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IPSIA “ E. ASCIONE ”

PALERMO

Tesina di Laboratorio

Anno scolastico 2006/2007

Valery de Bauyn a

V B Odonto

Professore Nicolò Giaccone

Valéry de Bauyn

Anno scolastico 2006/2007

Ringraziamenti

Un ringraziamento particolare alla Professore di Laboratorio, Nicolò Giaccone,

che ha avuto la pazienza di leggere e mi ha assistito nella redazione della tesi.

Un doveroso ringraziamento ancora alla Prof. Nicolò Giaccone per avermi

re

accompagnato, appoggiato ed assistito in questo percorso scolastico.

Un grazie davvero sentito al dirigente scolastico, dott. Li Puma, ai professori

tutti ed ai collaboratori e personale tecnico-amministrativo dell’Istituto I.P.S.I.A.

E.Ascione.

Valéry de Bauyn 2

Anno scolastico 2006/2007

Sin degli anni 60, in coincidenza con l’evoluzione della tecnologia, si sono

realizzati dispositivi protesici di grande livello.

Proprietà delle ceramiche dentali:

Le principali caratteristiche delle ceramiche dentali sono classificabili in

proprietà chimiche, fisico-meccaniche, termiche ed elastiche.

Classificazione delle ceramiche dentali:

le ceramiche dentali sono generalmente classificate in base all’utilizzo e alla

relativa temperatura di lavorazione e di cottura. Esse si dividono in:

Ceramiche ad alta temperatura di cottura (1290/1370 ° C); sono

 normalmente utilizzate a livello industriale per la costruzione di denti

artificiali per protesi mobile.

Ceramiche a media temperatura di cottura (1090/1260 ° C); sono quelle

 utilizzate per la costruzione di intarsi, faccette e corone integralmente in

ceramica; quelli per rivestimento estetico di ponti e corone nella tecnica

della metallo-ceramica cuociono a temperature meno elevate (870/1065

° C)

Ceramiche a bassa temperatura di cottura (450/680 ° C); sono utilizzate

 per il rivestimento estetico di ponti e corone nella tecnica della metallo-

ceramica, vengono anche impiegate per effettuare piccoli interventi

correttivi sulle ceramiche tradizionali a media e alta temperatura.

Le ceramiche ad alta temperatura di cottura sono composte principalmente da

feldspati (80%circa), silice(15%) e caolino(5%circa).

Nelle ceramiche a media temperatura di cottura, risultano composte

approssimativamente per il 60% da feldspati, per il 25% da silice e per il 15%

da caolino.

Le ceramiche a bassa temperatura di cottura hanno una composizione simile a

quella delle ceramiche a media temperatura di cottura, ma presentano

l’aggiunta di leuciti, che ne riducono notevolmente il punto di fusione e quindi

la temperatura di cottura.

Legame metallo-ceramica 3

Nella tecnica della metallo-ceramica, ovvero della ceramica cotta su metallo, la

coesione tra i due materiali e garantita dall’insieme di tre legami : meccanico,

compressivo e chimico.

Legame meccanico : è dato dalla presenza di microscopiche ritenzione

 offerte dalla superficie della struttura metallica in conseguenza di

rifinitura e sabbiatura.

Legame compressivo : è dato dal diverso comportamento termico di

 ceramica e metallo e dal disegno della struttura metallica . A seguito

di cotture e raffreddamenti , metallo e ceramica si comportano in

maniera diversa; il metallo si dilata, mentre la ceramica si contrae.

Quindi, dopo il raffreddamento, la ceramica risulta sempre in fase di

compressione sul metallo.

Legame chimico : e il principale legame tra ceramica e metallo. Si

 forma tra un primo strato di ceramica, detto opaco, e l’ossido del

metallo che compone la lega. L’ossidazione delle superficie del

metallo avviene in seguito a un processo di surriscaldamento in forno

della struttura metallica. Questa fase precedente all’applicazione di

opaco e ceramica, risulta di importanza fondamentale per la buona

riuscita del manufatto.

Estetica del dente:

La forma, il colore, la stratificazione e la struttura superficiale del dente sono

infatti alla base del successo estetico di ogni lavoro odontotecnico.

Forma e colore :

Sono le due caratteristiche più evidenti nell’esame dell’organo dentale.

Forma : è necessario approfondire le proprie conoscenze in teme di

 linee di analisi, proporzioni, prospettiva e altro ancora. E importante

anche osservare scrupolosamente i modelli in gesso e le dentature

naturali, rilevandone le caratteristiche morfologiche

Colore : stabilire con esattezza il colore dei denti non è facile;

 essenzialmente nella dentatura permanente e presente una tonalità di

giallo chiaro, oltre alla quale se ne posso individuare altre, per

esempio l’arancione dovute a particolari pigmentazioni e alla diversa

posizione e spessore degli strati di smalto e dentina. I fattori che

influenzano il colore base dei denti sono l’etnia di appartenenza e le

abitudini igieniche e alimentari. Il colore del dente può anche essere

modificato da fattori esterni quali il tipo di luce presente durante la

rilevazione, l’ambiente circostanze, quale il colore di gengive, labbra,

pelle, vestiario ecc… . La scelta del colore del dente nella tecnica della

ceramica come in quella delle resine viene effettuata con particolari

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campionari detti scale-colori. Nei denti possono essere presenti dei

particolari, definiti caratterizzazione (macchie, decalcificazioni, zone di

dentina esposta, influenze cromatiche dovute a

interventi di conservativa ecc….) Croma, Ovvero

l’intensità o qualità di

colore

Colore: teorie fondamentali

La luce naturale bianca può essere scomposta in 7 colori, lo

spettro visibile (indaco, blu, verde, giallo, arancione, rosso e viola), ognuno dei

quali corrisponde a una diversa lunghezza d’onda .

Saturazione : è la misurazione della quantità di tinta

 Tinta : è la proprietà che permette di distinguere i colori, cioè il nome del colore:

 giallo, rosso, arancione, blu ecc….

Croma : può essere definito come unità di misura della quantità di colore

 Tinta, ovvero la

Valore : è la quantità di grigio presente in colore

 qualità o il nome

del colore.

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Teoria sottrattiva del colore:

Secondo questo principio, vengono identificate 3 tinte primarie cioè 3 tinte che

miscelate tra loro permettono di ottenere i vari colori desiderati

Con il sistema sottrattivi, miscelando tra loro le tinte primarie, si ottengono le tinte

secondarie:l’unione di giallo e blu darà origine al verde, quella di

giallo e rosso darà arancione, quella di blu e rosso darà il viola. Valore, ovvero la

Verde, arancione e viola sono quindi definiti colori secondari. quantità di grigio

presente nel colore

Rilevazione del colore:

Il dente umano si presenta di norma con colore giallo chiaro con variazione di croma e

valore che vanno dall’arancione al grigio.

Le minime variazioni di colore, se male interpretate, comportano l’immediato

contrasto del manufatto con la dentizione naturale residua.

Alcuni fattori esterni influenzano la rilevazione del colore; uno dei principali elementi

da considerare e il tipo di luce presente nell’ambiente. Per la rilevazione del colore con

luce naturale, la fascia oraria più indicata e quella che va dalle 10,00 alle 14,00 circa.

Per avere una buona resa del colore in un luogo chiuso bisogna optare per

un’illuminazione con dei tubi al neon che garantiscano una resa cromatica di circa

5000 kelvin .

Stratificazione 6

È l’aspetto tridimensionale interno del dente, ovvero il disegno formato dai vari strati

organici che lo compongono (smalto, dentina, ecc…).

E’ compito dell’odontotecnico di interpretare la corretta stratificazione del dente

naturale è riprodurre le caratteristiche nel dente artificiale.

Questa particolare abilità si acquisisce gradualmente, esercitandosi, osservando i

denti naturali.

Tessitura superficiale

Con il termine tessitura superficiale si intende l’aspetto della superficie esterna del

dente, può presentarsi lucida, opaca, liscia, rigata, ecc….

Nelle protesi in ceramica, hanno una particolare importanza la lucidatura termica

(glasatura) e la lucidatura manuale (o meccanica).

Funzione ed età del dente

Vi sono alcuni aspetti morfologici - funzionali legati profondamente all’età del dente.

Il trascorrere del tempo, unitamente al lavoro e alla funzione delle arcate dentarie,

tende a modificare forma, colore e tessitura superficiale dell’elemento dentario.

Aspetto della dentizione nel bambino Aspetto della dentizione in età adolescenziale Aspetto della dentizione in

età media 7

Aspetto della dentizione in tarda età Particolare abrasione della dentatura

dovuta a . età, usura e lavoro

degli elementi dentari

Sta alle conoscenze e all’esperienza del tecnico riuscire a percepire i cambiamenti e

trasmetterli al dispositivo protesico rendendolo più somigliante e naturale rispetto alla

dentizione residua del paziente.

La ricostruzione deve essere adatta alla tipologia del paziente,

la forma del dente deve armonizzarsi, oltre che con i denti presenti, con la

caratteristica forma del viso e con la personalità del paziente.

Realizzazione di protesi in metallo-ceramica

La struttura metallica (travata), come in quasi tutti i dispositivi protesici in metallo,

viene realizzata tramite la modellazione in cera e la successiva fusione con tecnica a

cera persa.

Ricevuta l’impronta dallo studio, si deve verificare che la stessa permetta di ottenere

un modello che riproduca fedelmente la situazione dentale del paziente.

Dopo aver realizzato e articolato all’antagonista il modello master, si dovrà verificare

se la preparazione del pilastro risulta idonea al tipo di dispositivo da realizzare.

La preparazione a lama di coltello può comportare, già in fase di prova o cementazione

del corpo protesico, la rottura della ceramica posta a livello del margine di chiusura.

Questo è dovuto al fatto che questo tipo di preparazione costringe il tecnico, onde

garantire un adeguato spessore del rivestimento estetico, ad alcuni inevitabili

compromessi: eccessiva riduzione dello spessore del metallo, determina una tendenza

alla deformazione del metallo a livello del colletto vestibolare durante le cotture della

ceramica e le conseguenti espansioni e contrazioni; ciò diminuisce la precisione della

chiusura.

In oltre, anche in assenza di deformazioni a causa della sottigliezza della struttura

metallica questa porzione risulterebbe particolarmente fragile, poiché la travata

sarebbe caratterizzata da uno spessore minimo proprio nella zona più sollecitata

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Eseguiti questi elementari controlli, si procede alla modellazione in cera dell’elemento,

che deve essere eseguita in modo da riprodurre il più fedelmente possibile la forma

del dispositivo ultimato.

Questo permette al tecnico di definire con precisione, anche a

livello Preparazione a

lama di coltello su

Preparazione a lama di un manufatto

coltello corretta anatomicamente

a spalla o bisello scorretto

funzionale, la morfologia completa del dente.

Terminata la modellazione dell’elemento, si procede alla sua riduzione, scavandone le

zone che dovranno accogliere il rivestimento estetico.

Per garantire la riuscita della fusione nella scavatura dell’elemento si dovrà prestare

attenzione affinché lo spessore minimo del modellato non scenda al di sotto di 0,5

mm.

La scavatura della cera deve rispettare 2 fondamentali esigenze: da un lato si ha la

necessità di disporre di uno spazio sufficiente a garantire l’estetica del manufatto;

dall’altro si richiede di non creare spazi eccessivi o non uniformi che potrebbero

comprometter la resistenza della ceramica.

E’ errato realizzare un dente protesico sovra contornato per porre rimedio alla

mancanza di spazio. Anche spazi eccessivi o non uniformi comportano da parte del

metallo una ridotta azione protettiva nei confronti della ceramica.

Infatti differenze notevoli di spessore della massa ceramica determinano, nella fase di

raffreddamento successiva alla cottura una contrazione disomogenea delle diverse

zone del rivestimento estetico producendo nel materiale tensioni latenti e fratture.

Per evitare questo inconveniente risulterà di grande aiuto una mascherina in silicone

della modellazione ultimata; la sua funzione di controllo permette di ottenere e

mantenere, durante la scavatura, spazi sufficienti e uniformi per il rivestimento

estetico

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