateneo e si riferisce alla posizione in cui l’Università si trova, ad esempio se in centro città o in un campus dedicato. Ma riguarda anche gli spazi verdi e di condivisione che la struttura ha intorno, la qualità e sicurezza dei suoi percorsi di accesso, e la vicinanza con stazioni, metro, linee bus. A influire sulla qualità dei dintorni sono anche centri copie, bar, ristoranti, biblioteche, che agevolando l’esperienza quotidiana di studio e forniscono un valido supporto alle attività universitarie.
  • Il secondo criterio riguarda la qualità dei servizi sportivi. Quali occasioni di aggregazione sportiva offre l’Ateneo? Sono presenti federazioni universitarie o agevolazioni per chi ne fa parte? Con quali iniziative sportive viene promossa la salute fisica all’interno dell’Ateneo? Se l’Università ha strutture e offerte sportive, in questo campo c’è la possibilità di valutarne la qualità.
  • Un altro aspetto riguarda le dimensioni dell’Ateneo. A seconda del numero di iscritti infatti l’Università dovrebbe avere un numero di aule e posti in aula sufficienti ad accogliere in totale sicurezza e comodità gli studenti. E lo stesso vale per spazi comuni, biblioteche e mense, per cui non sempre le strutture risultano adeguate. Spesso i campus di nuova costruzione sono strutture moderne con architetture funzionali, altre volte però le troviamo in edifici preesistenti riadattati con difficoltà alle esigenze accademiche.
  • Un ulteriore criterio si occupa poi di valutare la qualità dei servizi amministrativi. La burocrazia universitaria spesso è intricata e complessa. Borse di studio, tasse di iscrizione, opportunità di rateizzazione, comunicazioni interne, piani di studio: tutto il lavoro amministrativo deve essere svolto con comunicazioni chiare e trasparenti affinché lo studente non perda preziose opportunità di sostegno economico e non si senta spaesato nel complicato labirinto burocratico.
  • La qualità delle strutture dell’Ateneo è tra quei criteri considerati anche nelle grandi classifiche mondiali. E questo perché, nel valutare un’Università, anche da un punto di vista soggettivo, non si può prescindere dalle sue strutture. Aule scolastiche, biblioteche, sale conferenze, ma anche, bagni, scale di emergenza, mense: la qualità dei servizi determina la vivibilità dell’università.
  • Un altro aspetto è la qualità delle iniziative collaterali che un singolo Ateneo o una facoltà offrono. Il criterio include tutte quelle attività finanziate o supportate dal sistema universitario: attività teatrali, conferenze, agevolazioni per musei, tirocini, gemellaggi con altri atenei.
  • Fondamentale poi, al giudizio degli studenti, è la qualità dell’insegnamento, da considerare nei suoi aspetti di ore effettive di lezione, nei materiali di studio, nella disponibilità dell’insegnante, nelle attività di ricerca che l’Università incoraggia.
  • La qualità delle convenzioni Erasmus che l’Università è in grado di offrire, poi, sono un aspetto molto rilevante nell’insieme di opportunità rivolte allo studente. È ormai appurato il contributo di crescita personale e accademica che un periodo di studio all’estero apporta. E l’Università deve saper agevolare lo studente, anche quello in difficoltà economiche, ad usufruire di tale preziosa occasione.

Che dire poi della qualità dei servizi per i disabili? Lo studio è un diritto di ogni studente e nulla deve ostacolare il suo compimento. Spesso però purtroppo le strutture universitarie italiane non sono pronte ad accogliere in maniera adeguata gli studenti o gli insegnanti disabili. In che modo allora si pone l’Ateneo rispetto a questa questione?

Un criterio molto interessante riguarda le feste e i divertimenti. Lo studente universitario è protagonista nei propri spazi, ed è importante che l’Università stessa lo faccia sentire tale, senza ostacolare occasioni di riappropriazione del proprio ambiente.

In Italia sono più di cinquecentomila i ragazzi e le ragazze che ogni anno si trasferiscono lontano da casa per studiare. Essere un fuorisede richiede a volte uno sforzo in più: la lontananza dagli affetti, la ricerca di una casa, i prezzi esorbitanti degli affitti. Un’istituzione che riesca ad agevolare la ricerca di accomodazione per gli studenti sta creando un’opportunità reale di studio. Per questo nel valutare la qualità di un Ateneo non può essere trascurato l’aiuto che questo offre per gli affitti.

Come rilevante è, ultimo criterio, il servizio mensa universitaria, considerato nelle strutture, nella varietà dell’offerta, nel rispetto di ideologie alimentari, esigenze economiche e di salute.

L’opportunità di voto che Skuola.net con questa classifica ha scelto di offrire ai suoi utenti porta avanti un’idea di Università pensata ad hoc per gli studenti che la vivono. Ogni valutazione raccolta dalla nostra indagine è una testimonianza reale e aggiunge un valore fondamentale alle classifiche universitarie più diffuse. Per questo ogni opinione conta ed è importante che a parlare di Università siano i suoi protagonisti.

E tu? Come valuti la tua Università? Cerca nell’elenco il tuo Ateneo e dacci il tuo parere!