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Struttura informativa dell'enunciato
In molte situazioni abbiamo diversi modi per dire la stessa cosa -> diversi modi in cui si può esprimere lo stesso contenuto frasale, mantenendo lo stesso significato: ALLOFRASI.
ALLOFRASI: varianti della stessa frase; coppie di frasi semanticamente equivalenti, ma divergenti sul piano formale e pragmatico.
- EQUIVALENZA SEMANTICA di due frasi in termini di denotazione: ci si riferisce allo stesso "stato di cose"
- DIVERGENZA FORMALE: sul piano prosodico (diversa intonazione), sul piano morfosintattico (diverso ordine delle parole)
- DIVERGENZA PRAGMATICA: appropriatezza in contesti discorsivi differenti
Si seleziona la frase migliore secondo la domanda.
ALLOFRASI -> MESSA IN PROSPETTIVA DI UN ENUNCIATO: quando ci riferiamo a degli eventi, ad uno stato di cose, abbiamo in mente un connuto proposizionale (un certo stato di cose). A questo evento di cui vogliamo parlare, possiamo fare riferimento con varie forme espressive, tra
Cui possiamo decidere in base alla "messa in prospettiva". Quando abbiamo un enunciato abbiamo il suo contenuto proposizionale, e varie possibilità per metterlo in prospettiva.
Si può mettere in prospettiva in base a:
- SCELTA LESSICALE
- gigi ha dato il regalo a rita
- rita ha ricevuto il regalo da gigi
- il regalo è finito nelle mani di rita
- SCELTE MORFOLOGICHE
- gigi ha dato il regalo a rita
- il regalo è stato dato da gigi a rita
- SCELTE DI ORDINE DELLE PAROLE
- Gigi ha dato il regalo a rita
- il regalo, gigi lo ha dato a rita
- è a rita che gigi ha dato il regalo
STRUTTURA INFORMATIVA DEGLI ENUNCIATI: quella componente della grammatica di frase in cui proposizioni (rappresentazioni concettuali di stato di cose) sono abbinato con strutture lessico-grammaticali, con scelte espressive dal punto di vista lessicale o grammaticale in accordo con gli stati mentali dell'interlocutore, che usano ed interpretano queste strutture come
unità di informazione in dati contesti discorsivi.
TOPIC E FOCUS sono due categorie descrittive principali per parlare di struttura informativa.
TOPIC FRASELA
TOPIC: il topic di una frase è ciò a proposito di cui è la frase, ciò a proposito di cui la proposizione su cui verte la frase è costruita. Questo elemento tropicale può essere un elemento referenziale, ma anche spaziale o temporale.
Gli enunciati hanno soggetti non solo nel senso preciso della logica e della grammatica, ma anche un senso più vago che si associa alle parole "topic" e "about".
Le informazioni che trasmettiamo sono connesse tra loro (coesione generale) e quello che noi trasmettiamo di solito è un'informazione aggiuntiva rispetto all'attuale elemento di discorso.
Il nostro discorso è normalmente organizzato intorno a degli argomenti anche a livello frasale.
SINTAGMI INTRODUTTORI DI UN TOPIC: per quanto riguarda../parlando
di../a propositodi..TOPIC: quadro spaziale, temporale o individuale (referente) per cui vale la predicazione.Tutte le lingue hanno qualche modo per segnalare un topic.TOPIC FIRST: segnalazione posizionale del topic
Come si accomoda il principio sintattico che vede topic diverso dal soggetto ad inizio frase?
● TOPIC:
1. nozione pragmatica
2. determinato dall'intorno discorsivo
3. tende ad essere in posizione iniziale
● SOGGETTO:
1. nozione sintattica
2. determinato dallo schema argomentale del verbo
3. precede il verbo
C'è una tendenza ad attribuire al topic frasale, il ruolo sintattico di soggetto.
Il parlante tenderà a scegliere una costituzione che anche dal punto di vista sintattico lo aiutia tenere il topic in posizione iniziale.
PROMOZIONE DI UN COSTITUENTE A TOPIC
● SCELTE LESSICALI (possibilità di scegliere verbi che selezionino diversi soggetti)
● FORMA ATTIVA/PASSIVA
● DISLOCAZIONE A SINISTRA: possiamo porre in posizione topicale anche
uncostituente non soggetto).Si modifica l’ordine dei costituenti della frase, collocando in posizione iniziale il costituentetopicale (anche non soggetto), MARCANDOLO con un PRONOME CLITICO (le, ci) cheaccompagna il verbo.
SOGGETTO POSTVERBALE: il soggetto in italiano è in posizione pre-verbale, ma nonsempre:
I VERBI ACCUSATIVI: verbi intransitivi con ausiliare “essere”- hanno una maggioreflessibilità nella collocazione del soggetto.
Il soggetto pre-verbale è un soggetto topicale, per quanto è l’unico accettabile in un caso incui è fortemente richiesto che il sogg. sia topic.
Il soggetto postverbale è consentito con alcuni verbi particolari, ma con un valore informativoparticolare: NON TOPICALITÀ’ del soggetto.
Con gli stessi verbi in cui è possibile sia la posizione preverbale che la postverbale delsoggetto, la posizione preverbale è topicale, adeguata quando la frase chiede di parlare diquel soggetto,
meno adeguata quando è improbabile che quel costituente soggetto sia anche topic.
MOVIMENTO TOPICALE: modo in cui i topic successivi vengono introdotti, mantenuti e mutati.
Il topic è presentato in posizione iniziale ed è mantenuto poi attraverso anafore zero e soggetti zero (INTRODUZIONE E MANTENIMENTO). Viene presentato con un SN pieno.
INTRODUZIONE E RIPRESA DI UN TOPIC: introdotto con un SN pieno, o anche come soggetto posposto (postverbale. non topicale) e poi gli viene fatto riferimento con pronome ecc. Non viene nominato per un po' e poi viene ripreso come referente attivo ma non nelle immediate vicinanze. La ripresa di un elemento topicale si ha attraverso un SN pieno, poiché il primo rimando precedente è lontano.
COSTRUZIONE PRESENTATIVA: serve a portare in scena referenti nuovi, eventualmente poi topicali "Esserci...che"/"c'è...che".
RICHIAMO DI UN TOPIC: il topic viene esplicitato solo alla fine del testo.
Quando il soggetto della frase è posto alla fine della frase e preceduto da una SPEZZATURA INTONATIVA, abbiamo anche la topicalizzazione dello stesso: DISLOCAZIONE A DESTRA. Il costituente extraposto a destra è il topic della frase, evocato nella frase precedente ma non ancora denominato con un'espressione referenziale specifica, fino alla fine del testo. Come nella dislocazione a sinistra, se il costituente non è il soggetto (ma ad esempio il complemento oggetto), va ripreso con un pronome clitico. (Il caffè, lo prendi?/Lo prendi il caffè?). Le dislocazioni a destra richiamano un topic che può essere evocato nella situazione. Esprime un topic già evocato nel discorso, anche se non esplicitamente menzionato. FOCUS: la posizione dell'enunciato prominente, in quanto portante dell'informazione più rilevante. Informazione nuova (non nel senso che non è stata presentata precedentemente, ma nel senso che il parlante presenta questa.informazione come non recuperabile dal contesto precedente. L'info è quindi rilevante, aggiunge qualcosa che prima non era disponibile. Lo scopo comunicativo di un enunciato, si realizza nella sua porzione focale. È il punto della frase in cui c'è la maggior concentrazione di informazione, la parte che l'ascoltatore non sarebbe in grado di inferire senza che venga detta. Il focus è segnalato linguisticamente. ESTENSIONE DEL FOCUS: - Ampio: sull'intera frase o sul predicato - Ristretto: su un singolo elemento La parte non focale è BACKGROUND. FUNZIONE DEL FOCUS (che contribuito informativo da il focus?): - COMPLETIVA: aggiungere, completare un'informazione precedente che fino a quel momento era assente nel discorso - CONTRASTIVA: aggiunge un'informazione, smentendo una precedente. FOCUS LAST: segnalazione posizionale del focus: topic first <-> focus last. In italiano, i pronomi interrogativi vanno messi in posizione iniziale.porzione restante della frase.frase pseudo-relativa.
INFERENZE: informazioni che traiamo da cose dette dagli altri. Le inferenze derivano da informazioni linguistiche. Si generano dalle nostre attese su quale sia il generale comportamento comunicativo delle persone.
INFORMAZIONE ASSERITA VS INFORMAZIONE INFERITA
ASSERIRE: impegnarsi sulla verità della proposizione P1. L'ascoltatore ricava da questa asserzione, che l'informazione asserita (fino a prova contraria) è vera, però non ricava solo questo.
INFERIRE: supporre la verità di una seconda proposizione inferita P2 partendo dalla verità di P1. Quando comunichiamo, ricaviamo informazioni dalle asserzioni dei nostri interlocutori e dalle nostre inferenze a partire da quello.
FONTE DELLE INFERENZE:
- conoscenze enciclopediche (ex. frames and script)
- conoscenze linguistiche (ex. tempi verbali, possessivi, verbi deittici, avverbi, modificatori).
Per capire esattamente qual è il significato di una certa espressione, anche inferenze.
unamodalità di ragionamento che possiamo usare è CONFRONTARE l'espressione che vogliamo studiare con espressioni simili, mutate di qualche piccolo tratto, per capire cosa cambia con una piccola modifica. Tutte le inferenze che si generano dall'asserzione A ma non da B, saranno portate da ciò che è cambiato tra A e B. TIPI DI INFERENZE: implicitazioni/conseguenze; presupposizioni. Per individuarli abbiamo bisogno di PARAMETRI: CANCELLABILITÀ DELLE INFERENZE: un' inferenza si dice cancellabile se può decadere senza causa alcuna contraddizione. Se si vengono a creare due inferenze incompatibili tra loro, ma entrambe valide, abbiamo un processo contraddittorio. EFFETTO SULLE INFERENZE DALLA SMENTITA DI UN' ASSERZIONE: bisogna provare a smentire l' a