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Il fronte orientale (1914-1916)
Gli Austro-tedeschi penetrano in territorio russo vincendo la battaglia dei laghi
Masuri (settembre 1914)
Maggio 1915 l’esercito russo è costretto a ritirarsi dall’intera Polonia
Nel novembre del 1915 la Serbia viene occupata dalle truppe austro-
tedesche
I primi diciotto mesi di guerra sul fronte orientale si chiudono con una decisiva
serie di successi della Triplice Alleanza
L’Italia entra in guerra
• L’Italia entra in guerra a fianco dell’Intesa (Alleati)
• Il 24 maggio le truppe italiane passano il fiume
Piave
• Il comando delle truppe è affidato al generale Luigi
Cadorna
• Sono sferrate 4 offensive sul Carso che non
portano tuttavia a grandi conquiste
• Tra maggio e giugno del 1916 le truppe austriache
lanciano una massiccia offensiva chiamata
“strafexpedition” (spedizione punitiva) senza sortire
però grandi effetti.
• Agosto – settembre 1916: gli italiani conquistano
Gorizia
• Il fronte si stabilizza e il conflitto in Italia diventa una
guerra di trincea
1917: l’anno della svolta
Guerra sottomarina tedesca
Rivoluzione bolscevica Guerra sottomarina tedesca
Rivoluzione bolscevica senza limitazione per impedire
(novembre 1917) senza limitazione per impedire
(novembre 1917) i rifornimenti all’Inghilterra
i rifornimenti all’Inghilterra
Reazione degli USA
Russia Reazione degli USA
Russia Fine dello zarismo USA
Fine dello zarismo USA che dichiarano guerra
che dichiarano guerra
alla Germania il 5/4/1917
alla Germania il 5/4/1917
Armistizio di Brest-Litovsk
Armistizio di Brest-Litovsk
(3/3/1918). La Russia
(3/3/1918). La Russia
esce dal conflitto
esce dal conflitto Caporetto (24-27 ottobre 1917)
Italia Caporetto (24-27 ottobre 1917)
Italia Destituzione di Cadorna.
Destituzione di Cadorna.
Nomina di Armando Diaz
Nomina di Armando Diaz
Caporetto: la disfatta
• Il 24 ottobre 1917 le truppe austriache sferrano una
fortissima offensiva sull’Isonzo nei pressi di un di
Caporetto.
• 3000 cannoni bombardano incessantemente le
postazioni italiane, anche con l’ausilio di gas tossici e
lanciafiamme, favorendo così l’avanzata della fanteria.
• In breve gli Austriaci sfondano le prime linee Italiane
penetrando all’interno del paese.
• L’esercito italiano si sfalda: incomincia la massiccia e
disordinata ritirata, prima verso le linee del Tagliamento
e poi, a seguito di un’ ulteriore offensiva austriaca, verso
il Piave.
• Cadorna viene destituito e il comando affidato ad
Armando Diaz
• Per organizzare la resistenza, vengono chiamati alle
armi i ragazzi nati nel ’99
• Le truppe italiane si attestano sul Piave dove
manterranno la posizione fino all’anno successivo
La riscossa: dal Piave a Vittorio Veneto
• 24 ottobre 1918: inizia la controffensiva
italiana su fiume Piave.
• Nella mattinata iniziano scontri durissimi
tra l’esercito italiano e quello austriaco sul
monte Grappa
• A causa di una piena improvvisa le truppe
italiane sul Piave possono stabilire solo
poche teste di ponte poiché gli
attraversamenti sono perennemente
bersaglio dell’artiglieria austriaca
• Il 28 ottobre, calmatasi la piena, gli italiani
attraversano il fiume, costituendo tre solide
teste di ponte.
• Il giorno 30 ottobre una colonna di
cavalleria e di ciclisti conquista Vittorio
Veneto.
• E’ la vittoria finale: l’esercito austro-
ungarico, datosi alla fuga, lascia in mano
al nemico 300.000 uomini e 5.000 pezzi
d’artiglieria. Mitragliatrice
Mitragliatrice
La trincea Grossi calibri
La trincea Grossi calibri
Carro armato
Cavalleria Carro armato
Cavalleria Le armi nella
Le armi nella
prima guerra
prima guerra
mondiale
mondiale
Fucili(in Italia
Fucili(in Italia Sommergibili
Sommergibili
modello 91)
modello 91) Aerei e
Aerei e
I MAS
I MAS dirigibili
dirigibili
Armi da
Armi da
combattimento
combattimento Gas e
Gas e
Ravvicinato
Ravvicinato lanciafiamme
lanciafiamme
(mazze ferrate,
(mazze ferrate,
baionette ecc.)
baionette ecc.)
La trincea
Tra gli elementi caratterizzanti della grande
guerra troviamo sicuramente la trincea.
Essa era stata concepita nell’800 come
riparo temporaneo delle truppe ma durante
la prima guerra mondiale diventa sede
stanziale dell’esercito.
Le prime trincee compaiono ad Ypres quasi
casualmente, con lo scopo di collegare le
fosse create dai bombardamenti. A volte si
tratta di ripari ben strutturati, difesi da
lunghe linee di reticolato, ma solitamente
non sono altro che rifugi improvvisati.
Tra le trincee degli opposti schieramenti vi è
una “terra di nessuno” di ampiezza variabile,
dove avvenivano gli scontri più sanguinosi. Trincea sul monte
Reticolati
Pasubio
sull’Isonzo
La mitragliatrice
• Le mitragliatrici nella grande
La mitragliatrice è sicuramente la regina
indiscussa della prima guerra mondiale guerra:
La mitragliatrice usata nella grande guerra •
Bergmann MB 15 nA, Tedesca
venne concepita da Hiram Maxim nel 1884 Bergmann MP18, Tedesca
ed era un modello raffreddato ad acqua, Browning, Americana
abbastanza pesante (62 kg): ebbe largo
impiego come strumento di difesa. Browning Automatic Rifle (BAR), Americana
Chauchat, Francese
Venne usata su tutti i fronti in modo
massiccio: basti pensare che all’inizio della Colt-Browning, Americana
guerra in Germania ve ne erano già 12.000 Fiat-Revelli, Italiana
e pochi anni dopo divennero100. 000 Hotchkiss, Francese
Lewis, Americana
Madsen, Danese
Marlin, Americana
Maschinengewehr, Tedesca
Maxim, Tedesca
Parabellum, Tedesca
Pulemyot Maxima, Russia
Schwarzlose, Austriaca
Spandau, Tedesca
St Etienne, Francese
Vickers, Inglese
Villar Perosa, Italiana
I grossi calibri
• Con lo scoppio della guerra si intuì subito
l’inadeguatezza dell’artiglieria.
Vennero quindi ricercati e prodotti cannoni
con maggiore potenza distruttiva e
maggiore gittata.
In Italia venne prodotto “l’ippopotamo”
mentre gli Austro-Tedeschi usarono la così
detta “Grande Berta” (Die Grosse Berta) La Grande Berta aveva una gittata relativamente breve (9300 m)
e una velocità di 330 m/s
I carri armati
Il primo carro armato (“Little Willie”), di
produzione britannica, fece la sua comparsa
nel 1916 sulla Somme.
Non ebbe inizialmente grande successo per
svariati problemi tecnici e per un cattivo uso
strategico. Solo verso la fine della guerra
(battaglia di Amiens) si arrivò ad utilizzare in
modo proficuo il nuovo mezzo.
Tra i più famosi carri armati ricordiamo il
Mark I successivamente sostituito dal più
efficente Mark IV
Numero di carri armati in uso:
1916 1917 1918
Inghilterra 150 1277 1391
Francia - 800 4000
Germania - - 20
USA - - 6
Italia - - 84
I sommergibili
• I sommergibili vennero usati durante la
grande guerra come mezzo di
ricognizione ed inflitrazione. La Navigli affondati dagli u-boote
Germania fu la nazione che intuì tedeschi:
immediatamente le potenzialità del
nuovo mezzo usandolo sin dallo
scoppio del conflitto. SI scatenò quindi
una guerra sottomarina che portò
all’affondamento di numerosissimi
navigli come il transatlantico
“Lusitania”, colpito da un U-boote, in
cui trovarono la morte centinaia di
passeggeri. Aerei e dirigibili
• La grande guerra è l’ultimo conflitto in cui
vengono utilizzati in modo attivo i dirigibili:
• Gli Alleati li usano prevalentemente per
compiti di ricognizione, mentre i tedeschi
utilizzano i loro celebri Zeppelin per missioni
offensive soprattutto notturne. Nonostante
alcune missioni di bombardamento che
ebbero successo, i dirigibili vennero
abbandonati quando gli inglesi armarono le
mitragliatrici dei loro Camel con pallottole
incendiarie. Dirigibile Zeppelin
Pallone da osservazione
Aerei e dirigibili
• L’aviazione ebbe nella prima guerra mondiale un
ruolo fondamentale. I primi aerei vennero usati
come mezzo di ricognizione ma ben presto si L’asso del cielo
intuì le potenzialità offensive dei velivoli. Francesco
Nei primi combattimenti furono utilizzati fucili e baracca
pistole manovrate dall’osservatore; accanto al suo
successivamente sull’aereo venne montata una aereo con il
mitragliatrice che, grazie ad un timer, sparava i famoso
colpi ad ogni giro dell’elica senza mai colpirla. cavallino
Tra i più famosi aerei ricordiamo il Camel inglese, rampante
il Fokker tedesco e il bombardiere Goethe, con il
quale i tedeschi bombardarono Londra di giorno.
Anche l’Italia poteva vantare un’ottima industria
aeronautica dalla quale vennero prodotti aerei
come il bombardiere Caproni.
Numerosi sono inoltre gli eroi del cielo tra cui si
ricorda il famosissimo pilota tedesco Manfred von
Ricthofen soprannominato “Barone Rosso”o
l’italiano Francesco Baracca, l’asso della nostra
aviazione morto durante una missione sul
Montello a causa di un colpo partito da terra. Il bombardiere
Caproni c-4
Gas venefici
Tra le innovazioni più importanti della grande
guerra troviamo i gas. Essi fecero la loro
comparsa il 22 Aprile 1915 durante la battaglia
di Ypres, quando le linee francesi vennero
colpite da una nube di cloro che le decimò.
Nonostante la condanna generale, tutti i paesi
belligeranti se ne fornirono, causando una vera Proiettili
e propria guerra chimica. contenenti
Le prime contromisure utilizzate furono gas
semplici garze imbevute di urina mentre
successivamente si svilupparono maschere
antigas sempre più efficaci. Le nostre truppe
avevano maschere semplicissime e poco
efficienti, che filtravano i gas attraverso delle
garze imbevute di liquidi ma che avevano
un’autonomia di pochi minuti; dopo Caporetto Vittime totali dei
l’esercito italiano adottò una maschera con gas
filtro e quindi con maggior autonomia di
respirazione Russia 419.340
Germania 200.000
Francia 190.000
Maschera antigas in Italia 60.000
dotazione agli
austriaci: grazie alla Austria 100.000
cartuccia questa
maschera aveva USA 72.807
un’autonomia di circa
un’ora
Lanciafiamme
• I lanciafiamme vennero introdotti dalla
Germania che produsse due tipi di arma: una di
modeste dimensioni utilizzata singolarmente
mentre una più grande che aveva bisogno di più
di un operatore ma raddoppiava la potenza di
fuoco (36 m). Il primo risultato concreto di
questo mezzo si ebbe il 30 luglio 1915 nelle
Fiandre dove i lanciafiamme tedeschi
provocarono oltre mille vittime.
L’arma ebbe un grande successo e ben presto
anche gli Alleati se ne fornirono. Si calcola che
la Germania durante il conflitto lanciò oltre 650
attacchi supportati da lanciafiamme
Armi da corpo a corpo e fucili
Il fucile è stato nella grande guerra l’arma
• La prima guerra mondiale vide oltre a sicuramente più usata. Con esso nasce il tiratore
numerose innovazioni belliche anche armi di scelto o “cecchino” cioè quel soldato capace di
impostazione medievale come le mazze colpire con precisione un bersaglio a notevole
ferrate. Queste ultime furono trovate distanza.
numerose il 30 Giugno 1916 quando gli
austriaci si ritirarono dal monte San Michele. Sul fronte italiano i modelli usati furono: il
Le mazze venivano usate solitamente nel modello ’91, in dotazione alle nostre truppe, che
combattimento ravvicinato ma soprattutto aveva tuttavia l’inconveniente di usare solo
per dare il colpo di grazia ai gasati o feriti. cartucce a pacchetto e il modello ’95, in
dotazione agli austriaci, che possedeva un
calibro maggiore e utilizzava anche proiettili
singoli
Fucili usati dalle potenze belligeranti: V.
Capacità calibro Cartucce Lunghezz Anno
Paese Sistema (m/
serbatoio (mm) sciolte a (cm) adozione
s)
Austria Mannlicher 5 8 620 si 127 1895
Canada Ross 10 7,7 744 si 113 1905
Francia Lebel 8 8 726 solo 131 1886
Germani Mauser 5 7,92 755 si 125 1898
a
Giappone Mauser Arisaka 5 6,5 732 si 130 1905
Inghilter Lee 10 7,7 744 si 113 1902
ra Mannlicher
Italia 6 6,5 700 no 129 1891
Carcano
Russia Mosin Nagant 5 7,62 768 si 132 1900
Svizzera Schmidt Rubin 6 7,5 830 si 131 1904
USA Mauser 5 7,62 863 si 110 1903
I MAS
• La guerra nell’Adriatico è legata specialmente
alle motosiluranti
• La società veneziana automobili armate (Svan)
produce un motoscafo destinato alla caccia dei
sottomarini.
• Il nome MAS sta a significare motobarca armata
Svan. Successivamente si adatterà ad essere
letta in altri modi: motoscafo anti sommergibile,
motobarca armata silurante, fino all’acrostico
latino suggerito da D’Annunzio: memento