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LA CRISI DEL XIV SECOLO E LA DECADENZA DEL PAPATO E DELL’IMPERO
1
) L a peste nera e il crollo dell’economia europea
Alla fine del XIII sec si interruppe il periodo di espansione economica e risveglio culturale, che aveva determinato la
rinascita dei centri urbani
I comuni alla fine del XIII sec entrarono in una fase di grave tensione sociale, ristagno economico e crisi politica
Il XIV sec segnò un periodo di profonda crisi seminata da catastrofi naturali, carestie ed epidemie che portarono al
declino delle attività produttive, dal blocco e dalla successiva flessione dello sviluppo demografico; l’epidemia più grave
fu la “peste
peste nera” che si dice che sia stata portata da dei topi e portò al male alimentare
nera
La diminuzione della popolazione portò ad una minore richiesta di prodotti e ci fu quindi una inevitabile caduta dei
prezzi e decadenza dei mercati.
La crisi nelle campagne arrivo ben presto anche nelle città, ci fu l’interruzione dei nuovi dissodamenti e il conseguente
abbandono delle terre povere già coltivate, crollarono le grandi banche
A peggiorare questa crisi vi erano anche le lotte tra i vari signori; le signorie nascevano improvvisamente e altrettanto
improvvisamente crollavano
2) I movimenti di protesta e la crisi del feudalesimo
Nel corso dei sec XIV e XV si verificarono in quasi tutta Europa violenti rivolte da parte dei ceti meno abbienti, sorsero
vasti e organizzati movimenti di protesta economica e sociale. Le rivolte rurali esplosero per: collera dei cittadini nei
confronti dei signori, aumento fiscale
La crisi aveva indotto i vari proprietari all’aumento del carico fiscale sui contadini e all’annullamento dei benefici e dei
diritti che avevano guadagnato fino ad allora
Fra dolcino all’inizio del XIV sec organizzò una rivolta contro l’arricchimento e la corruzione del clero e predicava il
ritorno della chiesa a dei principi di povertà
In Francia nel 1358 ci fu la rivolta dei contadini la Jaquerie che venne guidata da Guillaume Charles il quale indirizzo i
tumulti verso la rivendicazione unitaria di una maggiore giustizia economica e sociale; la cattura di Charles lasciò i
contadini privi di una guida e la rivolta terminò con un massacro.
Il calo della popolazione determinò una diminuzione della manodopera che portò ad un rialzo dei salari; i signori, in
Europa, trovarono più conveniente dare in affitto i terreni mentre in Italia furono più frequenti i contratti di mezzadria
3) Istanze del rinnovamento culturale e religioso
nei secoli XIV e XV a causa delle diverse tragedie, la filosofia si fece incerta il “mondo
mondo appariva dominato dal mistero,
dall’inconoscibile” convinti ndi questa teoria furono Giovanni Duns Scoto e Guglielmo da Ockham, ambedue
dall’inconoscibile
appartenenti all’ordine francescano
defensor pacis
Marsilio da Padova nel suo propose due tesi fondamentali: 1)l’autorità del sovrano trae origine
direttamente dal popolo,2) all’autorità civile spetta determinare tutto ciò che ha attinenza con la vita temporale. Per
Marsilio la chiesa si basa sulla totalità dei fedeli
Come Marsilio anche Wycliffe sostenne una ferma avversione al papato romano considerato opera dell’anticristo perché
sede di potere politico e ricchezze, inoltre posizione contro le richieste papali di tasse per il clero
Hus fedele di Wycliffe predicava l’ideale di una chiesa povera privata del potere temporale e di ogni bene materiale
Dopo la morte di Hus il paese era diviso tra ricca aristocrazia tedesca e la massa della popolazione boema, nel 1420 i
Boemi scesero in lotta contro i tedeschi avviando la guerra Hussitache si concluse 1436 con il riconoscimento
dell’autonomia della Boemia