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Giappone

Il Giappone è uno stato insulare dell'Asia Orientale. Situato

nell'oceano Pacifico, giace ad est di Cina, Corea e Russia,

allungandosi dal mare di Okhotsk a nord fino al Mar Cinese

Meridionale a sud. I caratteri che compongono il nome del

Giappone significano letteralmente "Origine del sole", perciò il

Giappone è a volte conosciuto come «Paese del Sol Levante»,

un nome che deriva dalla posizione orientale del paese rispetto

alla Cina. La sua capitale è Tokyo.

Il Giappone comprende oltre 3.000 isole, le più grandi delle quali sono Honshū,

Hokkaidō, Kyūshū e Shikoku. La maggior parte delle isole del Giappone sono

montagnose e molte sono vulcaniche, incluso il picco più alto, il Fuji. È al

decimo posto per numero di abitanti, con circa 128 milioni di persone. La

Grande Area di Tōkyō, con oltre 35 milioni di residenti, è la più grande area

metropolitana del mondo.

La storia nipponica è stata marcata da periodi alternati di isolamento e di influenze

radicali dal mondo esterno. La sua cultura odierna è una miscela di influenze esterne

e di sviluppi interni. Da quando è stata adottata la costituzione, il 3 maggio 1947, il

Giappone è rimasto una monarchia costituzionale con un imperatore e un parlamento

eletto; la Dieta è uno dei corpi legislativi più vecchi dell'Asia.

Il Giappone è la terza potenza economica mondiale per prodotto interno lordo, il più

grande creditore internazionale dopo la Cina, e il sesto principale esportatore ed

importatore. È membro delle Nazioni Unite.

La potenza giapponese fu rafforzata dalle vittorie contro la Cina(1894-95) e la Russia

(1904-05), tanto che l’impero giapponese si scontrò con gli interessi americani in

Asia. Il conflitto fu netto nel corso della II° Guerra Mondiale, durante la quale le

armate nipponiche dilagarono i Cina e nel sud-est asiatico arrivando in India e in

Australia.Le bombe atomiche sganciate dagli Stati Uniti sulle città Nagasaki ed

Hiroshima lasciarono il Giappone distrutto. Nonostante ciò la sua ricostruzione

economica ed industriale è stata rapidissima .

Clima - Il clima del Giappone è caratterizzato da una notevole variabilità, è

generalmete temperato. L’arcipelago è esposto ai monsoni che rendono la

temperatura assai rigida, perché ispirano dalla Siberia , e d’estate provengono da

sud portando calura. Verso la fine dell’estate usualmente si abbattono dei tifoni che

portano molte precipitazioni.

Territorio- Il territorio è in buona parte montuoso, sismico

e vulcanico, anche se il Giappone è all’avanguardia nelle

tecnologie antisismiche alle costruzioni e all’addestramento

della popolazione.

Cultura- La cultura giapponese ha subito forti modifiche nel

corso dei secoli subendo influenze asiatiche , europee e

americane.

La musica giapponese particolarmente eclettica, è una

musica folkloristica è ormai integrante nella cultutura nipponica.

L’arte tradizionale giapponese include gli origami, ceramiche e la cucina. La pittura si

è fusa con quella occidentale, dando vita ai manga.

Scrittura Manga

Giapponese Origami

TOKYO

Tokyo è la capitale dell’arcipelago nipponico. E’ il primo centro economico, politico,

amministrativo. Il suo sviluppo iniziò nel XVII secolo ed era nota come il nome di

Edo.

Governata dagli Shogun , nel 1869 divenne capitale con il nome attuale. Nonostante

fu rasa al suolo nel 1923 da un terremoto e dai bombardamenti della II° Guerra

Mondiale è oggi uno degli agglomerati urbani con più abitanti.

Presenta gravi disagi di sovraffollamento.

Tokyo dopo i bombardamenti Tokyo oggi

Economia

Il Giappone è oggi la seconda potenza economica industriale al mondo: i suoi prodotti si

trovano in ogni mercato, e nonostante sia un paese povero di materie prime costretto

a importare quasi tutto ciò che occorre per i lavori industriali è diventato il secondo

esportatore del pianeta. Tutto questo grazie all’efficienza dei finanziamenti

concessi alle industrie, alla disponibilità dei capitali, il contenimento dei salari; e ad

una relativa vicinanza con paesi più poveri ma ricchi di risorse.

Agricoltura- L’agricoltura è praticata sulle piccole proprietà. La coltura più diffusa è

quella del riso . Un settore importante è la bachicoltura.

Risaie Nipponiche

Pesca- La pesca ha uno straordinario sviluppo, è ai primi posti al mondo per

quantità di pesce pescato. Viene praticata la pesca d’altura e la pesca costiera ed è

diffusa acquocoltura. Tipico piatto giapponese

SUSHI

L’industria

Il miracolo economico giapponese è stato opera dell’industria, che nonostante debba

esportare la maggior parte delle materie prime a causa della sua povertà di risorse

minerarie , è leader nel settore. I prodotti giapponesi sono detti di “intelligenza”

poiché le materie prime hanno un’importanza secondaria rispetto agli alti contenuti

tecnologici (Es. elettronica e meccanica di precisione).

Religione- La religione tradizionale è lo Scintoismo, che prevede il culto degli

antenati e di grandi figure storiche ed è un tipo di politeismo legato ai fenomeni

naturali. Lo scintoismo è praticato dalla maggior parte dei Giapponesi, anche se il

Buddhismo è considerata la religione autentica del paese.

Statua dello Immagine del

scintoismo Buddhismo

Preservazione Ambientale

Il Giappone attua una politica di preservazione ambientale in quanto il suo territorio è

composto dal 70% di foreste e montagne. Queste aree in crescente espansione

devono essere ben protette e gestite . A tal fine il Giappone ha sottoscritto vari

trattati internazionali ambientali ,il più noto è il Protocollo di Kyoto

Protocollo di Kyoto

• Il protocollo di Kyōto è un trattato internazionale in materia ambientale riguardante

il riscaldamento globale sottoscritto nella città giapponese di Kyoto l'11 dicembre

1997 da più di 160 paesi in occasione della Conferenza della Convenzione quadro

delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC). Il trattato è entrato in vigore

il 16 febbraio 2005, dopo la ratifica anche da parte della Russia.Il 16 febbraio 2007 si

è celebrato l'anniversario del secondo anno di adesione al protocollo di Kyōto, e lo

stesso anno ricorre il decennale della sua stesura.

• Termini e Condizioni -Il trattato prevede l'obbligo in capo ai paesi industrializzati di

operare una riduzione delle emissioni di elementi inquinanti in una misura non

inferiore al 5% rispetto alle emissioni registrate nel 1990 — considerato come anno

base — nel periodo 2008-2012

• Il protocollo di Kyōto prevede il ricorso a meccanismi di mercato, i cosiddetti

Meccanismi Flessibili; il principale meccanismo è il Meccanismo di Sviluppo Pulito.

L'obiettivo dei Meccanismi Flessibili è di ridurre le emissioni al costo minimo

possibile; in altre parole, a massimizzare le riduzioni ottenibili a parità di

investimento.

Perché il trattato potesse entrare in vigore, si richiedeva che fosse ratificato da non

meno di 55 nazioni firmatarie e che le nazioni che lo avessero ratificato producessero

almeno il 55% delle emissioni inquinanti; quest'ultima condizione è stata raggiunta

solo nel novembre del 2004, quando anche la Russia ha perfezionato la sua

adesione.

Il protocollo di Kyōto prevede inoltre, per i Paesi aderenti, la possibilità di servirsi di

un sistema di meccanismi flessibili per l'acquisizione di crediti di emissioni:

- Clean Development Mechanism (CDM): consente ai paesi industrializzati e ad

economia in transizione di realizzare progetti nei paesi in via di sviluppo, che

producano benefici ambientali in termini di riduzione delle emissioni di gas-serra e di

sviluppo economico e sociale dei Paesi ospiti e nello stesso tempo generino crediti di

emissione (CER) per i Paesi che promuovono gli interventi.

Joint Implementation (JI): consente ai paesi industrializzati e ad economia in

transizione di realizzare progetti per la riduzione delle emissioni di gas-serra in un

altro paese dello stesso gruppo e di utilizzare i crediti derivanti, congiuntamente con il

paese ospite.

Emissions Trading (ET): consente lo scambio di crediti di emissione tra paesi

industrializzati e ad economia in transizione; un paese che abbia conseguito una

diminuzione delle proprie emissioni di gas serra superiore al proprio obiettivo può

così cedere tali "crediti" a un paese che, al contrario, non sia stato in grado di

rispettare i propri impegni di riduzione delle emissioni di gas-serra.

Paesi Aderenti

Nel novembre 2001 si tenne la

Conferenza di Marrakech, settima

sessione della Conferenza delle

Parti. In questa sede, 40 paesi

sottoscrissero il Protocollo di Kyōto.

Due anni dopo, più di 120 paesi

avevano aderito al trattato, fino

all'adesione e ratifica della Russia

nel 2004, considerata importante

poiché questo paese produce da

solo il 17,6% delle emissioni.

All'aprile 2007 gli stati aderenti

sono 169. = stati che hanno firmato e ratificato

I paesi in via di sviluppo, al fine di Il trattato

non ostacolare la loro crescita

economica frapponendovi oneri per

essi particolarmente gravosi, non = stati che hanno firmato ma non

sono stati invitati a ridurre le loro

emissioni. L'Australia, che aveva ratificato

firmato ma non ratificato il

protocollo, lo ha ratificato il 2

dicembre 2007 Paesi non aderenti

Stati Uniti

Tra i paesi non aderenti figurano gli USA, cioè i responsabili del 36,2% del totale

delle emissioni .In principio, il presidente Bill Clinton aveva firmato il Protocollo

durante gli ultimi mesi del suo mandato, ma George W. Bush, poco tempo dopo il

suo insediamento alla Casa Bianca, ritirò l'adesione inizialmente sottoscritta. Alcuni

stati e grandi municipalità americane, come Chicago e Los Angeles, stanno

studiando la possibilità di emettere provvedimenti che permettano a livello locale di

applicare il trattato. Anche se il provvedimento riguardasse solo una parte del paese,

non sarebbe un evento insignificante: regioni come il New England, da soli

producono tanto biossido di carbonio quanto un grande paese industrializzato

europeo come la Germania.

Altri stati non aderenti

India e Cina.

L'India e la Cina, che hanno ratificato il protocollo, non sono tenute a

ridurre le emissioni di anidride carbonica nel quadro del presente

accordo, nonostante la loro popolazione relativamente grande. Cina,

India e altri paesi in via di sviluppo sono stati esonerati dagli obblighi

del protocollo di Kyōto perché essi non sono stati tra i principali

responsabili delle emissioni di gas serra durante il periodo di

industrializzazione che si crede stia provocando oggi il cambiamento

climatico. I paesi non aderenti sono responsabili del 40% dell'emissione

mondiale di gas serra.

II° Guerra Mondiale

La seconda guerra mondiale è il conflitto che tra il1939 e 1945 , vide confrontarsi le

potenze dell’Asse guidate dalla Germania Nazista, e gli Alleati (Francia, Inghilterra,

U.R.S.S e successivamente gli U.S.A.).

Il conflitto iniziò con l’invasione della Polonia da parte della Germania e si concluse

con il bombardamento atomico ai danni del Giappone, e la resa di quest’ultimo.

E’ considerato il più grande conflitto della storia e costò all’umanità innumerevoli

sofferenze . Nel corso della guerra si consumò anche la tragedia dell’Olocausto

Una nuova Guerra

Il 1° settembre del 1939 la Germania aggredisce la Polonia , forte dell’accordo con

Stalin (Patto di non aggressione Germania-U.R.S.S.) , Hitler si sente sicuro, ma la

Francia e l’Inghilterra reagiscono ed entrano in guerra . L’Italia per il momento ne

resta fuori.

Nell’aprile del 1940 Hitler invade la Danimarca e la Norvegia, assicurandosi il

controllo del mar baltico. Successivamente le truppe tedesche invadono la Francia

cogliendola impreparata. Solo quando Parigi fu conquistata Mussolini entra in guerra

contro la Francia e l’Inghilterra(10 giugno del 1940).

La Francia sconfitta fu divisa in 2 parti, a nord controllo

nazista, ed a sud un governo collaborazionista con capitale

Vichy.

La sconfitta della Francia lascia ad Hitler la sola Inghilterra.

Il 10 luglio del 1940 l’aviazione tedesca bombardò le basi

militari e Londra, ma il governo inglese con a capo il ministro

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