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IX-X sec.: invasioni Normanne
Nella seconda metà del 800 d.C. i Normanni, anche detti Vichinghi, invadono l'Europa.
I Normanni provengono dal Nord (Danimarca, Scandinavia)e sono abili navigatori, infatti conquistano molti territori a bordo delle loro navi, i drakkar.
I Vichinghi si espandono velocemente: arrivano in Russia, fondando il Principato di Kiev, futuro nucleo dell'Impero Russo.
Nel 911 il re di Francia Carlo il Semplice, nella speranza di fermare le loro incursioni, concede loro un feudo alla foce della Senna, sul Mar Adriatico: nasce il Ducato di Normandia. In questo modo i Vichinghi si convertirono al Cristianesimo ed entrarono a far parte del mondo feudale. Tuttavia non cessarono le loro scorrerie, anzi fecero del Ducato di Normandia una base strategica per invadere il resto dell'Europa.
Nel 1066 il re normanno Guglielmo, nella Battaglia di Hastings, sconfigge il re sassone Edoardo, conquistando anche l'Inghilterra e sostituendo la dinastia vichinga a quella anglosassone. Tale impresa valse a Guglielmo il titolo di "Conquistatore". Le vicende della Battaglia di Hastings sono narrate nell'Arazzo di Bayeux.
Infine i Normanni si impossessarono anche del Sud Italia; infatti quando erano arrivati nell'Italia meridionale avevano trovato una situazione estremamente frammentata (alcune città erano bizantine, altre si erano proclamate indipendenti mentre la maggior parte era Saracena), che aveva facilitato loro la conquista dei territori. Nel 1059 Roberto il Guiscardo, Normanno che aveva guidato la conquista del Sud Italia, venne riconosciuto da Papa Niccolò II come suo vassallo e quindi come legittimo possessore del territorio conquistato. Intanto su fratello Ruggero D'Altavilla cacciò i Saraceni dalla Sicilia appropriandosi dell'isola.
Nel 1130, l'estensione normanna nell'Italia meridionale raggiunse la sua massima estensione, siccome i territori passarono ereditariamente al figlio di Ruggero, Ruggero II, che assunse il titolo di Re di Sicilia e di Puglia.