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di Cristina Montini
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scuola pubblica

Il pensiero pronunciato da Berlusconi sulla scuola pubblica ha provocato un’onda di polemiche che ha visto scendere in prima linea per la difesa della scuola statale anche Lorenzo Jovanotti, Neri Marcorè e Roberto Vecchioni. Intanto nella rete ci si sta organizzando per la manifestazione studentesca del prossimo 12 marzo.

LORENZO DIFENDE LA SCUOLA PUBBLICA - Dopo l’appello del quotidiano L’Unità, Lorenzo Cherubini è intervenuto dichiarando “La scuola pubblica va difesa, curata, migliorata. In quanto idea e poi proprio in quanto scuola: coi banchi gli insegnanti i ragazzi e le lavagne. Bisogna amarla ed esserne fieri” e prosegue “C'è da imparare anche dalle ignoranze, non solo dai saperi selezionati. La scuola è per tutti, deve essere per tutti”. Precisando che “Quando nostra figlia è arrivata all’età della scuola io e mia moglie ne abbiamo parlato e abbiamo deciso: scuola pubblica. Potevamo permetterci di scegliere e abbiamo scelto. Abbiamo pensato che fosse giusto così, per lei. E’ nostra figlia ed è la persona a cui teniamo di più al mondo ma è anche una bimba italiana e l’Italia ha una Scuola Pubblica. Sapevamo di inserirla in una realtà problematica ma era proprio quello il motivo della scelta”.

PER IL GIORNALE SI PREDICA BENE, MA POI... - Sul Giornale invece la risposta è la seguente: “Quelli che contestano il governo poi mandano i figli alle private” facendo una lunga lista di personalità del cinema, della televisione ed esponenti dell’opposizione che per i loro figlio scelgono scuole private o estere.

manifestazione studenti
12 MARZO IN PIAZZA - Intanto nel web si sta organizzando la prossima manifestazione studentesca. La Rete degli studenti e l’Unione degli universitari si dichiarano sconcertati per le dichiarazioni del Presidente del Consiglio sulla scuola pubblica e in un comunicato stampa dichiarano “Ogni giorno ormai sentiamo calpestata e negata la nostra Costituzione, che per chi governa solo per sé diventa un problema, tanto da dover continuamente prendere di mira i pilasti e i valori su cui si basa” e quindi “12 marzo saremo di nuovo in piazza, per difendere la dignità e diritti dell’Italia, per difendere la scuola e l’università pubblica, per gridare che questo paese non è più disposto a sentire quelle parole e a vedere negata e stravolta la Costituzione Italiana”.

L’appuntamento quindi è per il 12 marzo, tu ci sarai?

Cristina Montini

Data pubblicazione 2 Marzo 2011, Ore 9:44
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