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Medio Oriente e Nord Africa
costituiscono una fascia di
territorio lunga 6000 km cha
va dal Marocco all’
Afghanistan, comprende 20
stati ed è abitata da oltre 450
milioni di persone,
prevalentemente arabi ma
anche iraniani, turchi ed altri.
Una regione che ha fatto
sempre da frontiera ma anche
luogo di incontro e di
passaggio tra mondi diversi:
quello africano, europeo ed
asiatico. Per questo è anche
stato definito <<un continente
intermedio >>. Provando a
pensare a questi posti ci vengono in mente le carovane di dromedari che
attraversano il deserto, le moltitudini di fedeli musulmani inginocchiati che
pregano verso la Mecca e i pozzi petroliferi che estraggono l’<<oro nero>>.
Queste immagini rappresentano e riassumono le caratteristiche generali di
questi Paesi che sono: la prevalenza di territorio desertico, la diffusione della
lingua islamica e la ricchezza di giacimenti petroliferi.
Osservando il Medio Oriente e il Nord Africa, una caratteristica comune che
risalta agli occhi è la prevalenza di territorio desertico dal Marocco
all’Afghanistan. È in questa regione che si trovano il deserto del Sahara (il più
esteso di tutta la Terra, grande quasi come l’Europa), ma anche i deserti
dell’Arabia e dell’Iran.
La prevalenza di territorio desertico ha determinato lo sviluppo di
organizzazione sociale: fin dai tempi più antichi i deserti erano abitati dai
beduini, popolazioni nomadi, perlopiù composte da pastori, che si spostano con
le famiglie, le tende e gli animali alla ricerca di magri, nuovi pascoli. Essendo il
clima troppo arido per consentire l’agricoltura, sono proprio questi animali che
forniscono loro il nutrimento sotto forma di carne, latte e formaggi. I beduini in
passato sono stati anche commercianti e trasportatori di grandi quantità e
varietà di merci sulle piste
carovaniere del deserto. Con le
loro carovane hanno reso
possibile lo sviluppo del
commercio in Asia, Africa e
Europa.
Oggi quasi ovunque il
nomadismo è in arretramento:
sempre più numerosi sono i
pastori nomadi che si integrano
nelle società sedentarie e
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diventano operai petroliferi, agricoltori nelle oasi, pastori che accompagnano le
greggi al pascolo.
In queste regioni desertiche dove la pioggia è scarsissima la lotta contro la
siccità è sempre stata un elemento costante. L’acqua è così importante e
preziosa da essere soprannominata << l’oro bianco >>. Gli abitanti di queste
regioni hanno utilizzato pozzi, cisterne, dighe e canalizzazioni. Da circa un
secolo, con l’aumento della popolazione, il fabbisogno idrico è aumentato.
Perciò è ipotizzabile che i paesi attraversati dal Nilo in futuro sottrarranno all’
Egitto una quantità sempre crescente di acqua per dighe e canali.
L’Egitto è il più popoloso paese arabo e la sua popolazione è in vertiginoso
aumento. Una crescita demografica di 70 milioni di persone nel 2002 ha reso
gravi i problemi di analfabetismo, povertà e disoccupazione. L'Egitto è situato
nell'Africa settentrionale e per una sua parte (la penisola del Sinai) in Asia: è
quindi un paese
transcontinentale. È bagnato dal
Mar Mediterraneo, e dal Mar
Rosso; confina con Israele, con il
Sudan e con la Libia. L'Egitto ha
pochissimi fiumi. Il Nilo è il più
importante dell'Egitto, e uno dei
fiumi più lunghi del mondo
(secondo le misurazioni, si
contende il primato di lunghezza
col Rio delle Amazzoni). Esso
nasce dai Grandi Laghi africani, e
nel suo ultimo tratto attraversa
da sud verso nord la parte
orientale dell'Egitto. Il Nilo è stato
di vitale importanza per il fiorire delle antiche civiltà, e lo è ancor oggi poiché è
una fonte inesauribile di acqua per l'irrigazione dei campi. Senza di esso l'Egitto
sarebbe un'isolata landa desertica senza vita, poiché si trova su uno dei
territori più aridi del deserto sahariano, il Deserto Libico, poverissimo di oasi. Il
clima egiziano si presenta di tipo desertico su quasi tutto il Paese, eccezione
fatta per la zona mediterranea dove esso è più temperato. Gli inverni sono miti,
anche se non mancano gelate invernali nel deserto, dovute alle forti escursioni
termiche tra il giorno e la notte. Le estati sono molto calde e secche, e le
temperature raggiungono molto facilmente i 43-45 °C, con punte di oltre 50 °C
in pieno deserto. La zona più "fresca" del Paese in estate è quella delle coste
mediterranee, avvantaggiata dalle brezze marine che rendono più sopportabile
la calura. Le precipitazioni sono molto scarse, soprattutto nelle zone interne
sahariane, dove può non piovere per molti mesi. La popolazione è quasi
totalmente araba, i Berberi sono pochi e vivono nelle oasi del deserto. Data la
vastità del territorio desertico, la densità media è bassa. L'Egitto, con i suoi
quasi 80 milioni di abitanti è lo stato più popoloso del Medio Oriente e il
[1]
secondo stato più popoloso dell'Africa. Quasi tutta la sua popolazione è
concentrata lungo il corso del Nilo, nell'area del suo delta e nell'area intorno al
canale di Suez. Agli Egiziani urbani, residenti nelle metropoli di Cairo e
Alessandria, si contrappongono gli egiziani rurali.
L'Egitto è una repubblica dal 18 giugno 1953; si auto-definisce una repubblica
araba e socialista. Pag. 5/18
La maggior parte dei campi è irrigata artificialmente ma la Alta Diga non
permette ormai più al Nilo di fertilizzare i terreni e di ottenere fino ai tre raccolti
tradizionali che precedentemente si potevano avere ogni anno. Le colture sono
diversificate a seconda della stagione:
Invernali (frumento e legumi).
Estive (cotone, canna da zucchero, riso, arachidi, sesamo, mais, papiro).
Autunnali (miglio e mais).
Grazie a petrolio e gas naturale l'industria energetica è abbastanza sviluppata.
Sono importanti anche il settore siderurgico, meccanico e chimico. Il settore più
sviluppato è comunque quello tessile, soprattutto con la lavorazione del
cotone. La zona più industrializzata è quella tra il Cairo ed Alessandria.
Nella città di 6th October City si sta sviluppando un forte polo industriale
dedicato alla produzione automobilistica. Qui sono presenti molti gruppi
industriali stranieri come Nissan, Mercedes-Benz, Suzuki e la tedesca BMW.
Servizi alle imprese, finanza, commercio interno, servizi alla persona. La
navigazione interna (lungo il Nilo e canali ad esso collegati) è molto intensa. Il
turismo, attualmente l'attività più importante del settore terziario, ripreso dopo
gli attentati degli anni novanta, vede i centri più importanti dove sono sorti
numerosi alberghi e villaggi turistici con animazione turistica e internazionale.
L’ambiente è estremamente arido e principalmente desertico,eccezion fatta
per le rive del Nilo che quando straripa deposita, nei campi circostanti, una
sostanza molto fertile chiamata Limo. La lingua araba utilizza un alfabeto di 29
caratteri, diverso da quello latino. La cosa che colpisce della scrittura araba è
che essa procede andando da destra verso sinistra. Non ha maiuscole; tutti i
caratteri sono scritti in minuscolo. Ha però tanti tipi di scrittura, spesso molto
eleganti, che costituivano la calligrafia vera e propria. La lingua araba esiste in
due versioni: quella colta, utilizzata dalle televisioni e dai giornali, è detta arabo
classico o letterario; quella popolare è semplificata, articolata in dialetti locali,
usata nella lingua di tutti i giorni. La lingua internazionale è l’arabo classico. In
Egitto si professa la religione islamica (religione monoteista). I musulmani
credono in Allah ed hanno come libro sacro il Corano, che viene imparato a
memoria dai fedeli fin dall’infanzia e recitato in ogni circostanza della vita. Per
gli islamici la religione è stata rivelata agli uomini dal Profeta Maometto.
Pensando all’ Egitto viene in mente il Canale di Suez, che collega il Mar
Mediterraneo al Mar Rosso: esso fu costruito nel 1869 ed è importantissimo
perché permette di andare via mare dall’ Oceano Indiano al Mediterraneo senza
circumnavigare l’Africa. Misura 170 km di lunghezza ed è fondamentale per gli
scambi commerciali, rappresentando una fonte di guadagno per l’Egitto, che
riscuote tassa di transito da ogni nave che lo attraversa. Per questo evento
Aida.
Giuseppe Verdi compose un’opera: Pag. 6/18
Aida è un'opera in quattro atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Antonio
Ghislanzoni, basata su un soggetto originale. Giuseppe Verdi nacque a Roncole,
vicino a Busseto (nel Ducato di Parma), il 10 ottobre 1813 da una famiglia
umile: i suoi genitori lavoravano in una osteria di campagna. Quando era
ancora un bambino, un droghiere, grossista di suo padre, Antonio Barezzi,
amante della musica si accorse che il piccolo Giuseppe aveva un talento
particolare per la musica e gli pagò le prime lezioni private affinché questo
talento fosse sviluppato. Verdi fece pratica nella chiesa di Busseto, ma venne il
momento che il piccolo paese natale si dimostrò troppo stretto, e aiutato dallo
stesso Barezzi, decise di presentarsi al Conservatorio di Milano; non riuscì
tuttavia a superare l’esame di ammissione (oggi quel conservatorio porta il suo
nome). Verdi aveva 19 anni; non si dette per vinto e grazie ad una borsa di
studio del Monte di Pietà di Busseto, oltre all’aiuto economico di Barezzi,
cominciò ad entrare nel mondo della Scala: prima attraverso le lezioni private
del cembalista Vincenzo Lavigna, e poi assistendo alle rappresentazioni. Nel
1836 sposò la figlia del suo benefattore, Margherita Barezzi, da cui ebbe due
figli: Il lavoro sicuro e lo stipendio fisso non soddisfacevano però il sogno
milanese di Verdi, che decise di tornare a Milano con la famiglia. Finalmente nel
1840 Verdi riuscì a far rappresentare al Teatro alla Scala la sua prima opera:
Oberto Conte di San Bonifacio , che riscosse un discreto successo. Purtroppo
cominciò allora un periodo davvero triste e difficile: morirono prima i figli e poi
in seguito la moglie Margherita, a cui Verdi era legato da un profondo affetto.
Verdi dichiarò che non avrebbe più composto musica; tuttavia una nuova
occasione gli si presentò allorché l’impresario della Scala, Bartolomeo Merelli,
Nabucco.
gli consegnò un libretto dalla storia interessante: era il In pochissimo
Nabucco
tempo l’opera fu pronta e fu un trionfo (1842). Il coro del ebbe un
successo strepitoso e veniva cantato e suonato perfino per le strade. Nel
frattempo Verdi aveva conosciuto due donne importantissime nella sua vita: la
soprano Giuseppina Strepponi, che sarebbe diventata la sua compagna e poi la
sua seconda moglie, e la contessa Clarina Maffei, un’amica carissima grazie
alla quale poté entrare nei salotti milanesi. Nel 1849 tornò a Busseto insieme a
Giuseppina, divenuta ormai la sua compagna. In questi anni Verdi scrisse la
Rigoletto, Il Trovatore La Traviata.
cosiddetta trilogia popolare: e Nel frattempo
fu finalmente pronta la villa di Sant’Agata, a Villanova d’Arda, dove Verdi e la
moglie si trasferirono definitivamente: una dimora bellissima circondata da un
La forza del destino,
grande parco, curato da Verdi stesso.Nel 1869, con Verdi
segnò il suo ritorno alla Scala, da cui non si allontanò mai più; strinse inoltre
un’intensa amicizia con Teresa Stolz, trasformatasi ben presto in qualcosa di
Aida
più: il soprano boemo fu la prima e più grande interprete dell’
(1872).Durante la sua attività di musicista e compositore, Verdi trovò anche il
tempo di dedicarsi agli altri, di pensare a chi aveva più bisogno: nel 1888
inaugurò un ospedale a Villanova D’Arda, da lui interamente finanziato; nel
1880 comprò il terreno per costruire quella che ancora oggi è la Casa di Riposo
per musicisti, terminata nel 1899. Nel 1893, Verdi dette l’addio al teatro con la
Falstaff;.
sua unica opera comica, il Verdi morì il 27 gennaio 1901.
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Aida, figlia del Re di Etiopia Amonastro, vive a Menfi come schiava; gli egizi
l'hanno catturata durante una spedizione militare contro l'Etiopia ignorando la
sua vera identità. Suo padre ha organizzato una incursione in Egitto per
liberarla dalla prigionia. Ma fin dalla sua cattura, Aida si è innamorata del