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graduatoria test medicina 2022La pubblicazione della graduatoria nazionale del 29 settembre ha permesso agli aspiranti studenti della facoltà di medicina di scoprire, finalmente, il loro “status” rispetto al loro punteggio. Se, insomma, risultano assegnati o prenotati per una sede universitaria tra quelle indicate tra le preferenze in sede di iscrizione. Con la graduatoria è stato possibile anche capire com’è andato questo test di Medicina a livello generale: il numero di idonei, qual è il punteggio minimo per entrare “al primo colpo” nella sede preferita - che può differire di molto di ateneo in ateneo, in base alle richieste - e quali speranze ci sono per chi attende i prossimi scorrimenti dopo il primo aggiornamento del 7 ottobre.

Test di Medicina, idoneo quasi la metà degli studenti

Secondo le analisi sulla graduatoria nazionale degli esperti Nissolino UniTest - la scuola di preparazione specializzata nei test di area medico-sanitaria - rispetto agli scorsi anni una quota minore di studenti è riuscita a ottenere quei 20 punti che corrispondono al punteggio limite, da decreto, per poter essere inseriti in elenco. Gli idonei sono stati infatti soltanto 28.852 studenti, ovvero quasi la metà dei 56.775 partecipanti effettivi alla prova e circa 10mila in meno rispetto al 2021. Ben circa il 49% ha avuto un punteggio minore di 20, ma c’è anche un 3% circa che, a causa della penalità assegnata in caso di risposta sbagliata, ha totalizzato un punteggio minore di 0. Dallo studio è emerso che i punteggi più bassi sono stati registrati nelle domande di Matematica e Fisica e di Logica, che hanno quindi dato non poco filo da torcere agli studenti. Ma c’è stato anche un exploit: uno studente candidato all’Università di Verona ha ottenuto il punteggio pieno, 90 su 90, ed è risultato il migliore di tutta Italia.

Il punteggio minimo per superare il test di Medicina

Insomma, non si può dire che sia stato un test semplice per i candidati del 2022, soprattutto alla luce dei risultati degli scorsi anni. A dimostrarlo è stata anche l’analisi sul punteggio minimo per rientrare nei posti disponibili del test di Medicina. Quest’anno, dopo la prima pubblicazione della graduatoria nazionale, secondo i calcoli di Nissolino UniTest, corrispondeva a 33,4 punti ed è stato registrato per l’Università di Messina (posizione 13.644).
Ma cosa si intende per punteggio minimo? Assodato che il limite per entrare in graduatoria è di 20 punti, come detto, le analisi sul punteggio minimo calcolano, sulla base del numero dei concorrenti della prova e dei posti disponibili, l’ultimo punteggio utile per collocarsi in posizione utile per risultare assegnati o prenotati a una sede universitaria. Quest’anno le cifre sono più basse rispetto agli altri anni, e ciò vuol dire che è stato sufficiente aver ottenuto un punteggio minore per avere un posto in facoltà, anche se di media i punteggi minimi di accesso sono risultati più alti (in media) nelle Università del nord rispetto a quelle del centro-sud.
Nel 2016, ad esempio, bisognava aver realizzato almeno 63,3 punti, quasi il doppio. Via via la quota si è ridotta fino ad arrivare a 39,5 nel 2020, e 36,9 nel 2021. C’è poi da aggiungere che il punteggio minimo utile calcolato sulla prima pubblicazione della graduatoria può abbassarsi ulteriormente con gli scorrimenti. Infatti, in caso di rinunce o altre cause di esclusione, coloro che rimangono in concorso possono sperare di risalire di non poche posizioni nelle prossime settimane.

Come funzionano la graduatoria nazionale e gli scorrimenti

Come molti già sapranno, la graduatoria nazionale per l’accesso a Medicina è unica per tutte le università statali italiane. Questa viene stilata per far sì che coloro che - in tutto il territorio - acquisiscono un risultato migliore possano immatricolarsi al corso di laurea, a discapito di chi, invece, ne ottiene uno peggiore. Quest’anno sono 12.026 i posti disponibili per la facoltà negli atenei statali, e sulla base dell’esito del test per ciascun candidato questo può risultare “assegnato”, “prenotato”, “in attesa” o ”fine posti”. Per quanto riguarda le assegnazioni, i numeri sono in linea con quelli degli scorsi anni. Sono infatti 7.549 (nel 2021 erano 7.430) gli assegnati, mentre i prenotati sono 5.562 (nel 2021 erano 5.710). I candidati che risultano in attesa sono 1.526 (nel 2021 erano 1.572).
Ma cosa significa e cosa bisogna fare per ognuno di questi “status”?

  • Assegnato: ha ottenuto un posto nella sede universitaria indicata come prima preferenza in sede di iscrizione. Deve immatricolarsi nella suddetta sede entro 4 giorni lavorativi, o perderà il posto.
  • Prenotato: non ha ottenuto un posto nella sede universitaria preferita, ma rientra in quelli disponibili per un’altra sede indicata tra le preferenze. Il prenotato può scegliere quindi se immatricolarsi entro 4 giorni lavorativi alla sede a cui risulta abbinato o aspettare gli scorrimenti di graduatoria, sperando di essere assegnato in una sede più in alto tra le sue preferenze. In questo caso dovrà confermare obbligatoriamente l’interesse a rimanere in graduatoria attraverso il sito Universitaly.
  • In attesa: non ci sono posti disponibili, al momento, nelle sedi indicate. Tuttavia, si trova a poche posizioni dagli ultimi ammessi e ci sono buone speranze, nei successivi scorrimenti di graduatoria, di rientrare. Infatti, se alcuni degli assegnati o prenotati decidessero di rinunciare e di non immatricolarsi, potrebbe liberarsi un posto in tempi relativamente brevi.
  • Fine posti: non rientra tra le posizioni utili per immatricolarsi e ha ottenuto un punteggio lontano dal minimo utile per riuscire ad entrare in una delle università che ha scelto al momento della domanda di iscrizione al Test Medicina. Le probabilità, quindi, di risalire di posizione in tempi brevi dopo ulteriori scorrimenti, sono più basse.

Dal 7 ottobre la graduatoria nazionale è stata aggiornata con il primo scorrimento, che ha permesso a chi si trovava nello status di “prenotato”, “in attesa” o “fine posti” il 29 settembre, giorno della prima pubblicazione, di risalire grazie ai posti lasciati scoperti dai rinunciatari. Gli scorrimenti continueranno a essere pubblicati ogni settimana circa, fino a quando tutti i posti disponibili saranno occupati. Vediamo quindi la strategia migliore da attuare a seconda del risultato ottenuto in graduatoria, in attesa dei prossimi scorrimenti:

  • Per chi si trova fino alla posizione 150 dopo l’ultimo ammesso, è praticamente certo che con il primo scorrimento potrai entrare nella sede d’interesse;
  • Per chi risulta tra le 150 e le 300 posizioni dall’ultimo ammesso, la possibilità di ottenere un posto in questa scelta è alta, ma non sicura al 100%;
  • Per chi si colloca tra le 300 e le 650 posizioni dall’ultimo ammesso, ci sono buone chances di rientrare tra i prenotati e di potersi immatricolare in una sede alternativa alla prima scelta;
  • Per chi si ferma oltre le 650 posizioni, diventa decisamente più complicato ottenere un posto.

Secondo gli esperti, è consigliabile attendere al massimo fino al secondo scorrimento, perché in seguito le possibilità di entrare nella sede a cui si ambisce sono davvero minime.

Test di Medicina, non sei passato? C’è il piano B

La pubblicazione della graduatoria nazionale può regalare gioia a chi è riuscito a superare la prova, ma anche una grande delusione a tutti coloro che non ce l’hanno fatta. In questo caso, non bisogna disperare. Sono moltissimi, infatti, i casi di studenti che riescono ad entrare al secondo tentativo, dopo essersi preparati in maniera più mirata e approfondita. Con il vantaggio di “esserci passati” e sapere cosa li aspetta. Molti di loro, inoltre, si iscrivono a corsi di laurea simili a Medicina per poter convalidare, una volta entrati, gli esami equivalenti e non perdere tempo prezioso.
Il consiglio è poi quello di farsi seguire da specialisti per ottimizzare le possibilità di successo, seguendo percorsi di preparazione creati ad hoc per i test di area medico-sanitaria, come il corso Masterclass di Nissolino UniTest, i cui iscritti vengono seguiti da tutor specializzati nello studio di ogni materia presente nel questionario, ma sono anche aiutati ad affrontare i test attraverso le strategie migliori, per evitare errori o penalità e massimizzare le probabilità di risultare in alto in graduatoria.
Le videolezioni sono erogate in live streaming e on demand sulla piattaforma e-learning di Nissolino UniTest: sono disponibili online senza limite di consultazione e si basano su un metodo didattico concreto, che punta all’obiettivo concentrandosi sulle discipline su cui vertono le prove. Si potranno poi consultare i Quaderni di Classe, che raccolgono le nozioni affrontate in classe e sono messi a disposizione degli studenti per approfondire ciascuna delle discipline oggetto di concorso durante lo studio individuale. Che potrà essere integrato con le migliaia di esercitazioni fruibili sulla piattaforma e-learning che permettono poi di simulare l’esame vero e proprio e confrontarsi con ciò che potrebbe capitare il giorno del test. In ogni fase della preparazione i candidati sono sempre supportati dai tutor Nissolino UniTest, che li aiutano inoltre nella gestione di ansia e stress.

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Data pubblicazione 31 Ottobre 2022, Ore 14:25
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