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CLIMATOLOGIA
dal greco klìma: «inclinazione»
Il clima è funzione dell’inclinazione della superficie del pianeta dai poli all’equatore che
determina l’inclinazione dei raggi solari sulla superficie della Terra al variare della latitudine.
Secondo la World Meteorological Association il clima corrisponde alle caratteristiche medie
del tempo atmosferico (temperatura, precipitazioni, umidità, vento) rilevato nell’arco di
almeno 30 anni. Nonostante variazioni stagionali o decadali, il clima quindi ha caratteristiche
che tendono a mantenersi stabili nel corso degli anni. Il clima differisce quindi
sostanzialmente dal “tempo meteorologico".
FATTORI CLIMATICI
Fattori zonali
• Latitudine
• Circolazione atmosferica
• Effetto serra
• Albedo
Fattori geografici o locali
• Altitudine
• Presenza di catene
montuose
• Distanza dal mare
• Correnti marine
• Vegetazione
• Attività antropiche
FASCE CLIMATICHE
La combinazione di elementi atmosferici (temperatura, umidità, precipitazione, pressione
atmosferica, vento) e fattori climatici determinano l’esistenza delle fasce climatiche, che
comprendono aree continentali e oceani con caratteristiche climatiche comuni.
La combinazione delle condizioni climatiche, della flora e della fauna di una certa area
geografica costituisce un bioma. I biomi hanno una certa stabilità, in relazione alle condizioni
ambientali e la loro distribuzione è correlabile alle fasce climatiche secondo latitudine e
altitudine.
Temperatura costante nella fascia intertropicale (20°N - 20°S): 23,5°C di media.
Oltre i 30°di latitudine, la temperatura diminuisce rapidamente di circa 1°C per ogni grado di
latitudine.
La Temperatura Media Annuale della Terra è di circa 14.5°C, ed è aumentata di circa 1°C dai
tempi della Rivoluzione Industriale.
ALBEDO ED EFFETTO SERRA
Variazioni della temperatura media della Terra possono portare a cambiamenti climatici a
livello globale.
La Terra si scalda assorbendo il calore del Sole.
Una parte della luce solare viene però riflessa dall’atmosfera e dalla superficie terrestre. In
particolare l’albedo (frazione di energia solare riflessa, 1 per oggetti bianchi, 0.9 per neve
fresca, 0.5-0.8 per le nubi) svolge un ruolo fondamentale nel determinare la quantità di
calore che viene riflesso. La presenza di aree ricoperte di ghiaccio e la variazione della loro
entità determina il potenziale raffreddamento o raffreddamento del pianeta.
La presenza nell’atmosfera di nubi e gas serra produce un costante effetto serra che induce
l’assorbimento di calore della superficie terrestre.
GREENHOUSE WORLD :
Pianeta in cui i poli sono privi di ghiaccio. Nel passato, piante ed animali che oggi si trovano
a latitudini tropicali (es. mangrovie, palme) vivevano vicino al circolo polare.
ICEHOUSE WORLD :
Pianeta in cui sono presenti spesse calotte di ghiaccio in entrambi i poli.
FORZANTI CLIMATICHE
I diversi componenti del sistema climatico (atmosfera, idrosfera, criosfera, geosfera,
idrosfera) interagiscono tra loro in maniera complessa e dinamica.
I tempi di risposta delle varie componenti del sistema climatico sono diversi infatti
l’atmosfera ha tempi di risposta rapidi (anche poche ore, es cicli giornalieri di riscaldamento
e raffreddamento); La superficie terrestre ha tempo di risposta più lenti dell’area (ore, giorni,
settimane); I laghi e la superficie oceanica ci impiegano settimane o mesi; Gli oceani
profondi ci mette da decenni a secoli.
I principali forzanti (fattori che causano o guidano un cambiamento climatico) climatici
naturali sono di natura molto diversa e agiscono su scale temporali diverse:
1. Processi tettonici
Si sviluppano nel corso di milioni di anni. Meccanismi associati alla tettonica a placche
alterano la geografia della superficie della Terra, cambiando la posizione e dimensione delle
aree continentali, portando alla formazione di catene montuose e la formazione di bacini
oceanici. I processi tettonici influenzano la composizione dell’atmosfera attraverso l’attività di
vulcani, dorsali oceaniche, sorgenti idrotermali che immettono vapore d’acqua, gas (CO ,
2
CH , H S, SO ) e altri composti che possono alterare il clima nell’atmosfera.
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2. Parametri orbitali
Le variazioni cicliche dei parametri orbitali (Eccentricità dell’orbita, obliquità dell’asse di
rotazione, precessione degli equinozi: CICLI DI MILANKOVITCH) agiscono su periodi di
decine o centinaia di migliaia di anni. Agiscono sul clima in quanto alterano la quantità di
radiazione solare ricevuta dalla superficie terrestre a seconda della stagione e della
latitudine.
3. Attività del sole
I cambiamenti dell’attività del Sole influenzano l’attività di radiazione solare che arriva sulla
Terra. Si tratta di variazioni dell’ordine di anni o decine di anni
4. Attività antropica
Forzante climatico non naturale, in atto che produce alterazioni della superficie terrestre
immettendo CO2 e altri gas serra nell’atmosfera.
MECCANISMI DI FEEDBACK
I cambiamenti del sistema climatico possono agire secondo processi di retroazione
(feedback) che possono amplificare (feedback positivi) o mitigare (feedback negativi) il
cambiamento.
es.Feedback positivo in cui durante una fase di riscaldamento lo scioglimento dei ghiacci
diminuisce l’albedo, aumentando la quantità di calore assorbito dalla terra, che favorisce
quindi lo scioglimento dei ghiacci.
L’alterazione meteorica chimica delle rocce (weathering) provoca feedback negativi sia in
casi di riscaldamento che di raffreddamento climatico.
CLIMA CALDO-UMIDO: aumento dell’alterazione chimica, maggiore rimozione di CO2
dall’atmosfera, riduzione del riscaldamento iniziale.
CLIMA FREDDO-SECCO: diminuzione dell’alterazione chimica superficiale, minore CO2
sottratta all’atmosfera, riduzione del raffreddamento iniziale.
PALEOCLIMATOLOGIA
La paleoclimatologia studia le variazioni climatiche avvenute nella storia della Terra e cerca
di identificare i meccanismi che le hanno prodotte.
Utilizza quindi archivi naturali (sedimenti, coralli, alberi, ghiacciai...) per ricostruire i climi e gli
ambienti del passato.
Gli archivi naturali contengono informazioni indirette (proxy = sostituti) che consentono di
ricostruire la variabilità climatica, non avendo a disposizione misurazioni dirette.
I proxy possono essere elementi biotici ( ; ()
o elementi abiotici (geologici, geochimici, glaciologici).
Le rocce sedimentarie rappresentano l’archivio geologico più completo per ricostruire il clima
della Terra per tutta la sua storia.
I sedimenti oceanici pelagici forniscono una registrazione continua del clima per periodi
prolungati (milioni di anni) anche se a causa dei bassi tassi di sedimentazione in mare
profondo, la risoluzione del dato non è alta (103 -106 anni).
I vari programmi di perforazioni oceaniche (es. Integrated Ocean Drilling Program) hanno
permesso di recuperare carote fino ad un’età di circa 170 Ma. Tali dati sono integrati con
studi di sezioni stratigrafiche per le rocce più antiche.
Le carote di ghiaccio contengono bolle d’aria antiche che hanno conservato i cambiamenti
delle concentrazioni di gas serra nell’atmosfera con alta risoluzione temporale.
Le carote di ghiaccio della Groenlandia permettendo di ricostruire le variazioni climatiche
degli ultimi 140.000 anni. Le carote dell’Antartide invece permettono ricostruzioni fino a 1 Ma
fa. Proxy ottenibili: variazione dello spessore della neve, particolato trasportato dai venti,
isotopi stabili di C e O.