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Collegamenti
Questione femminile, Percorso
STORIA- movimenti femministi (suffragiste)
ITALIANO-la Costituzione della Repubblica Italiana
INGLESE- Malala Yousafzai
FRANCESE- scheda allegata
GEOGRAFIA- Il Pakistan e la Valle dello Swat
TECNOLOGIA- L'astrofotografia, Barbara Askins e il funzionamento di una reflex
2014
Tesina
Chiara
-Al mondo ci sono due poteri: quello della spada e
quello della penna. Ma in realtà ce n’è un terzo, più LA
forte di entrambi, ed è quello delle donne. QUESTIONE
MALALA YOUSAFZAI
-Nessuna lotta può concludersi vittoriosamente se le FEMMINILE
donne non vi partecipano a fianco degli uomini.
MALALA YOUSAFZAI
La condizione della donna è stata spesso caratterizzata, nel corso della storia, da una situazione
di inferiorità, dal punto di vista sociale, giuridico e politico. La donna si è vista ripetutamente
oggetto di forti discriminazioni, giustificate da una sua presunta inferiorità fisica e intellettuale e
che hanno fatto si che avesse dei ruoli limitati nella gestione della famiglia, nella cura dei figli e
della casa.
I diritti fondamentali di ogni cittadino vengono fortemente limitati quando non vi è democrazia, in
regimi di carattere dittatoriale, ed uno dei periodi in cui la donna fu privata degli stessi, fu quello del
regime fascista. A quel tempo la donna era sostanzialmente vista come madre. Veniva infatti
premiata quando aveva molti figli, perché regalava soldati alla patria e braccia al lavoro, e
discriminata qualora volesse impegnarsi in attività professionali.
Col passare degli anni, pian piano la donna si è emancipata, ha ottenuto con dure battaglie i diritti di
uguaglianza e, con l’ingresso nel mondo del lavoro, è riuscita ad ottenere anche l’autonomia
economica che in passato non aveva avuto. Ma se ai giorni nostri il ruolo femminile all’interno
delle famiglie e della società intera è profondamente cambiato, non bisogna dimenticare tutti quei
tratti che accomunano la donna di ieri a quella di oggi.
Ho scelto di far ruotare il mio argomento intorno alla donna perché, durante l’anno scolastico sono
stati fatti spesso dei riferimenti riguardo il suo ruolo sociale dal punto di vista storico e letterario;
perciò le sue lotte per affermarsi nella società mi hanno particolarmente interessata.
L’Italia è un paese democratico, quindi, con una propria costituzione (nata il 1 gennaio 1948), un
paese dove le donne possono vivere tranquillamente a fianco degli uomini, ma per arrivare a questo
fine, sono state portate avanti più di una manifestazione pubblica in piazza.
Il periodo storico che più ha caratterizzato la lotta delle donne è stato il 1903. Infatti, all’inizio del
XX secolo in Europa non c’erano più monarchie assolute ed era cresciuta l’autorità dei parlamenti.
Tra la metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento venne introdotto in molti stati il
suffragio universale MASCHILE. Quest’ultimo non è altro che il diritto di voto, ma da come si
può comprendere, era riservato solo ed esclusivamente al popolo maschile. Le donne erano tagliate
fuori dalla vita politica, economica e sociale dello stato, erano considerate meno di 0.
Un parlamento dal quale erano escluse le donne però, non rappresentava TUTTO il popolo. Furono
le donne stesse a lottare per ottenere parità di diritti con gli uomini: movimenti femministi.
Nel 1903 Emmeline Pankhurts fondò in Inghilterra un’organizzazione ( l’Unione sociale e politica
delle donne), il cui obbiettivo politico principale era il riconoscimento del diritto di suffragio
femminile.Le seguaci del movimento, le suffragiste, furono chiamate in segno di sprezzo col nome
derisorio di suffragette. Esse dovettero affrontare i vecchi pregiudizi contro le donne: la stampa le
metteva in ridicolo, la polizia interveniva duramente nei loro confronti. Per farsi ascoltare ricorsero STORI
a mezzi estremi: fecero scioperi della fame, si incatenarono ai lampioni del gas per non essere A
arrestate e trascinate via dalla polizia; sommersero il parlamento inglese di richieste scritte: la sola
Pankhurts ne inoltrò ben 2500.
La lotta delle donne, tuttavia, era ancora agli inizi. Il loro diritto di voto fu riconosciuto quasi
dappertutto più tardi di quello degli uomini.
Si registrarono altri numerosi movimenti femministi. Durante il secondo dopoguerra, si sviluppò il
femminismo, un movimento che aveva origini lontane e rivendicava un’effettiva parità tra uomini e
donne. I combattivi movimenti femministi del secondo dopoguerra reclamavano per le donne il
diritto di ricoprire nella società altri ruoli oltre a quello di madri e mogli, e indicavano nel lavoro
una possibilità di affermazione personale, ma anche di emancipazione (liberazione) economica
dalla dipendenza maschile.
Lo slogan “DONNA E’ BELLO”, lanciato in quegli anni, esprime con fierezza la riscoperta dei
valori tipicamente femminili, che una cultura maschilista aveva sempre sottovalutato e disprezzato.
STO
Purtroppo in alcune parti del mondo, soprattutto nei paesi meno progrediti, le donne ( e le ragazze)
vivono in condizioni pessime in quanto ancora considerate come degli oggetti. Spesso ciò si verifica
in paesi dove regna ancora la dittatura. In questi ultimi giorni si è sentito molto parlare ( alla
televisione, alla radio, sui giornali…) di una ragazzina pakistana di nome MALALA YOUSAFZAI.
MALALA YOUSAFZAI
125 milions children ( mostly girls) in the world can’t go to school, girls are the 60% of them. This
may be because they have to work, or because there aren’t schools in their area, or because their
families don’t think that education is important.
-WHO IS MALALA
Malala Yousafzai is a Pakistani teenager and she was born on 12 July 1997. She became important
when she was 13, because she started to write a blog for the BBC, in which she described how the
scholl in Mingora (her city) received the edict of the Taliban that forced the closing of schools for
girls. Precisely for this activism against the Taliban she risked her life: on 9 October 2012, while she
was going back to her house after school (by a small bus) a Taliban shot her . There was a lot of
blood. Malala was helped and brought to the Birmingham hospital (UK). Where doctors took away
part of her brain.
Also the Pakistn president went to visit her and he said that Malala was an extraordinary girl.
Malala received a lot of presents and messages support from all over the world.
Now she is 17 and she live in Birmingham with her family, where she can go to school (Edgbaston
High School for Girls). She was the yougest candidate for the Nobel Prize for peace in 2013. After
the attac she became the symbol of all girls who can’t go to school and she is committed to keep the
right to education, equal for all.
-HER LIFE IN PAKISTAN
Malala’s family wasn’t very rich and in their same situation were almost the families in the Swat
Valley.
Children didn’t have books or toys. The boys palyed cricket in a canyon and also the ball was made
by a lot of trash bags tied together with an elastic band.
Malala say that God has forgotten her village.
Women had to transport water on their backs and there wasn’t electrc energy. There aren’t a lot of
hospital and a lot of people must travel for a long time, also if they are sick. They must arrive to the
hospital by bus and, very often, the patience dies before the and of the route.
Malala loves nature, and in Pakistan there is a lot of “green” (trees, bushes…) and the landscape is
fantastic, there are a lot of mountains and Malala loves them but th life in Pakistan isn’t easy. When
Malala went out she was always scared because the Taliban were all over the city.
-HER LIFE IN BIRMINGHAM
After the operation, Malala and her family, went to live in Birmingham (UK). In the United
Kingdom, Malala and her family found a totally different world. For Malala Birmingham is a
paradise , compared to Mingora. When Malala saw the weater that came out of a tap she was
amazed. For her, having the weater in the house was a fantastic thing, when she was in Pakistan she
tought that taps didn’t exist!
She saw a lot of hospitals. Her brothers started to play with another type of balls and, above all,
Malala started to go to schooland this is her biggest conquest. In Birmingham there aren’t Talibans
and she lives an easyer and quiter life than befor. Malala and her family’s life changed, it became
better and now they can live in peace.
-MALALA’S SPEECH AT THE UNITED NATIONS
After the attack Malala became the symbol of all girls who can’t go to school. On the day of her
sixteenth birthday she gave a speech at the United Nations. In this speech she said everything that
she wanted to do for having a better world. A world without discrimination and without violence.
The most important thing that she said is “A BOOK, A PEN, A CHILD AND A TEACHER CAN
CHANGE THE WORLD”, infact Talibans don’t know what there is in our books and they are
scared by this. It’s an everybody’s right to go to schooland if there are persons that try to prevent
this from appening it’s an our duty try to fight them.
Malala wants school and education for every child in the world and no one can stop her. She is a
very brave girl. We mustn’t forget that milions of people are suffering from poverty, injustice and
ignorance. We must remember that if we go to school we are very lucky. EDUCATION IS THE
SOLUTION, EDUCATION FIRST! INGLESE
IL PAKISTAN
Il Pakistan è situato a Nordovest della regione indiana, è un paese molto esteso. Grande due volte e
mezzo l’Italia. Nel territorio pakistano si distinguono tre regioni : a est si ha la pianura alluvionale
dell’Indo; a sud-ovest, al confine con Iraq e Afghanistan, l’Altopiano del Belucistan; a nord, infine,
l’area montuosa occupata dai rilievi del Karakoram, Hindukush e Himalaya.
La popolazione è pari ad oltre 180 milioni di abitanti, è il triplo di quella italiana. La quasi totalità
dei pakistani è musulmana. Il tasso di incremento naturale della popolazione è alto, così come la
mortalità infantile. L’analfabetismo, invece, supera il 50%.
La capitale è Islamabad e la cttà più popolosa è Karachi. L’area più fertile è più densamente
popolata è invece il Punjab.
Il Pakistan ha un’economia piuttosto arretrata. Quasi la metà della forza-lavoro è impiegata
nell’agricoltura. Il sottosuolo fornisce poche risorse e l’energia è prodotta soprattutto da impianti
idroelettrici. L’industria è abbastanza limitata, impiega meno di 1/5 dei lavoratori ed è concentrata
in alcune grandi città.
Il paese ha subito una serie di colpi di stato militari che hanno impedito lo sviluppo della
democrazia. Sul piano interno si è rafforzato il fondamentalismo islamico.
LA VALLE DELLO SWAT
La Valle dello Swat è situata vicino al confine afgano-pakistano. E’ la valle nella quale scorre iol
fiume Swat che sorge dal monte Hindu Kush. La capitale è Saidu Sharif, ma la città principale è
Mingora. La popolazione è composta quasi interamente da etnie Gujjar e pashtun. La lingue parlate
sono il pashto e il Gojri. GEOGRAF
IA
L’ASTROFOTOGRAFIA
Grazie alle donne, oggi, esistono oggetti che usiamo nella nostra quotidianità e che magari non
sarebbero mai esistiti se non fosse cambiata la situazione di vita del popolo femminile. Ad esempio
è stata una donna ad inventare il “mouse” per il computer, un’altra ha inventato la famosa “pillola”
e un’altra ancora il vetro anti-riflesso 8senza il quale non esisterebbero gli occhiali). Io ho trovato,
invece, molto interessante la scoperta di Barbara Askins, grazie alla quale sono stati effettuati
grandi progressi nel campo dell’astrofotografia.
L'astrofotografia è sorta nei primi anni dell'800 con le prime applicazioni in campo astronomico di
immagini della Luna, del Sole e di altri pochi oggetti luminosi. Agli inizi la sensibilità delle
pellicole chimiche consentiva solo scarsi risultati, col passare del tempo poi, l'avanzamento tecnico
permise di migliorare la qualità delle immagine, ma non la rese ottimale.
Barbara Askins, un’insegnate e madre, attese che i suoi due figli cominciassero la scuola per
completare i suoi studi in chimica. Nel 1975 venne assunta dalla NASA per trovare un miglior
metodo per sviluppare le fotografie astronomiche e geologiche prese dallo spazio, che spesso