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Pag. 3/18

Medio Oriente e Nord Africa

costituiscono una fascia di

territorio lunga 6000 km cha

va dal Marocco all’

Afghanistan, comprende 20

stati ed è abitata da oltre 450

milioni di persone,

prevalentemente arabi ma

anche iraniani, turchi ed altri.

Una regione che ha fatto

sempre da frontiera ma anche

luogo di incontro e di

passaggio tra mondi diversi:

quello africano, europeo ed

asiatico. Per questo è anche

stato definito <<un continente

intermedio >>. Provando a

pensare a questi posti ci vengono in mente le carovane di dromedari che

attraversano il deserto, le moltitudini di fedeli musulmani inginocchiati che

pregano verso la Mecca e i pozzi petroliferi che estraggono l’<<oro nero>>.

Queste immagini rappresentano e riassumono le caratteristiche generali di

questi Paesi che sono: la prevalenza di territorio desertico, la diffusione della

lingua islamica e la ricchezza di giacimenti petroliferi.

Osservando il Medio Oriente e il Nord Africa, una caratteristica comune che

risalta agli occhi è la prevalenza di territorio desertico dal Marocco

all’Afghanistan. È in questa regione che si trovano il deserto del Sahara (il più

esteso di tutta la Terra, grande quasi come l’Europa), ma anche i deserti

dell’Arabia e dell’Iran.

La prevalenza di territorio desertico ha determinato lo sviluppo di

organizzazione sociale: fin dai tempi più antichi i deserti erano abitati dai

beduini, popolazioni nomadi, perlopiù composte da pastori, che si spostano con

le famiglie, le tende e gli animali alla ricerca di magri, nuovi pascoli. Essendo il

clima troppo arido per consentire l’agricoltura, sono proprio questi animali che

forniscono loro il nutrimento sotto forma di carne, latte e formaggi. I beduini in

passato sono stati anche commercianti e trasportatori di grandi quantità e

varietà di merci sulle piste

carovaniere del deserto. Con le

loro carovane hanno reso

possibile lo sviluppo del

commercio in Asia, Africa e

Europa.

Oggi quasi ovunque il

nomadismo è in arretramento:

sempre più numerosi sono i

pastori nomadi che si integrano

nelle società sedentarie e

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diventano operai petroliferi, agricoltori nelle oasi, pastori che accompagnano le

greggi al pascolo.

In queste regioni desertiche dove la pioggia è scarsissima la lotta contro la

siccità è sempre stata un elemento costante. L’acqua è così importante e

preziosa da essere soprannominata << l’oro bianco >>. Gli abitanti di queste

regioni hanno utilizzato pozzi, cisterne, dighe e canalizzazioni. Da circa un

secolo, con l’aumento della popolazione, il fabbisogno idrico è aumentato.

Perciò è ipotizzabile che i paesi attraversati dal Nilo in futuro sottrarranno all’

Egitto una quantità sempre crescente di acqua per dighe e canali.

L’Egitto è il più popoloso paese arabo e la sua popolazione è in vertiginoso

aumento. Una crescita demografica di 70 milioni di persone nel 2002 ha reso

gravi i problemi di analfabetismo, povertà e disoccupazione. L'Egitto è situato

nell'Africa settentrionale e per una sua parte (la penisola del Sinai) in Asia: è

quindi un paese

transcontinentale. È bagnato dal

Mar Mediterraneo, e dal Mar

Rosso; confina con Israele, con il

Sudan e con la Libia. L'Egitto ha

pochissimi fiumi. Il Nilo è il più

importante dell'Egitto, e uno dei

fiumi più lunghi del mondo

(secondo le misurazioni, si

contende il primato di lunghezza

col Rio delle Amazzoni). Esso

nasce dai Grandi Laghi africani, e

nel suo ultimo tratto attraversa

da sud verso nord la parte

orientale dell'Egitto. Il Nilo è stato

di vitale importanza per il fiorire delle antiche civiltà, e lo è ancor oggi poiché è

una fonte inesauribile di acqua per l'irrigazione dei campi. Senza di esso l'Egitto

sarebbe un'isolata landa desertica senza vita, poiché si trova su uno dei

territori più aridi del deserto sahariano, il Deserto Libico, poverissimo di oasi. Il

clima egiziano si presenta di tipo desertico su quasi tutto il Paese, eccezione

fatta per la zona mediterranea dove esso è più temperato. Gli inverni sono miti,

anche se non mancano gelate invernali nel deserto, dovute alle forti escursioni

termiche tra il giorno e la notte. Le estati sono molto calde e secche, e le

temperature raggiungono molto facilmente i 43-45 °C, con punte di oltre 50 °C

in pieno deserto. La zona più "fresca" del Paese in estate è quella delle coste

mediterranee, avvantaggiata dalle brezze marine che rendono più sopportabile

la calura. Le precipitazioni sono molto scarse, soprattutto nelle zone interne

sahariane, dove può non piovere per molti mesi. La popolazione è quasi

totalmente araba, i Berberi sono pochi e vivono nelle oasi del deserto. Data la

vastità del territorio desertico, la densità media è bassa. L'Egitto, con i suoi

quasi 80 milioni di abitanti è lo stato più popoloso del Medio Oriente e il

[1]

secondo stato più popoloso dell'Africa. Quasi tutta la sua popolazione è

concentrata lungo il corso del Nilo, nell'area del suo delta e nell'area intorno al

canale di Suez. Agli Egiziani urbani, residenti nelle metropoli di Cairo e

Alessandria, si contrappongono gli egiziani rurali.

L'Egitto è una repubblica dal 18 giugno 1953; si auto-definisce una repubblica

araba e socialista. Pag. 5/18

La maggior parte dei campi è irrigata artificialmente ma la Alta Diga non

permette ormai più al Nilo di fertilizzare i terreni e di ottenere fino ai tre raccolti

tradizionali che precedentemente si potevano avere ogni anno. Le colture sono

diversificate a seconda della stagione:

Invernali (frumento e legumi).

 Estive (cotone, canna da zucchero, riso, arachidi, sesamo, mais, papiro).

 Autunnali (miglio e mais).

Grazie a petrolio e gas naturale l'industria energetica è abbastanza sviluppata.

Sono importanti anche il settore siderurgico, meccanico e chimico. Il settore più

sviluppato è comunque quello tessile, soprattutto con la lavorazione del

cotone. La zona più industrializzata è quella tra il Cairo ed Alessandria.

Nella città di 6th October City si sta sviluppando un forte polo industriale

dedicato alla produzione automobilistica. Qui sono presenti molti gruppi

industriali stranieri come Nissan, Mercedes-Benz, Suzuki e la tedesca BMW.

Servizi alle imprese, finanza, commercio interno, servizi alla persona. La

navigazione interna (lungo il Nilo e canali ad esso collegati) è molto intensa. Il

turismo, attualmente l'attività più importante del settore terziario, ripreso dopo

gli attentati degli anni novanta, vede i centri più importanti dove sono sorti

numerosi alberghi e villaggi turistici con animazione turistica e internazionale.

L’ambiente è estremamente arido e principalmente desertico,eccezion fatta

per le rive del Nilo che quando straripa deposita, nei campi circostanti, una

sostanza molto fertile chiamata Limo. La lingua araba utilizza un alfabeto di 29

caratteri, diverso da quello latino. La cosa che colpisce della scrittura araba è

che essa procede andando da destra verso sinistra. Non ha maiuscole; tutti i

caratteri sono scritti in minuscolo. Ha però tanti tipi di scrittura, spesso molto

eleganti, che costituivano la calligrafia vera e propria. La lingua araba esiste in

due versioni: quella colta, utilizzata dalle televisioni e dai giornali, è detta arabo

classico o letterario; quella popolare è semplificata, articolata in dialetti locali,

usata nella lingua di tutti i giorni. La lingua internazionale è l’arabo classico. In

Egitto si professa la religione islamica (religione monoteista). I musulmani

credono in Allah ed hanno come libro sacro il Corano, che viene imparato a

memoria dai fedeli fin dall’infanzia e recitato in ogni circostanza della vita. Per

gli islamici la religione è stata rivelata agli uomini dal Profeta Maometto.

Pensando all’ Egitto viene in mente il Canale di Suez, che collega il Mar

Mediterraneo al Mar Rosso: esso fu costruito nel 1869 ed è importantissimo

perché permette di andare via mare dall’ Oceano Indiano al Mediterraneo senza

circumnavigare l’Africa. Misura 170 km di lunghezza ed è fondamentale per gli

scambi commerciali, rappresentando una fonte di guadagno per l’Egitto, che

riscuote tassa di transito da ogni nave che lo attraversa. Per questo evento

Aida.

Giuseppe Verdi compose un’opera: Pag. 6/18

Aida è un'opera in quattro atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Antonio

Ghislanzoni, basata su un soggetto originale. Giuseppe Verdi nacque a Roncole,

vicino a Busseto (nel Ducato di Parma), il 10 ottobre 1813 da una famiglia

umile: i suoi genitori lavoravano in una osteria di campagna. Quando era

ancora un bambino, un droghiere, grossista di suo padre, Antonio Barezzi,

amante della musica si accorse che il piccolo Giuseppe aveva un talento

particolare per la musica e gli pagò le prime lezioni private affinché questo

talento fosse sviluppato. Verdi fece pratica nella chiesa di Busseto, ma venne il

momento che il piccolo paese natale si dimostrò troppo stretto, e aiutato dallo

stesso Barezzi, decise di presentarsi al Conservatorio di Milano; non riuscì

tuttavia a superare l’esame di ammissione (oggi quel conservatorio porta il suo

nome). Verdi aveva 19 anni; non si dette per vinto e grazie ad una borsa di

studio del Monte di Pietà di Busseto, oltre all’aiuto economico di Barezzi,

cominciò ad entrare nel mondo della Scala: prima attraverso le lezioni private

del cembalista Vincenzo Lavigna, e poi assistendo alle rappresentazioni. Nel

1836 sposò la figlia del suo benefattore, Margherita Barezzi, da cui ebbe due

figli: Il lavoro sicuro e lo stipendio fisso non soddisfacevano però il sogno

milanese di Verdi, che decise di tornare a Milano con la famiglia. Finalmente nel

1840 Verdi riuscì a far rappresentare al Teatro alla Scala la sua prima opera:

Oberto Conte di San Bonifacio , che riscosse un discreto successo. Purtroppo

cominciò allora un periodo davvero triste e difficile: morirono prima i figli e poi

in seguito la moglie Margherita, a cui Verdi era legato da un profondo affetto.

Verdi dichiarò che non avrebbe più composto musica; tuttavia una nuova

occasione gli si presentò allorché l’impresario della Scala, Bartolomeo Merelli,

Nabucco.

gli consegnò un libretto dalla storia interessante: era il In pochissimo

Nabucco

tempo l’opera fu pronta e fu un trionfo (1842). Il coro del ebbe un

successo strepitoso e veniva cantato e suonato perfino per le strade. Nel

frattempo Verdi aveva conosciuto due donne importantissime nella sua vita: la

soprano Giuseppina Strepponi, che sarebbe diventata la sua compagna e poi la

sua seconda moglie, e la contessa Clarina Maffei, un’amica carissima grazie

alla quale poté entrare nei salotti milanesi. Nel 1849 tornò a Busseto insieme a

Giuseppina, divenuta ormai la sua compagna. In questi anni Verdi scrisse la

Rigoletto, Il Trovatore La Traviata.

cosiddetta trilogia popolare: e Nel frattempo

fu finalmente pronta la villa di Sant’Agata, a Villanova d’Arda, dove Verdi e la

moglie si trasferirono definitivamente: una dimora bellissima circondata da un

La forza del destino,

grande parco, curato da Verdi stesso.Nel 1869, con Verdi

segnò il suo ritorno alla Scala, da cui non si allontanò mai più; strinse inoltre

un’intensa amicizia con Teresa Stolz, trasformatasi ben presto in qualcosa di

Aida

più: il soprano boemo fu la prima e più grande interprete dell’

(1872).Durante la sua attività di musicista e compositore, Verdi trovò anche il

tempo di dedicarsi agli altri, di pensare a chi aveva più bisogno: nel 1888

inaugurò un ospedale a Villanova D’Arda, da lui interamente finanziato; nel

1880 comprò il terreno per costruire quella che ancora oggi è la Casa di Riposo

per musicisti, terminata nel 1899. Nel 1893, Verdi dette l’addio al teatro con la

Falstaff;.

sua unica opera comica, il Verdi morì il 27 gennaio 1901.

Atto I Pag. 7/18

Aida, figlia del Re di Etiopia Amonastro, vive a Menfi come schiava; gli egizi

l'hanno catturata durante una spedizione militare contro l'Etiopia ignorando la

sua vera identità. Suo padre ha organizzato una incursione in Egitto per

liberarla dalla prigionia. Ma fin dalla sua cattura, Aida si è innamorata del

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