La vita e l'ascesa al potere dell'imperatore romano Galba

All’interno di questo appunto è descritta la vita dell’imperatore Galba, che era di origini romane. Di seguito sono riportate tutta una serie di informazioni che riguardano alcuni cenni sulla sua biografia, sui primi anni della sua vita, la rivolta nei confronti di Nerone, la composizione del suo nucleo familiare, la vita privata fino ad arrivare alla morte e la nomina del suo erede.

Cenni biografici sull'imperatore Galba

Galba era un imperatore romano, di origine latina. Il suo nome completo era Servio Galba Cesare Augusto, mentre il nome originale era Servio Sulpicio Galba. Egli nacque il 24 dicembre e morì il 15 gennaio del 69 a.c. Ricoprì la carica di imperatore romano per circa sette mesi. Galba si circondò presumibilmente di uomini corrotti. Egli era il figlio del console Gaius Sulpicius Galba e Mummia Achaica, aveva alle spalle nobili origini, proprio per questo era stimato dagli imperatori Augusto e Tiberio. In età adulta Galba intraprese la carriera politica inserendosi all’interno del senato, infatti divenne console nel 33 d. C e prese il comando dell'esercito dell'Alta Germania dal 40 al 42 e prestò servizio al proconsolato in Africa nel 44-45.
Nel corso della sua carriera politica, Galba è stato pretore, console ma anche dirigente delle province dell’Aquitania, ma anche dell’Alta Germania e dell’Africa. Successivamente decise di abbandonare l’incarico pubblico quando a gestire il regno c’era la figura di Claudio, ma dopo poco tempo Nerone dichiarò Galba rappresentante governativo della Hispania. In seguito alla sconfitta della rivolta di Vindex e l’omicidio di Nerone, Galba riuscì a salire al potere, governando Roma grazie all’appoggio della guardia pretoriana e così venne definito imperatore ed egli, in quell’anno, fu il primo di una lunga serie. Galba durante il suo operato ha emanato molteplici ordini che non hanno avuto un buon riscontro tra i sudditi del regno. Questo suo comportamento non gli ha permesso di avere molta fama tra i suoi sudditi ed ha disperso anche l’appoggio che aveva ricevuto dalla guardia Pretoriana. Infine, l’imperatore Galba venne ucciso proprio dal suo successore, l’imperatore Otone.

Primi anni della sua vita

Il cognome antico di Galba possiede una provenienza sconosciuta. Secondo alcuni storici, nello specifico secondo Svetonio, esistono differenti possibilità, tra le quali si pensa che il suo cognome derivasse dal fatto che Galba fosse il primo membro della gens Sulpicia ad avere questo nome e quindi potrebbe averlo preso dal termine “galba”, ovvero una parola di origine romana che veniva usata dai Galli. Tale storico ha anche supposto che il cognome potesse derivare da un insetto definito “galbae”. Galba aveva avuto due antenati che avevano prestato servizio allo Stato come consoli molto tempo prima, intorno al 200 a. C. Proprio per questo motivo, Galba era molto fiero di avere tra i suoi antenati la figura di Catullo. Sempre Svetonio, affermò che lo stesso Galba avesse scritto una sorta di “discendenza” secondo la quale egli stesso affermava di discendere da Giove da parte del padre e da Pasifaë. Galba perse sua madre poco dopo il parto: la donna lo diede alla luce mentre il padre, rimasto vedovo, prese in moglie Livia Ocellina. Era una donna molto conosciuta per la sua magnificenza e anche per la sua agiatezza. Ella sposò il padre Gaio solo per l’appartenenza all’alto rango. Dopo ciò, Livia iniziò a farsi chiamare con il nome di Lucius Livius Galba Ocella.

Rivolta contro Nerone

Caio Giulio Vindice decise di progettare un piano di rivolta contro la persona di Nerone intorno al 68 nella regione della Gallia, in occasione dell’anniversario della scomparsa della madre di Nerone chiamata Agrippina minore. Dopo poco tempo, Galba decise di ribellarsi, rifiutando il titolo di “generale di Cesare” e decise di accettare il titolo di Generale del Senato e del Popolo di Roma". Galba era certo di avere il sostegno di Tigellino, il quale era un prefetto della guardia personale romana. Tigellino inizialmente era molto fedele alla figura di Nerone, ma solo dopo qualche tempo quando l’imperatore Nerone incominciò a perdere la sua fama, iniziò ad allontanarsi per avvicinarsi a Galba. In questo modo, la rivolta di Vindice venne calmata da Lucio Verginio Rufo, il quale era il capo della Germania Superiore. Nonostante ciò, prima che avvenisse questo evento, Vindice riuscì a persuadere Galba per andare in opposizione a Nerone. Dopo diversi mesi, Nerone aveva sotto il suo controllo tutta la situazione ma nel frattempo c’era la figura di Galba che aveva sempre più consensi tra i sudditi. A causa di ciò, l’imperatore Nerone iniziò a vedere Galba come un suo nemico. Le classi superiori non riuscivano ad accettare la vita lussuosa che veniva condotta dall’Imperatore, ma non accettavano nemmeno il suo programma politico, perché erano proprio loro che dovevano finanziare tutti questi progetti. Mentre le classi più basse lo stimavano, perché riuscivano a trarre beneficio dalle sue opere. Tra coloro che appartenevano alla classe superiore c’era anche Galba, il quale come gli altri era costretto a saldare la quota per finanziare le opere pubbliche. Intorno al 68, Ninfidio Sabino, un funzionario dell’impero, informò che Nerone era scappato in Egitto. Così dopo poche ore, Galba venne dichiarato nuovo imperatore. Il giorno seguente, Nerone si suicidò sotto gli occhi di un suo segretario. In questo modo, si ebbe la fine della dinastia Giulio-Claudia.

Nucleo familiare e vita privata

In base a ciò che viene riportato dallo scrittore Svetonio, l’imperatore Galba aveva una predilezione verso uomini anziani con cui intratteneva relazioni. Nonostante ciò, Galba prese in matrimonio una donna chiamata Aemilia Lepida da cui nacquero due figli. In seguito, la moglie e i figli morirono tragicamente e Galba trascorse la sua vita da solo.

Ultima parte della vita: morte ed erede

Ormai molto debole e cagionevole, Galba decise di adottare come suo successore la figura di Lucio Calpurnio Pisone Liciniano, ma questa mossa non venne vista di buon occhio da Otone, suo sostenitore, il quale si considerava il suo vero erede. Così Otone, insieme all’aiuto di militari, fece uccidere Galba e anche Pisone all’interno del Foro Romano, decapitandoli. Così Otone fu dichiarato il nuovo imperatore nel 69.