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ricorsi medicina

Le associazioni studentesche sono già all'opera per raccogliere le segnalazioni di presunte irrregolarità avvenute durante il test di Medicina 2015 e preparare una pioggia di ricorsi. L'anno scorso, migliaia di esclusi sono stati riammessi proprio grazie alle sentenze dei giudici.

Anche stavolta potrebbe succedere lo stesso, con i conseguenti disagi per gli atenei. Continuano a moltiplicarsi le mail delle aspiranti matricole a Skuola.net, contenenti le testimonianze di presunte anomalie avvenute in aula.

TEST MEDICINA 2015: UDU PREPARA I RICORSI - Unione degli Universitari e Rete degli Studenti hanno attivato i loro canali: basterà scrivere a ricorsi@unionidegliuniversitari.it o segnalare tramite l'app "test d’ingresso sicuro 2015". Lo scorso anno il maxi-ricorso organizzato proprio da Udu ha ottenuto diverse vittorie. E' stato infatti grazie alle associazioni studentesche che sono emersi fatti poco chiari come il famoso caso del plico scomparso di Bari. Migliaia di esclusi del 2014 sono stati così riammessi nelle diverse università: i "ricorsisti" hanno affollato le aule, con ovvi disagi per la didattica.

TEST MEDICINA 2015: CONTINUANO LE SEGNALAZIONI A SKUOLA.NET - Dal pomeriggio dell'8 settembre, data del test medicina 2015, la casella di posta elettronica di Skuola.net è stata presa d'assalto dai ragazzi appena usciti dalle aule del test, segnalando presunte anomalie e irregolarità. Gran parte di loro sono già sul piede di guerra, pronti a conquistarsi un posto all'università anche ricorrendo ai giudici, qualora vengano riconosciuti vittime di ingiustizia. Ecco alcune testimonianze su ciò che è successo in aula durante il test di medicina 2015.

TROPPO FREDDO PER IL TEST MEDICINA 2015 - "Salve, ho svolto il test Medicina 2015 a Padova il giorno 8 Settembre presso l’aula B del complesso didattico Piovego e vorrei segnalare alcune irregolarità/ingiustizie:
- In primo luogo tutti i candidati presenti sono stati costretti ad indossare il giubbotto per l’aria condizionata troppo bassa, la quale a mio avviso non ha permesso una condizione favorevole per svolgere il test ingresso medicina 2015;
- Durante lo smistamento casuale dei candidati ai posti da parte di uno dei membri della commissione, è stato permesso a un gruppo di amici di rimanere vicini e quindi di suggerirsi durante la prova;
- E’ stato permesso a 2 persone di andare in bagno,anche se, era stato appena letto che, dal quel momento in poi, nessuno doveva più recarvisi;
- I componenti della commissione hanno aiutato (quindi si sono avvicinati al tavolo “con le etichette” )alcuni candidati che non avevano capito il procedimento. Una persona della commissione inoltre, avendo visto che una ragazza non aveva posto una delle due etichette sul foglio risposte ed essendo essa già uscita dall’aula da alcuni minuti, l’ha rincorsa per avvertirla che non aveva posto una delle etichette e questa è tornata indietro per apporre sul suo foglio risposte l’etichetta mancante. Venivano chiamati due studenti alla volta quindi questi potevano benissimo scambiarsi le etichette a vicenda mentre vi era uno solo della commissione a sorvegliare mentre l’altro non c’era
".

SQUILLI DURANTE IL TEST INGRESSO MEDICINA 2015 - "Salve, ho sostenuto l'8 settembre il test medicina 2015 all'università La Sapienza di Roma, vorrei segnalare la presenza di un cellulare (più precisamente un iPhone) nell'aula dove ho sostenuto il concorso, Aula 7 nuovo edificio di fisica CU033. Il tutto è stato fatto presente da un ragazzo alla commissione in modo riservato, ma senza che la stessa abbia preso provvedimenti".

TEST MEDICINA 2015 E ETICHETTE SULL'ACQUA - "Ci sono diverse regole che non sono state rispettate durante il test di ammissione per medicina e odontoiatria tenutosi l'8 settembre 2015 a Torino:
1. ci hanno fatto iniziare alle 11 ma abbiamo perso 15 minuti per sapere dove attaccare l'adesivo con codice a barra sulla scheda anagrafica visto che neanche i commissari sapevano il regolamento, ed il test medicina 2015 è terminato comunque alle 12.40;
2. al termine della prova ci hanno fatto aspettare seduti fino alle 14.00 in modo tale che ogni persona singolarmente si potesse alzare e andare a consegnare personalmente le due schede, tempo in cui persone hanno preso penne personali e continuato a scrivere risposte;
3. la possibilità di scambiare con facilità la scheda anagrafica;
4. ho frequentato i corsi preparatori al test presso chieti dove mi era stato raccomandato di non portare telefoni e staccare l'etichetta dell'acqua in quanto sono presenti simboli di elementi e nomi di composti che avrebbero potuto agevolare le risposte , a Torino non è stata eseguita questa procedura infatti si potevano tranquillamente mantenere i telefonini con se o leggere valori riguardanti argomenti del test come il sodio
".

15 MINUTI "RUBATI" - "In alcune aule il test è cominciato regolarmente alle 11 mentre in altre, come nella mia, in cronometro è partito alle 11 ma poi sono state spiegate le procedure e il contenuto delle buste. Di fatto abbiamo potuto cominciare il test effettivamente alle 11.15, con scadenza alle 12.40, ci hanno tolto 15 minuti, sostenendo che è così ovunque, ma sentendo cosa accadeva nelle altre aule non è stato così. Poi ci è stato severamente vietato, pena l'annullamento del test, scrivere QUALSIASI cosa sul plico delle domande, compreso segnare le risposte esatte da trascrivere sul foglio risposte. Anche questo è stato vietato solo in alcune aule. La cosa ha creato non poche difficoltà e ha colto molto alla sprovvista. Da notare come i plichi delle domande fossero sprovvisti di qualsiasi tipo di identificativo, tant'è che non vi è stato apposto alcuna etichetta o simili. Vorrei sapere se tutto ciò fa parte della normale procedura o se siamo stati "fregati".

CELLULARI ACCESI A NAPOLI - "Presenza dei telefonini nelle aule. Aule A2 polo didattico A. Addirittura un telefono ha squillato dopo l'inizio del compito. Come sempre al solito uno schifo. Un ragazzo si è fatto fare una relazione dalla commissione con l' accaduto."

SENZA OROLOGIO A CHIETI - "Oggi, per entrare nell'aula assegnatami per i test di medicina a Chieti, mi è stato fatto togliere un semplice orologio meccanico con le sole lancette. In un'aula affianco, dello stesso ateneo, hanno invece fatto passare tranquillamente gli orologi. Da sottolineare che nella classe non vi era alcun orologio a parete. Sul sito dell'università c'era l'annuncio con il divieto di "orologi elettronici"! Non di certo meccanici che si possono utilizzare secondo i bandi! Inoltre due ragazzi sono andati consecutivamente in bagno".

RITARDATARI A FOGGIA -"Vorrei segnalare che stamane, alcuni minuti dopo la chiusura definitiva dei varchi, nella sala in cui ho sostenuto il test (numero 13) insieme ad altri candidati abbiamo assistito chiaramente ad un confronto tra membri del personale e commissione, i quali informavano che vi era un numero imprecisato di candidati (a detta loro, due) che erano arrivati in ritardo. Nonostante questo ritardo, nonostante si fosse ripetuto varie volte che i varchi sarebbero stati chiusi DEFINITIVAMENTE alle ore 10.30, non e' stato impedito a questo o questi candidati di entrare, quando la legge lo vieta. Mi sento beffato, se la legge vale per tutti questa o queste persone dopo le 10.30 non avrebbero dovuto avere più alcun diritto di sostenere la prova. Pertanto e' legittimo il forte sospetto che io, come altri presenti dalle 7.30 del mattino, sia stato ampiamente controllato al metal detector, a differenza di questi signori ritardatari cui tutto e' stato concesso. Io trovandomi in aula 13 e non potendovi uscire non ho avuto alcuna garanzia che questa o queste persone siano state controllate come me."

ANONIMATO A RISCHIO A MILANO - "Ho effettuato il test di odontoiatria e medicina a Milano questa mattina e ritengo di aver assistito alle seguenti irregolarità:
- Il test è iniziato alle 11:10 e quindi in ritardo rispetto all'orario previsto che dovrebbe essere uguale in tutta Italia.
- Nel momento in cui bisognava apporre il codice a barre sugli elaborati TUTTI i commissari dell'aula erano alla cattedra assieme agli studenti che stavano effettuando l'operazione.
I commissari in questa fase dovrebbero essere distanti in modo tale che non possano riconoscere gli elaborati degli studenti.
Questo concetto era stato anche sottolineato dagli stessi commissari nella spiegazione che precedeva l'inizio della prova!"

Carla Maria Ardizzone