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Reputazione online/ web reputation o reputazione 2.0: è l’immagine di un’azienda o di una
persona fisica che si ottiene analizzando le informazioni pubbliche che la riguardano.
La diffusione delle informazioni attraverso internet è aumentata in termini quantitativi ma non
sempre qualitativi. La rivoluzione che ha introdotto internet ha raggiunto una massa tale da farlo
divenire uno dei media di riferimento.
Quando lavoriamo per un cliente sul web andiamo a gestire la sua identità digitale per seguire due
scopi: aumentare la visibilità nel web e rafforzare la sua reputazione online. Bisogna
rafforzare l’idea perché diventi degna di essere vista. È compito del copywriter che ha la funzione
di creare un biglietto da visita. Tutto rimane scritto ed è facilmente raggiungibile. Il consumatore
spesso usa il web per cercare informazioni su prodotti, anche confrontandosi con chi l’ha già
utilizzato.
Come gestire la reputazione online? Attraverso i social network
Il controllo della reputazione è sempre più difficile da controllare. Chi cita il nostro nome sui social
network, chi ci tagga nelle foto, chi inserisce il nostro nome su post e blog o articoli.
Il primo passo per gestire le informazioni che ci riguardano è digitare il nostro nome su Google. Si
potrebbero trovare contenuti inappropriati che non vogliamo mostrare al pubblico.
Se la pagina in cui si trovano i contenuti è gestita da noi, basterà toglierli o cambiare le
impostazioni. Se invece è gestita da qualcun altro, possiamo richiedere a Google o ai webmaster
del sito di rimuoverlo. Può succedere però che ci pubblica un contenuto per noi sconveniente, non
voglia rimuoverlo. In questo caso bisogna solo essere proattivo, ovvero ridurre la visibilità del
contenuto negativo, alimentando la visibilità dei contenuti utili e positivi. Come?
Rispondendo ai reclami: noi per l’azienda o attraverso le parole dei clienti soddisfatti
Pubblicando contenuti positivi: che sormontino quello negativo
Attualmente esistono circa 30 miliardi di pagine nel Web, e circa 24 milioni di utenti che crescono
ogni giorno. Il primo canale per audience è Facebook (36%) e Youtube (32%).
Per gestire i seo ci vogliono veri e propri piani di marketing:
Esame dei contenuti da inserire online
Consigli tecnici sullo sviluppi dell’immagine online
Sviluppo dei contenuti online
Gestione degli sviluppi commerciali derivanti da campagne online
Ricerca di parole chiave e ottimizzazione
Esperienza in aree e mercati specifici
Per prima cosa bisogna essere per primo consumatori esperti di motori di ricerca, acquisirne
familiarità e capire come funzionano. Il motore di ricerca per eccellenza è Google.
Quando si fa una ricerca con Google, viene presentato un elenco di risultati provenienti da tutto il
web. Come può Google trovare la pagina web corrispondenti alla nostra query e stabilirne l’ordine
dei risultati di ricerca? Google è come un enorme libro con un indire infinito.
Google determina i risultati di ricerca pertinenti da restituire a noi attraverso 3 processi chiave che
dobbiamo svolgere noi.
Scansione del nostro sito: Google sa che il mio sito esiste? Può trovarlo? È il processo di
rilevamento delle pagine nuove e quelle aggiornate da aggiungere all’indice di Google. A
compiere questa operazione è googlebot più noto come spider. Questo spider è il
programma che individua le pagine attraverso determinati algoritmi. È un software che
determina i siti per i quali è necessario fare una scansione, con quale frequenza e quante
pagine acquisire da ogni sito. Gli spider, su segnalazione del web master, vanno a valutare
le nuove pagine, e valutano in base a 200 algoritmi, se sono degne di aumentare la loro
posizione, o diminuirla. La scansione inizia con un elenco di URL di pagine web, generato
da precedenti scansioni. Quando lo spider visita ognuno di questi siti, rileva i link su ogni
pagina e li aggiunge al proprio elenco da sottoporre a scansione. I siti nuovi, quelli
aggiornati e quelli non più validi vengono registrati per aggiornare l’indice di Google.
Attenzione: non confondere la scansione con le attività di AdWords che generano profitto.
L’indicizzazione: Google può indicizzare il mio sito tra i risultati? Lo spider elabora ogni
pagina e compilare un indice di tutte le parole individuate e delle relative posizioni su
ciascuna pagina. Elabora inoltre le informazioni racchiuse tra i tag dei contenuti chiave e
negli attributi, può trovare difficoltà nell’elaborare file multimediali complessi tipo flash.
La restituzione dei risultati: i contenuti sono pertinenti? Rintracciabili? Quando un utente
inserisce una query, Google cerca le pagine corrispondenti nell’indice, quelle con i risultati
più pertinenti. La pertinenza viene stabilita tenendo in considerazione oltre 200 fattori.
Uno dei fattori più importanti per la pertinenza è il PageRank: misura l’importanza di una
pagina in base ai link in arrivo da altre pagine. Tra i compiti degli spider c’è l’individuazione
dei link spam e di altre cose scorrette. I link migliori sono quelli basati sulla qualità del
contenuto.
Google implementa le ricerche con le funzioni “Forse cercavi” ed il completamento automatico, con
cui mostra termini correlati, risolve errori e suggerisce query frequenti. Si ottiene un buon
posizionamento quando Google tramite i suoi algoritmi determina che i nostri contenuti sono
pertinenti date determinate query ricercate.
Per ottimizzare il posizionamento del nostro sito, esistono azioni on-site che comprende tutte le
modifiche apportate al sito stesso e azioni off-site che riguarda operazioni effettuate all’esterno
ma che contribuiscono comunque a veicolare l’interesse nel nostro sito.
Tra le ottimizzazioni on-site troviamo i meta-tags secondo le regole Google e dei motori di ricerca
in generale. Le ottimizzazioni off-site sono più difficili da gestire perché meno visibili. Esempi sono
le campagne per link popularity o gli article marketing che danno risultati a lungo termine.
Come influisce il copywirter sul seo? Può mettere in atto delle tecniche di ottimizzazione sui
motori di ricerca come Google, Yahoo e Msn.
Il copywriter deve innanzitutto produrre contenuti di qualità. I motori di ricerca sono
aziende che forniscono un prodotto, che sono le informazioni e che devono essere di
qualità. Come qualsiasi buon commerciante, i motori devono offrire qualità a chi li usa.
Prestare attenzione alle parole chiave (keywords), fondamentali per un alto ranking, i
testi della nostra pagina vanno creati attorno alle parole chiave da noi scelte. È bene
collegare tutte le pagine del nostro sito tra loro con dei link, non solo alla pagina principale.
Nb: Keywords: casa, villaggio, vacanze vs Query: casa villaggio vacanze
Fattore una pagina: sta al webmaster il compito di assicurarsi che tutte le pagine siano
raggiungibili dalla homepage, che goni link non sia oltre il terzo livello, fate creare al
webmaster una mappa del sito e i motori di ricerca lo apprezzeranno. Noi dovremmo
preoccuparci che in tutte le pagine siano presenti le parole chiave scelte.
Google è il migliore perché invia il maggior numero di visitatori al sito, ma non ignoriamo Yahoo! o
MSN, specie quando facciamo report. Rispettiamo gli algoritmi di Google, come benefit avremo
oltretutto strumenti gratuiti tipo Google Webmaster, Google Analytic utili per rifinirle.
Link di ritorno: Assicuriamoci di ottenere dei link di ritorno da siti con argomenti attinenti al
nostro. Chiediamo di essere citato e citiamo sempre gli altri nei nostri post.
Article marketing: Scrivendo articoli otteniamo link di ritorno validi. Scriviamoli, inserendo
poi, nell’apposito spazio, il nostro link. Ci sono dei software per l’invio multiplo degli articoli,
come ArticleSubmiter, Isnare ecc. senza tralasciare siti come Squidoo, HubPages, utili ad
aumentare traffico.
Social media/network: Sono ora molto utilizzati e pubblicare i nostri contenuti in questi siti
permette di sfruttare la potenza del Web. Diamo la possibilità di utilizzarli direttamente
tramite gli appositi bottoni di bookmark.
LEZIONE 8
Ottimizzare le ricerche: il seo
La regola comune è fare in modo che il testo sia ricco di informazioni utili, chiare e accurate.
Gli elementi chiave della scrittura per l'indicizzazione sui motori di ricerca sono i meta tag:
elementi fondamentali nella scrittura per il web, che vanno ad inserirsi in appositi spazi dei
gestionali per i siti.
I fondamentali meta tag sono i meta tag keywords ovvero le parole chiave che incontrano le
query di ricerca.
Per ogni pagina, vengono considerate ottimali in numero di 7-10, non meno di 5 non più di 20.
Ricordate sempre che ogni pagina ha il suo contenuto e voi in quel momento state ottimizzando la
singola pagina, non il sito intero. Ciò significa che avrete nelle altre pagine la possibilità di inserirne
di diverse, oltre a un nucleo di query considerate idonee per tutto il sito.
È bene ricordarlo per non ripeterle, non solo per professionalità: gli spider non indicizzano bene se
si ripete una parola chiave in una pagina per oltre cinque volte.
Come scegliere le query più adeguate? Si inizia dal contenuto della pagina in analisi: segniamo a
parte una lista di tutte le parole che potrebbero essere parole chiavi. Ottimizziamo poi la lista,
cancellando le parole che hanno meno importanza (=pertinenza). Sfruttiamo le parole chiave
eventualmente presenti nel Titolo del Sito e nella sua Descrizione, se presenti, oppure ricordiamoci
di avere anche quegli spazi disponibili.
Le keywords vanno divise da una virgola (,) o punto e virgola (;) ed è consigliabile evitare di usarne
più di due-tre consecutive a formare una query.
Se ad esempio vogliamo andare in vacanza al lago affittando un’abitazione, potenzialmente
cerchiamo: case vacanze, appartamenti turistici, case vista lago, appartamenti vacanze, case
turismo lago; affitto vacanze lago, etc. Il plurale viene cercato di più, ma si può mescolare con il
singolare. Sono due query distinte.
Per aiutarci nel reperimento, ci sono due strumenti Google:
Nel primo caso si digita sulla barra di ricerca di Google la query che vorremmo inserire.
Questo consente di verificare la posizione rispetto ad altre query e vedere quali sono i
suggerimenti di pertinenza di Google. È lo strumento più immediato ma privo di dettagli di
analisi.
Il secondo è Google AdWords. Famoso per le campagne pubblicitarie, che compaiono su:
siti internet (quali Youtube, ad esempio) e pagina dei risultati di Google. Fornisce
tuttavia una sezione di analisi gratuita che consente di verificare, con dati alla mano, la