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Tuthankamon e la riforma religiosa – Spiegazione Pag. 1
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Sintesi

Breve introduzione sulla vita


Tutankhamon salì al trono di faraone alla tenera età di nove anni, per regnarvi solo fino a 18, età in cui trovò la morte.
Il suo fu un regno travagliato, e ogni singola azione era regolata dalla legge, la stessa a cui non poté sottrarsi quando dovette sposarsi con Ankhesenamon, sorellastra di 4 anni più grande; venne nutrito e accudito da una balia (di cui conosciamo anche il nome, Maya), fino a che questa non venne sostituita da un precettore, che insegnò all'allora figlio di Akhenaton le prime nozioni di calcolo, scrittura e grammatica.
Infine, il piccolo giunse nella Scuola di Palazzo alla sola età di 5, in cui tra l'altro era educato insieme agli altri figli del faraone e a quelli dei funzionari e dei principi stranieri prigionieri di guerra.

La controriforma religiosa nel dettaglio


Cresciuto ad Akhetaton, la capitale “eretica” fatta edificare dal padre, si trovò a gestire una situazione alquanto complessa: tutto partiva dal malcontento del clero, che in tempi precedenti possedeva un potere tale da eguagliare quasi quello del sovrano; quanto a ricchezze, non erano da meno.
Con l'avvento della riforma di Akhenaton, essi si videro declassati e privati di tutto ciò, e non solo; infatti, la mancanza di fondi al clero bloccava la redistribuzione della ricchezza per la popolazione: insomma, l'apparato economico-burocratico era andato in cortocircuito.

E, stando alle credenze dell'epoca, una situazione di tale portata non poteva di certo essere gestita da un faraone di soli 9 anni; ci pensarono quindi Ay, sostenitore della XVIII dinastia, e Horemheb, un militare, entrambi coadiuvati dal Consiglio di Reggenza.
Così, il successore di Akhenaton mutò il suo nome in quello con cui viene ricordato ancora oggi, che significa “immagine vivente di Amon” e fece erigere molte statue dedicate alla stessa divinità, raffiguranti anche sé stesso.

La fine del regno


Dopo la morte di Tutankhamon, si profilò un altro dilemma: a chi affidare il regno? La risposta non era delle più semplici, in quanto il Faraone non aveva lasciato eredi; alla fine il comando passò ad Ay, che però non lasciò il segno in questa veste dato che rimase al trono per soli 4 anni.
Successivamente, il posto venne preso da Horemheb, il quale cancellò ogni traccia rimanente della riforma religiosa, insieme ai monumenti che raffiguravano i tre sovrani che aveva servito (Akhenaton, Tutankhamon e Ay), ma nulla poté contro la morte, che anche in questo caso non riportò eredi legittimi del trono e quindi al trono giunse una nuova dinastia a partire dal faraone Ramesse I.
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