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Concetti Chiave

  • La felicità è considerata un diritto fondamentale, riconosciuto da costituzioni e documenti storici come la Dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti.
  • Nonostante le percezioni individuali, la soddisfazione media in Europa non è cambiata significativamente dal 1992, anche se le aspettative personali sono aumentate.
  • La felicità è spesso fraintesa come un concetto economico, ma il denaro e il potere politico non garantiscono felicità duratura.
  • L'interazione sociale e la stima degli altri sono componenti essenziali della felicità individuale, secondo Zygmunt Bauman.
  • La continua ricerca della felicità può portare a insoddisfazione, poiché l'uomo tende a desiderare sempre di più, alimentando un ciclo di infelicità.

Indice

  1. Il diritto alla felicità
  2. Economia e felicità
  3. La felicità secondo Bauman
  4. Il paradosso della felicità

Il diritto alla felicità

DESTINAZIONE: rivista scolastica

La ricerca della felicità, oltre ad essere un bisogno innato dell’uomo, è principalmente un diritto di tutti. Tutte le Costituzioni ne parlano, come la nostra Costituzione all’articolo 3, i film e la letteratura la raccontano. Ma in pratica che ruolo ricopre la felicità nella nostra vita?

Economia e felicità

In tempi recenti anche gli economisti si sono interessati al tema del benessere e della felicità. Infatti lo studio di alcune indagini ha evidenziato che, sebbene vi siano state molte oscillazioni, “la soddisfazione media riportata dagli Europei nel 1992 ad oggi è rimasta invariata. In realtà, però, oggi siamo effettivamente più felici di venti anni fa, ma non ci riteniamo tali perché le nostre aspettative sono cambiate e desideriamo sempre di più” (Mauro Maggioni e Michele Pellizzari, Alti e bassi dell’economia della felicità). Il primo problema che sorge, però, è quello della veridicità dei dati. Infatti ognuno di noi dichiara la maggiore o minore felicità in relazione al suo personale parametro che, di solito, coincide con il raggiungimento o meno dei propri obiettivi. Quindi, se cambiano le aspettative, cambia anche il livello di raggiungimento della felicità. Questa concezione, però, riduce la felicità ad un’accezione economica, senza esaminarne le sfumature più essenziali.

La felicità secondo Bauman

Per questo Zygmunt Bauman, nella sua opera L’arte della vita, si interroga se soldi e potere politico danno la felicità. Bauman osserva che la felicità individuale è strettamente connessa al rapporto con gli altri e alla stima che essi nutrono nei propri confronti. Allora, come Maggioroni e Pellizzari, possiamo chiederci: ma cosa ci rende felici? L’errore principale, secondo Zamagni, è credere che l’utilità e la felicità siano strettamente correlate. Ridurre, quindi, la categoria della felicità a quella dell’utilità è “all’origine della credenza secondo cui l’avaro sarebbe, dopotutto, un soggetto razionale”.

Il paradosso della felicità

In conclusione possiamo desumere che l’uomo è condannato all’infelicità, perché l’economia da sola non può essere alla base della felicità dell’uomo, un uomo che, come dice Zamagni, è nato per mettere in pratica il suo diritto di reciprocità. Inoltre anche la Dichiarazione d’Indipendenza dei Tredici Stati Uniti d’America ci offre uno spunto per riflettere sulla questione della felicità. In particolare questa dichiara che “gli uomini sono creati uguali e dotati di diritti inalienabili e fra questi diritti sono la Vita, la Libertà e il perseguimento della Felicità”. Quindi non è il potere economico a rendere l’uomo felice, ma il fatto di essere possessori di diritti inalienabili. Possiamo affermare, in conclusione,che la felicità sembra rimanere costantemente ad una certa distanza da noi, come un orizzonte che si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci ad esso. Forse il semplice fatto che l’uomo sia portato continuamente ad avvicinarsi alla felicità lo rende un individuo più infelice, in quanto ogni essere si pone come obiettivo principale il raggiungimento della felicità. Questa ricerca continua da parte dell’uomo di volere sempre di più non fa altro che alimentare un senso di insoddisfazione personale.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo della felicità nella nostra vita secondo l'articolo?
  2. La felicità è vista come un diritto innato e fondamentale, ma la sua percezione è influenzata dalle aspettative personali e sociali, che cambiano nel tempo.

  3. Come gli economisti vedono la relazione tra economia e felicità?
  4. Gli economisti hanno notato che, nonostante le oscillazioni economiche, la soddisfazione media è rimasta invariata, suggerendo che la felicità non dipende solo dall'economia ma anche dalle aspettative e dai desideri crescenti.

  5. Cosa sostiene Zygmunt Bauman riguardo alla felicità?
  6. Bauman sostiene che la felicità individuale è legata alle relazioni con gli altri e alla stima reciproca, piuttosto che al denaro o al potere politico.

  7. Qual è l'errore principale secondo Zamagni nella concezione della felicità?
  8. Zamagni ritiene che l'errore principale sia credere che utilità e felicità siano strettamente correlate, riducendo la felicità a una questione di utilità economica, trascurando il diritto di reciprocità e i diritti inalienabili.

Domande e risposte

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