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le Professioni Sanitarie in crisi di vocazione

Mentre per gli aspiranti medici si sono spalancate - in attesa di giudizio - le porte dell’università, per chi vuole provare la strada delle professioni sanitarie resta il caro vecchio test d’ingresso, che si è svolto proprio oggi, 8 settembre

A giocarsi uno dei 37mila posti disponibili - per la precisione 36.943, con un incremento di 1.351 posti (+3,8%) rispetto allo scorso anno - sono stati 64.321 studenti, a cui si aggiungeranno i “tagliati” del semestre filtro, che dopo la selezione di fine anno potranno scegliere, tra i vari piani B, quei corsi di professioni sanitarie che (quasi) nessuno vuole fare. 

Sì, perché mentre per diventare fisioterapista, osteopata, logopedista c’è una fila molto lunga, per altre figure ci sono (molti) meno candidati che posti disponibili. A tracciare un borsino delle professioni sanitarie più e meno popolari è il portale Skuola.net, sulla base di un report elaborato da Angelo Mastrillo, docente dell’Università di Bologna ed esperto in Organizzazione delle Professioni Sanitarie. 

Una laurea che è (quasi) una certezza

Stiamo parlando di 23 percorsi disponibili, attinenti alle quattro classi delle Professioni Sanitarie: Infermieristiche e Ostetriche, della Riabilitazione, Tecnico Assistenziali-Diagnostiche e della Prevenzione. 

Si tratta di una delle poche classi di laurea che garantiscono un lavoro (quasi) certo dopo la sola laurea di primo livello: secondo i dati di AlmaLaurea 2025, il tasso di occupazione dei laureati in queste discipline oscilla tra il 77% e l'85%, quasi il doppio rispetto alla media generale delle lauree, che si attesta al 44%. 

Quando ci sono più posti di lavoro che laureati

Eppure, ci sono corsi di laurea nelle professioni sanitarie con un rapporto domande su posti inferiore all’unità: tradotto in soldoni ci sono meno studenti interessati che posti disponibili.

Stiamo parlando di professioni molto richieste dal mercato del lavoro, come l’ortottista - che collabora con l’oculista nella prevenzione e nella riabilitazione di patologie oculari - oppure l’audioprotesista - che si occupa appunto di far funzionare le protesi acustiche - come anche l’audiometrista - il professionista che individua e misura problemi dell’udito. 

Tabella posti Professioni Sanitarie

Rapporto posti/iscritti: in Infermieristica accesso assicurato

Nello specifico, la lista delle professioni sanitarie "reiette" e che potevano essere selezionate anche come piano B degli iscritti a Medicina sono, nell’ordine, quelle di Assistente Sanitario (rapporto domande/posti allo 0,3), Terapista Occupazionale (0,4), Tecnico Audiometrista (0,4), Tecnico Audioprotesista (0,4), Tecnico Ortopedico (0,5), Tecnico della prevenzione sul lavoro (0,7), Educatore professionale (0,7), Ortottista (0,9).

Questi dati, va detto, fanno riferimento all’anno accademico 2024/2025 ma sono comunque indicativi di trend consolidati come quello di infermieristica, che con ben 20.409 posti (pari al 55% del totale) domina lo scenario ma attraversa una crisi preoccupante: anno dopo anno stanno diminuendo i candidati rispetto ai posti disponibili e oggi, per la prima volta, il rapporto è arrivato all’unità. Se le cose continuassero così, a breve potrebbe scattare un allarme rosso per la mancanza di nuovi infermieri.  

Il possibile piano B

Anche per chi partecipa ai test per le professioni sanitarie, inoltre, c’è comunque la possibilità di indicare delle seconde scelte e, si spera, che tra queste figurino le opzioni che attualmente godono di un appeal minore come preferenza assoluta. 

Magari, da parte di quei candidati che sanno di dover percorrere una strada in salita come quella rappresentata dai corsi di laurea di Fisioterapia (6,6 domande per posto), Osteopatia (4,8), Logopedia e Ostetricia (4,1).

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