Daniele Grassucci
Autore
Pila di libri con stetoscopio

Alla fine il Ministero dell’Università e della Ricerca ha smentito le prefiche che volevano le graduatorie di Medicina e Chirurgia quasi deserte: grazie ad un decreto che ha modificato i criteri inizialmente disposti per l’immissione in graduatoria, oggi circa 22.500 aspiranti camici bianchi avranno la possibilità di accedervi e concorrere per uno dei 17.828 posti a disposizione negli atenei italiani.

Inoltre eventuali “votacci” conseguiti agli esami del Semestre aperto – solo per quest’anno accademico – potranno essere esclusi dalla media voti universitaria in modo da non penalizzare chi entra all’università con voti bassi o insufficienti.

Indice

  1. Ammessi anche con insufficienze e possibilità di avvalersi di un voto rifiutato
  2. Graduatoria Medicina: come funzionano le sezioni
  3. Il recupero delle insufficienze
  4. I voti insufficienti non contribuiscono al punteggio finale

Ammessi anche con insufficienze e possibilità di avvalersi di un voto rifiutato

Il correttivo ha infatti riguardato essenzialmente due tipologie di “indulgenza”: da una parte la possibilità di essere ammessi in graduatoria anche con una o due insufficienze in uno dei tre esami, dall’altra quella di poter reintegrare un voto sufficiente (ma rifiutato) al primo appello in caso di insuccesso nel secondo.

Questa scelta, volta a tutelare il risultato già acquisito, può essere esercitata dallo studente entro il 27 dicembre 2025 per rendere il voto nuovamente valido ai fini della graduatoria. E sarà considerata più pregiata rispetto alla mancata sufficienza sia al primo che al secondo appello.

Graduatoria Medicina: come funzionano le sezioni

La graduatoria nazionale sarà composta così di 9 sezioni:

  • SEZ 1: 3 sufficienze dirette accettate dallo studente

  • SEZ 2: 2 sufficienze dirette accettate + 1 sufficienza reintegrata

  • SEZ 3: 1 sufficienza diretta accettata + 2 sufficienze reintegrate

  • SEZ 4: 3 sufficienze reintegrate

  • SEZ 5: 2 sufficienze dirette accettate + 1 recupero CFU successivo

  • SEZ 6: 1 sufficienza diretta accettata + 1 sufficienza reintegrata + 1 recupero CFU successivo

  • SEZ 7: 1 sufficienza diretta accettata + 2 recuperi CFU successivi

  • SEZ 8: 2 sufficienze reintegrate + 1 recupero CFU successivo

  • SEZ 9: 1 sufficienza reintegrata + 2 recuperi CFU successivi

Il recupero delle insufficienze

Chi sarà inserito in graduatoria con delle insufficienze dovrà poi recuperare queste lacune nella propria università di assegnazione, stabilita con una graduatoria che verrà pubblicata l’8 gennaio prossimo.

Questo potrebbe comportare dei paradossi, come ad esempio studenti con punteggi globali superiori ma conseguiti grazie a un reintegro di una insufficienza, dovranno accodarsi a chi invece ne ha conseguite tre piene ma magari con un punteggio più basso: vedremo se questo darà fuoco alle polveri dei ricorsisti, tuttavia era anche impensabile che chi si è conquistato un posto in graduatoria alla luce delle regole iniziali venisse poi penalizzato dal decreto.

I voti insufficienti non contribuiscono al punteggio finale

In ogni caso, il punteggio finale viene calcolato solo sulla base dei voti pari o superiori a 18: i risultati insufficienti non contribuiscono alla definizione del punteggio utile per la graduatoria.

Resta salvo che tutti gli studenti che non proseguono nel corso scelto potranno immatricolarsi in uno dei corsi che aveva opzionato come piano B al momento dell’iscrizione al Semestre aperto o a qualsiasi altro corso di studio,  anche oltre i termini previsti dai regolamenti degli atenei e comunque entro il 6 marzo 2026.

A cura della Redazione di Skuola.net Questo articolo è frutto del lavoro condiviso della redazione di Skuola.net (direttore Daniele Grassucci): un team di giornalisti, data analyst ed esperti del settore education che ogni giorno produce contenuti e approfondimenti originali, seleziona e verifica le notizie più rilevanti per studenti e famiglie, garantendo un'informazione gratuita, accurata e trasparente.
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