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Impero Carolingio
I Franchi, una tribù di Germani, si dividevano in due gruppi:
‐ Salii, originari dell’Olanda
‐ Ripuari, stanziati nella Germania-Francia
Essi appresero la scrittura dopo i primi contatti con i romani quindi le origini sono un mistero.
Verso il III secolo ci furono i primi scontri con i Romani, come foederati ottennero il territorio della Gallia belgica e iniziarono ad espandersi unendo i due gruppi.
I merovingi
La svolta della conquista dei territori si ebbe con re Meroveo da cui prese il nome “Merovingi”, anche se il protagonista del V secolo fu Clodoveo che usò i matrimoni per formare alleanze unificando sotto il suo controllo un grande territorio. Egli si alleò con la chiesa facendo ampie concessioni economiche/territoriali e si garantì di intervenire nelle faccende ecclesiastiche (nomina di vescovi ad esempio). Con l’aiuto del clero intraprese anche una riforma legislativa.
Clodoveo, essendo membro dei Salii, divise il regno tra i figli:
‐ Aquitania
‐ Neustria
‐ Austrasia
‐ Borgogna
Iniziarono ad esserci i conflitti per il terreno nonostante l’intervento di Clotario e Dagoberto
Tutto ciò diede vita all’indebolimento dei re, i re fannulloni, che erano controllati dai “maggiordomi”
I Carolingi
Nel 687 Pipino di Heristal sconfisse gli altri regni riunificando i territori. Nel 732 Carlo Martello, suo figlio, sconfisse gli arabi nella battaglia di Poitires diventando unna figura leggendaria. Il figlio di Carlo Pipino il Breve riunì le 4 parti del regno, il maggiordomo (siccome i re erano i merovingi) chiese e ottenne il titolo di Re dei Franchi nel 751 dal papa (Stefano II) dando vita alla dinastia Carolingia.
Nel 768 dopo la morte di Pipino i due figli (di Berta Legranper) Carlo e Carlomanno entrarono in competizione, am nel 771 Carlomanno morì improvvisamente e Carlo (Magno) governò il grande territorio.
Gerberga, moglie di Carlomanno, non si sentiva al sicuro al far vedere il nipote allo zio, mentre Ermengarda, ex moglie di Carlo, venne ripudiata.
Carlo Magno
Carlo Magno aveva un carattere favoloso, un gran carisma ed era anche fisicamente grande. Ebbe 4 mogli legittime, 6 amanti e molte concubine. Le sue campagne militari avevano un obbiettivo di riformazione dell’impero romano.
Egli assunse il potere nel 771 e difese i confini ampliandoli inizialmente, univa questo obbiettivo al voler distribuire terre e ricchezze ai suoi soldati/politici acquisendo la loro fedeltà
Le sue campagne militari sono conosciute er via dell’importanza preponderante della cavalleria. Con l’introduzione della staffa il combattimento cambiò radicalmente e la cavalleria divenne il corpo più importante dell’esercito.
Le diverse guerre di Carlo furono:
• Contro i Sassoni (772-804)
Nel 772 si ribellarono e Carlo affiancò allo stroncamento della rivolta una politica di conversione al cristianesimo. Nel 790 ci fu un’ulteriore sommossa popolare e i franchi vennero mandati a popolare la Sassonia fino al 804.
• Contro i Longobardi (773-774)
Carlo Magno nel 773 scese in Italia e l’anno dopo pose fine al regno longobardo dando potere al papa
• Contro i Mussulmani (776-801)
Carlo tentò di inserirsi tra le lotte dei mussulmani di Spagna per rafforzare il confine dei Pirenei, nel 778 creò la Marca Hispanica e nell’801 conquistò Barcellona. Nel 778 il Conte Orlando fu assalito e sterminato con il suo esercito tra i boschi da dei predoni, ciò divento soggetto di capolavori e venne ovviamente modificato con contorni leggendari
• Contro gli Avari (791-795)
Al 788 risale la campagna di Baviera , ultima campagna importante di Carlo. Gli Avari si erano stabiliti in Pannonia e saccheggiavano i territori diventati di Carlo. Nel 791 quindi, con Pipino, Carlo Magno guidò una spedizione contro di loro annientandoli completamente
A Natale dell’800 d.C., Carlo Magno fu nominato “imperatore dei Romani” da papa Leone III, questa incoronazione portò ad un conflitto con i bizantini, con l’imperatrice Irene, che ricevette a Bisanzio una proposta di matrimonio da Carlo per unificare l’impero, ma Irene fu tolta di mezzo da una congiura.
Secondo il papa l’incoronazione di Carlo fu un capolavoro di strategia politica, essa sanciva l’autonomia del papa dall’Oriente. Carlo ottenne il livello più alto della sua autorità ma con questa incoronazione nacquero dei problemi tra Chiesa-Impero. Leone III pose la corona simboleggiando il potere religioso superiore al politico, ma nell’800 il papa dipendeva dall’imperatore. Il conflitto tra potere spirituale e temporale segnerà poi la storia nel Medioevo.
L’impero era davvero molto vasto e Carlo utilizzò la rete stradale lasciata dai romani, egli propose poi un progetto:
- Carlo conservò la “Corte Itinerante” dei franchi viaggiando accompagnato dai trustis
- Organizzò una rete di collaboratori
- Diede un grande impulso alla cultura
L’impero venne dunque diviso in provincie (contee) con a capo i Conti, le regioni recentemente conquistate furono invece affidate ai duchi, le regioni di confine (marche) furono invece affidate ai marchesi, questi tre personaggi diventarono vassalli dell’imperatore e compievano l’atto di omaggio: una promessa solenne dove giuravano fedeltà in cambio di un beneficio.
Il sistema vassallatico si diffuso velocemente e invitava tutti gli uomini liberi a scegliersi un signore, ciò portò alla creazione di rapporti personali di fedeltà.
Carlo si assicurò che ci fosse ovunque una sede vescovile incaricando questi di controllare la situazione, inviava anche i missi dominici che riferivano all’imperatore cosa accadeva. Troviamo poi Placiti, assemblee di uomini liberi e i Capitolari, le leggi emanate nel corso dei placiti/da Carlo
Carlo fondò così il “Sacro Romano Impero”, che presenta un carattere cristiano, quindi un legame tra trono e altare. Questo presentava differenze con l’IR:
- Impero continentale
- Non aveva città importanti
- Si basava sull’agricoltura
- Era un organismo formato da leggi/tradizioni/lingue diverse
- Non era molto tollerante, presentava una sua identità cristiana.
L’azione politica di Carlo spostò il baricentro europeo verso il Nord.
Economia
La popolazione dell’impero era estremamente scarsa, le invasioni, guerre, carestie e malattie ne sono la causa. Presso il VII secolo ci fu il culmine di questa crisi, le città erano meno sicure delle campagne, poiché vi erano diretti gli invasori, mentre la crisi delle città, oltre che di popolazione, era anche di funzione: le città persero il carattere dei centri economici/sociali/politici che avevano prima, anche le città minori persero il ruolo mercantile poiché gli scambi erano ridotti al minimo, per quanto riguarda le strade erano perlopiù abbandonate.
L’economia si basava sulla agricoltura di sussistenza, alla base di questa vi era il sistema curtense caratterizzato dalla divisione del fondo: la pars dominica, al signore, e la pars massaricia, al libero contadino. Questo sistema nacque nelle ville romane dove lavoravano molti schiavi da queste ci fu il passaggio alle curtis per via del trasferimento dei proprietari e la diminuzione di schiavi. Attorno alle curtis vi erano i piccoli fondi: le proprietà allodiali.
Il fondo affidato ad ogni famiglia era detto manso, era molto povero poiché le tecniche agricole erano regredite: scarsa popolazione, pericolo di invasioni, poco ferro, scarsa redditività del terreno e allevamento ridotto al minimo ne sono le cause.
La pars dominica veniva coltivata dai prebendari, per via della povertà non si potevano assumere braccianti salariati perciò i signori assicurarono la forza lavoro con le corvèes, giornate di lavoro gratuito obbligatorio, nelle curtis lavoravano anche fabbri falegnami ecc.
L’economia curtense era autarchica, c’erano pochi mercati nonostante il commercio diventò poco importante. Carlo impose una riforma monetaria con base il denaro d’argento, tuttavia il baratto e lo scambio in natura rimasero più utilizzati.
Rinascita culturale
Carlo Magno conosceva l’importanza dell’attività culturale, perciò organizzò un sistema scolastico legato alle chiese cattedrali per formare una classe di funzionari. Fra le riforme che fece troviamo la scrittura “minuscola carolina”. Carlo si adoperò per una diffusione del sapere chiamando a sé gli intellettuali più prestigiosi. Tra la fine del VIII secolo troviamo un momento di splendore della cultura medievale: la rinascita carolingia con artefici:
• Alcunio di York, fu un organizzatore della culutra
• Rabano Mauro
• Paolo Diacono (parla dei longobardi)
• Eginardo
• Incmaro
Due fenomeni della rinascita sono: gli esponenti sono i chierici e il latino diventò lingua ufficiale mentre le lingue parlate si evolvevano. Nessuno degli scrittori precedenti si può comparare a quelli del tempo di augusto, nonostante questi posero le premesse per le successive rinascite culturali.
L’impero carolingio
I Franchi, una tribù di Germani, si dividevano in due gruppi:
‐ Salii, originari dell’Olanda
‐ Ripuari, stanziati nella Germania-Francia
Essi appresero la scrittura dopo i primi contatti con i romani quindi le origini
sono un mistero. foederati
Verso il III secolo ci furono i primi scontri con i Romani, come
ottennero il territorio della Gallia belgica e iniziarono ad espandersi unendo i
due gruppi.
I merovingi:
La svolta della conquista dei territori si ebbe con re Meroveo da cui prese il
Meroving
nome “ i”, anche se il protagonista del V secolo fu Clodoveo che
usò i matrimoni per formare alleanze unificando sotto il suo controllo un grande
territorio. Egli si alleò con la chiesa facendo ampie concessioni
economiche/territoriali e si garantì di intervenire nelle faccende
ecclesiastiche (nomina di vescovi ad esempio). Con l’aiuto del clero
intraprese anche una riforma legislativa.
Clodoveo, essendo membro dei Salii, divise il regno tra i figli:
‐ Aquitania
‐ Neustria
‐ Austrasia
‐ Borgogna
Iniziarono ad esserci i conflitti per il terreno nonostante l’intervento di Clotario
e Dagoberto re fannulloni,
Tutto ciò diede vita all’indebolimento dei re, i che erano
maggiordomi
controllati dai “ ”
I Carolingi:
Nel 687 Pipino di Heristal sconfisse gli altri regni riunificando i
territori. Nel 732 Carlo Martello, suo figlio, sconfisse gli arabi nella
battaglia di Poitires diventando unna figura leggendaria. Il figlio di Carlo
Pipino il Breve riunì le 4 parti del regno, il maggiordomo (siccome i re
erano i merovingi) chiese e ottenne il titolo di Re dei Franchi nel 751 dal
Stefano II
papa ( ) dando vita alla dinastia Carolingia.
Nel 768 dopo la morte di Pipino i due figli (di Berta Legranper) Carlo e
771 Carlomanno morì
Carlomanno entrarono in competizione, am nel
improvvisamente e Carlo (Magno) governò il grande territorio.
Gerberga, moglie di Carlomanno, non si sentiva al sicuro al far vedere il nipote
allo zio, mentre Ermengarda, ex moglie di Carlo, venne ripudiata.
Carlo Magno:
Carlo Magno aveva un carattere favoloso, un gran carisma ed era anche
fisicamente grande. Ebbe 4 mogli legittime, 6 amanti e molte concubine. Le
sue campagne militari avevano un obbiettivo di riformazione
dell’impero romano.
Egli assunse il potere nel 771 e difese i confini ampliandoli inizialmente,
univa questo obbiettivo al voler distribuire terre e ricchezze ai suoi
soldati/politici acquisendo la loro fedeltà
Le sue campagne militari sono conosciute er via dell’importanza
preponderante della cavalleria. Con l’introduzione della staffa il
combattimento cambiò radicalmente e la cavalleria divenne il corpo più
importante dell’esercito.
Le diverse guerre di Carlo furono:
Contro i Sassoni (772-804)
Nel 772 si ribellarono e Carlo affiancò allo stroncamento della rivolta una
politica di conversione al cristianesimo. Nel 790 ci fu un’ulteriore
sommossa popolare e i franchi vennero mandati a popolare la Sassonia
fino al 804.
Contro i Longobardi (773-774)
Carlo Magno nel 773 scese in Italia e l’anno dopo pose fine al regno
longobardo dando potere al papa
Contro i Mussulmani (776-801)
Carlo tentò di inserirsi tra le lotte dei mussulmani di Spagna per
rafforzare il confine dei Pirenei, nel 778 creò la Marca Hispanica e
Nel 778 il Conte Orlando fu assalito e
nell’801 conquistò Barcellona.
sterminato con il suo esercito tra i boschi da dei predoni, ciò divento
soggetto di capolavori e venne ovviamente modificato con contorni
leggendari
Contro gli Avari (791-795)
Al 788 risale la campagna di Baviera , ultima campagna importante
di Carlo. Gli Avari si erano stabiliti in Pannonia e saccheggiavano i territori
diventati di Carlo. Nel 791 quindi, con Pipino, Carlo Magno guidò una
spedizione contro di loro annientandoli completamente
imperatore dei Romani
A Natale dell’800 d.C., Carlo Magno fu nominato “ ”
da papa Leone III, questa incoronazione portò ad un conflitto con i bizantini,
con l’imperatrice Irene, che ricevette a Bisanzio una proposta di matrimonio
da Carlo per unificare l’impero, ma Irene fu tolta di mezzo da una congiura.
Secondo il papa l’incoronazione di Carlo fu un capolavoro di strategia politica,
essa sanciva l’autonomia del papa dall’Oriente. Carlo ottenne il livello più alto
della sua autorità ma con questa incoronazione nacquero dei problemi tra
Chiesa-Impero. Leone III pose la corona simboleggiando il potere religioso
superiore al politico, ma nell’800 il papa dipendeva dall’imperatore. Il conflitto
tra potere spirituale e temporale segnerà poi la storia nel Medioevo.
L’impero era davvero molto vasto e Carlo utilizzò la rete stradale lasciata dai
romani, egli propose poi un progetto:
“Corte Itinerante”
Carlo conservò la dei franchi viaggiando
accompagnato dai trustis
Organizzò una rete di collaboratori
Diede un grande impulso alla cultura
L’impero venne dunque diviso in provincie (contee) con a capo i Conti, le
regioni recentemente conquistate furono invece affidate ai duchi, le regioni
di confine (marche) furono invece affidate ai marchesi, questi tre personaggi
diventarono vassalli dell’imperatore e compievano l’atto di omaggio: una
promessa solenne dove giuravano fedeltà in cambio di un beneficio.
Il sistema vassallatico si diffuso velocemente e invitava tutti gli uomini liberi a
scegliersi un signore, ciò portò alla creazione di rapporti personali di fedeltà.
Carlo si assicurò che ci fosse ovunque una sede vescovile incaricando questi
di controllare la situazione, inviava anche i missi dominici che riferivano
all’imperatore cosa accadeva. Troviamo poi Placiti, assemblee di uomini
liberi e i Capitolari, le leggi emanate nel corso dei placiti/da Carlo
Sacro Romano Impero
Carlo fondò così il “ ”, che presenta un carattere
cristiano, quindi un legame tra trono e altare. Questo presentava differenze con
l’IR:
∙ Impero continentale
∙ Non aveva città importanti
∙ Si basava sull’agricoltura
∙ Era un organismo formato da leggi/tradizioni/lingue diverse
∙ Non era molto tollerante, presentava una sua identità cristiana.
L’azione politica di Carlo spostò il baricentro europeo verso il Nord.
Economia:
La popolazione dell’impero era estremamente scarsa, le invasioni,
guerre, carestie e malattie ne sono la causa. Presso il VII secolo ci fu il
culmine di questa crisi, le città erano meno sicure delle campagne, poiché vi
erano diretti gli invasori, mentre la crisi delle città, oltre che di popolazione, era
anche di funzione: le città persero il carattere dei centri
economici/sociali/politici che avevano prima, anche le città minori persero il
ruolo mercantile poiché gli scambi erano ridotti al minimo, per quanto riguarda
le strade erano perlopiù abbandonate.
L’economia si basava sulla agricoltura di sussistenza, alla base di questa
la pars
vi era il sistema curtense caratterizzato dalla divisione del fondo: