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PROPRIETA' COLLIGATIVA
Proprietà che dipendono dai numeri di particelle di soluto e di solvente e non dalla loro natura
chimica.
VARIAZIONE DELLA PRESSIONE DI VAPORE: le pressione di vapore ad una certa
• temperatura è la pressione del vapore quando il liquido e il vapore sono in equilibrio. La
pressione di vapore del solvente in fase gassosa è minore della pressione di vapore del
solvente puro. La pressione di vapore del solvente è proporzionale al numero relativo di
molecole di solvente nella soluzione.
INNALZAMENTO EBULLIOSCOPICO: la diminuzione di pressione di vapore causata
• dal soluto non volatile determina un aumento del punto di ebollizione. L'aumento del punto
di ebollizione è direttamente proporzionale alla molalità del soluto.
Δteb=Kmi
ABBASSAMENTO CRIOSCOPICO: un'altra coneguenza dela presenza di un soluto in
• una soluzione è che il punto di congelamento della soluzione è più basso di quello del
solvente. Δtc=Kmi
OSMOSI: consiste nel flusso di molecole di solvente attraverso una membrana
• semipermeabile, da una soluzione più diluita ad una soluzione più concentrata. Dal punto
di vista molecolare, la membrana semipermeabile non costituisce una barriera per il
movimento delle molecole di acqua, le quali quindi, attraversano la membrana nelle due
direzioni. In una soluzione con soluto di grandi dimensioni, il numero di molecole di acqua
che urtano contro la membrana n un dato intervallo di tempo è minore del numero di
molecole di acqua che urtano la stessa superficie dalla parte dell'acqua pura. Pertanto, in un
dato intervallo di tempo, il numero di molecole di acqua che tende a passare attraverso la
membrana dall'acqua pura verso la soluzione è maggiore del numero di molecole che
attraversa la membrana in senso inverso. Ad un certo punto la pressione esercitata dalla
colonna di soluzione liquida controbilancia la tendenza dell'acqua a passare nella soluzione
per cui da quel momento in poi, non si osserva più alcuna variazione nel sistema. Si è
raggiunto un equilibrio di forze. La pressione esercitata dalla colonna di soluzione quando
il sistema ha raggiunto l'equilibrio è detta pressione osmotica. πv=nRTi
Ioni: atomi o gruppi di atomi che possiedono una carica elettrica positiva o negativa
• cationi: ione positivo (perde elettroni) come i metalli
◦ anione: ione negativo (acquista elettroni) come i non metalli
◦
I composti ionici sono formati da ioni che interagiscono a causa di forze elettrostatiche
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governate dalla legge di Coulomb. La maggior parte dei composti ionici sono solidi duri,
cioè non possono essere né piegati né rammolliti.
LO STATO LIQUIDO E LE SUE PROPRIETA'
EVAPORAZIONE: processo in cui una sostanza allo stato liquido diventa un gas. Le
• molecole in un liquido posseggono energia con una distribuzione simile a quella delle
molecole di un gas. L'energia media per le molecole in un liquido dipende solamente dalla
temperatura: maggiore è la temperatura, più altra è l'energia media e la frazione di
molecole con energia cinetica elevata. In un campione di liquido, sono poche le molecole
con energia molta, cioè con energia cinetica maggiore dell'energia potenziale delle forze
attrattive intermolecolari che legano le molecole nel liquido. Se queste molecole “molto
veloci” vengono a trovarsi alla superficie del liquido esse posso liberarsi da loro vicini e
passare in fase gassosa. L'evaporazione è un processo endotermico perché si deve fornire
energia al sistema per rompere le forze intermolecolari di attrazione che tengono legate le
molecole nel liquido
CONDENSAZIONE: una molecola in fase gassosa può eventualmente traferire una parte
• della sua energia cinetica collidendo con molecole gassose più lente e oggetti solidi. Se
viene di nuovo a contatto con la superficie del liquido, può passare in fase liquidi in un
processo chiamato condensazione. La condensazione è il processo inverso
dell'evaporazione. Essa è esotermica, cioè dell'energia termica è trasferita all'ambiente
circostante.
PUNTO DI EBOLLIZIONE: è la temperatura a cui la pressione di vapore è uguale alla
• pressione esterna
EQUILIBRIO DINAMICO: le molecole continua a muoversi dalla fase liquida alla fase di
➔ vapore, e dalla fase di vapore tornano alla fase liquida. A livello macroscopico non è
visibili alcuna variazione. Quando si è raggiunto l'equilibrio liquido-vapore, è possibile
misurare la pressione di vapore di equilibrio. La pressione di vapore di equilibrio di
qualsiasi sostanza è una misura della tendenza delle sue molecole a sfuggire dalla fase
liquida a passare in fase vapore ad una data temperatura (volatilità). Più alta è la pressione
di vapore di equilibrio ad una data temperatura, più volatile è la sostanza.
TEMPERATURA E PRESSIONE CRITICHE: la pressione di vapore di un liquido
➔ continua ad aumentare con la temperatura fino al punto di ebollizione. Quando si
raggiungono una specifica temperatura e duna specifica pressione, l'interfaccia tra il liquido
e il vapore scompare (punto critico). La temperatura alla quale ciò avviene è detta
temperatura critica e la pressione di vapore corrispondente è la pressione critica.
TENSIONE SUPERFICIALE: energia richiesta per rompere la superficie del liquido o per
➔ strappare una goccia di liquido e distribuire il liquido sotto forma di pellicola.
LO STATO SOLIDO E LE SUE PROPRITA'
Per un solido cristallino si può identificare una cella elementare, la più piccola unità che si ripete e
che ha in sé tutte le caratteristiche della simmetria della disposizione degli atomi, degli ioni o delle
molecole nel solido. Si possono costruire i reticoli tridimensionali dei solidi sistemando l'una
sull'altra le celle unitarie tridimensionali. Il loro assemblaggio tridimensionale definisce il reticolo
cristallino.
Solidi molecolare: il modo con cui le molecole si dispongono all'interno di un reticolo
➢ 12
cristallino dipenda dalla forma delle molecole e dal tipo di forze intermolecolari che
entrano in gioco. Le molecole tendono ad impaccarsi nella maniera più efficiente e ad
allinearsi in modo da massimizzare le forze di attrazione intermolecolare.
Solidi reticolari: composti quasi interamente da un insieme regolare tridimensionale di
➢ atomi legati covalentemente tra loro.
Solidi amorfi: a livello particellare non hanno una struttura regolare, ma sotto diversi
➢ aspetti queste sostanze somigliano ai liquidi. A differenza dei liquidi però, le forze di
attrazione sono sufficientemente forti da ridurre al minimo il movimento di molecole o
ioni.
FUSIONE: è la temperatura a cui il reticolo cristallino collassa e il solido si trasforma in
• liquido
SUBLIMAZIONE: passaggio diretto dalla fase solida a quella gassosa. È un processo
• endotermico. LEGGI DEI GAS
Legge di Boyle: il volume di una quantità fissa di gas ad una data temperatura è
• inversamente proporzionale alla pressione esercitata sul gas.
P V =P V
1 1 2 2
Legge di Charles: una data quantità di gas viene mantenuta a pressione costante, il suo
• volume è direttamente proporzionale alla temperatura Kelvin.
V V
1 2
=
T T
1 2 P V P V
1 1 2 2
Legge generale dei gas
• =
T T
1 2
IPOTESI DI AVOGADRO: uguali volumi di gas nelle stesse condizioni di temperatura a
➔ pressione contengono un ugual numero di particelle. Il volume di un gas a una data
temperatura e una data pressione è direttamente proporzionale alla quantità di gas espressa
in moli.
LEGGE DEI GAS IDEALI: PV=nRT ( a temperatura e pressione standard 1 mole di gas
➔ occupa 22.4 L, tale quantità è chiamata volume molare standard)
MISCELE DI GAS
PRSSIONE PARZIALE: pressione di ogni singolo componente della miscela
• LEGGE DI DALTON DELLE PRESSIONI PARZIALI: la pressione di una miscela di gas
• è la somma delle pressioni dei differenti componenti della miscela stessa. In una miscela di
gas, ciascun gas si comporta indipendentemente da tutti gli altri gas presenti.
TEORIA CINETICA MOLECOLARE DEI GAS
I gas sono costituiti da particelle, la cui distanza reciproca è molto più grande delle
• dimensioni delle particelle stesse.
Le particelle di un gas sono in moto rapido, continuo e casuale. Muovendosi, esse
• collidono tra di loro e con le pareti del loro contenitore, ma lo fanno senza perdita di
energia cinetica.
Tutti i gas, indipendentemente dalla loro massa molecolare, alla stessa temperatura
• possiedo la stessa energia cinetica media.
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La velocità con cui si muovono le molecole dipende dalla temperatura. Ad una certa
• temperatura alcune molecola hanno velocità maggiore ed altre hanno velocità minore. La
maggior parte delle molecole, tuttavia, hanno una velocità intermedia. Aumentando la
temperatura, la velocità più probabile aumenta, e il numero di molecole che si muovono a
velocità molto alte cresce fortemente.
DIFFUSIONE GASSOSA: mescolamento di molecole di due o più gas dovuto ai
➔ movimenti delle molecole. È il risultato del movimento casuale delle molecole di tutti i
gas. Dopo un tempo sufficientemente lungo, le molecole di un componente gassoso si
mescolano completamente con tutti gli altri componenti.
EFFUSIONE: movimento di un gas attraverso una sottile apertura, da una recipiente ad un
➔ altro in cui la pressione è molto bassa.
ENERGIA: ALCUNI PRINCIPI FONDAMENTALI
L'energia è definita come la capacità di compiere lavoro.
Energia cinetica: è associata al moto
• Energia potenziale: è associata solo con la posizione dell'oggetto
• PRIMA LEGGEDELLA TERMODINAMICA (legge della conservazione dell'energia):
➔ l'energia non può essere né creata né distrutta. L'energia totale dell'universo è costante. La
variazione di energia di un sistema è la somma del calore scambiato tra il sistema e
l'ambiente, e del lavoro fatto dall'ambiente sul sistema o dal sistema sull'ambiente
ΔE=q+w dove ΔE è l'energia interna che è la somma delle energie potenziale e cinetica
degli atomi, molecole o ioni nel sistema; q è il calore trasferito al o dal sistema; w è il
lavoro compiuto da o sul sistema.
CALORE E TEMPERATURA
calore e temperatura sono due grandezze distinte
• maggiore è l'energia termica di una sostanza più elevato è il moto dei suoi atomi e
• molecole
l'energ