Giuliaf92
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Concetti Chiave

  • Garibaldi rappresentava l'ideale repubblicano e l'opposizione al potere temporale della Chiesa cattolica.
  • La massoneria riemerse in Italia nel 1859, con la fondazione del Grande Oriente Italiano a Torino e del Supremo Consiglio del rito scozzese a Palermo.
  • Garibaldi, massone di spicco, cercò di unificare le forze democratiche italiane attraverso la massoneria.
  • Nonostante non fosse attiva durante il Risorgimento, la massoneria accolse molti dei suoi protagonisti dopo l'Unità d'Italia.
  • Alla sua morte, la massoneria italiana rese omaggio a Garibaldi, sottolineando i suoi ideali di libertà, progresso e laicità.

Indice

  1. Garibaldi e l'idea repubblicana
  2. La massoneria in Italia preunitaria
  3. Garibaldi e la massoneria
  4. Iniziazione e carriera massonica di Garibaldi
  5. La morte di Garibaldi e il tributo massonico
  6. Elogi funebri e memoria di Garibaldi

Garibaldi e l'idea repubblicana

Garibaldi incarnava il simbolo dell’idea repubblicana e della lotta contro il potere temporale dei papi e l’oscurantismo della Chiesa cattolica.

La massoneria in Italia preunitaria

La massoneria fu assente dalla scena italiana dal 1820 al 1859: bandita da tutti gli Stati preunitari dopo il Congresso di Vienna perché identificata come l’ispiratrice delle forze rivoluzionarie e duramente avversata dalla Chiesa cattolica. In Italia ricomparve soltanto verso la fine del 1859, quando a Torino un gruppo di liberali di fede cavouriana fondò il Grande Oriente Italiano, più avanti diventato Grande Oriente d’Italia (GOI). A esso si affiancò il Supremo Consiglio del rito scozzese antico e accettato, costituito a Palermo.

È importante affermare che la massoneria fu estranea alla vicenda risorgimentale, perché non esistette come corpo organizzato su base nazionale, così come non furono attive le singole logge a livello locale. Si deve però dire che dopo l’Unità nelle logge massoniche confluì larga parte di coloro che avevano fatto il Risorgimento.

Garibaldi e la massoneria

Garibaldi fu massone ed è stato l’esponente più celebre della massoneria italiana ottocentesca. Arrivò a coprire le massime cariche e pensò che la massoneria potesse essere l’organismo capace di realizzare il disegno politico di ricomporre in un fronte unitario tutte le forze sparse della sinistra democratica italiana.

Iniziazione e carriera massonica di Garibaldi

Garibaldi venne iniziato alla massoneria nel 1844 nella loggia L’Asil de la Vertud di Montevideo, una loggia irregolare non riconosciuta dalle principali obbedienze internazionali. Successivamente però regolarizzò la sua posizione presso la loggia Les Amis de la Patrie di Montevideo. Garibaldi entro nella massoneria in età avanzata e durante l’esilio. Soltanto nel 1860, nella Palermo appena conquistata, Garibaldi venne elevato al grado di maestro massone. Nel 1862 divenne, invece, gran maestro del Supremo Consiglio del rito scozzese di Palermo. Nel 1864 Garibaldi divenne maestro anche del Grande Oriente d’Italia, ma presto si dimise. Lo scopo di Garibaldi, inoltre, era quello di completare l’unificazione nazionale per riunire le varie obbedienze massoniche.

Per Garibaldi, la massoneria doveva farsi promotrice del progetto di riunire in un fascio comune tutte le correnti della democrazia, tutte le forze impegnate nella diffusione della cultura laica, della libertà e del progresso.

La morte di Garibaldi e il tributo massonico

Garibaldi morì a Caprera il 2 Giugno 1882 e il suo nome fu il più ricorrente nella denominazione delle logge. La massoneria partecipò con grande intensità emotiva al dolore unanime del Paese che seguì all’annuncio della morte di Garibaldi. Il gran maestro del GOI Giuseppe Petroni fece affiggere nelle principali città italiane un manifesto, nel quale la massoneria esprimeva il proprio omaggio all’eroe. Il funerale di Caprera non fu l’unico saluto a Garibaldi, infatti numerose logge parteciparono a questi riti pubblici e allestirono funerali massonici nei loro templi.

Elogi funebri e memoria di Garibaldi

Negli elogi funebri dettati dai massoni veniva evidenziato che Garibaldi era la perfetta incarnazione degli ideali massonici: l’amore per la patria, la fede nel progresso, la libertà, la tolleranza, il ripudio di ogni oscurantismo e lo spirito laico. Garibaldi scelse di farsi cremare per esprimere la sua fede nella scienza, indicando anche un ritorno alla natura e alla vita. Il corpo di Garibaldi, però, non fu mai cremato, nonostante le continue proteste da parte delle logge massoniche.

Se inizialmente Garibaldi veniva presentato come quasi una semidivinità, successivamente si sottolineò il suo essere massone, democratico, repubblicano, laico e anticlericale. In seguito cambiarono anche le modalità del ricordo: dalle orazioni funebri si passò alla memoria iscritta su pietra, scolpita nei monumenti di marmo o di bronzo o incisa nelle lapidi.

Domande da interrogazione

  1. Qual era il ruolo di Garibaldi nella massoneria italiana?
  2. Garibaldi fu un esponente celebre della massoneria italiana ottocentesca, raggiungendo le massime cariche e vedendo nella massoneria un mezzo per unire le forze della sinistra democratica italiana.

  3. Quando e dove Garibaldi fu iniziato alla massoneria?
  4. Garibaldi fu iniziato alla massoneria nel 1844 nella loggia L’Asil de la Vertud di Montevideo, e successivamente regolarizzò la sua posizione presso la loggia Les Amis de la Patrie.

  5. Qual era l'obiettivo di Garibaldi riguardo alla massoneria?
  6. Garibaldi voleva che la massoneria promuovesse l'unificazione delle correnti democratiche e delle forze impegnate nella diffusione della cultura laica, della libertà e del progresso.

  7. Come reagì la massoneria alla morte di Garibaldi?
  8. La massoneria partecipò intensamente al dolore nazionale, con il gran maestro del GOI che affisse manifesti in omaggio a Garibaldi, e numerose logge organizzarono funerali massonici.

  9. Quali ideali massonici incarnava Garibaldi secondo gli elogi funebri?
  10. Garibaldi incarnava l'amore per la patria, la fede nel progresso, la libertà, la tolleranza, il ripudio dell'oscurantismo e lo spirito laico.

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