Matteo Bortone
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calendario scioperi dicembre

Il 2025 si chiude all'insegna degli scioperi. Dopo un novembre pieno di disagi, dicembre non sarà da meno, con una serie di agitazioni sindacali che toccheranno i trasporti, la scuola e persino le consegne dei regali di Natale. Il consiglio principale, soprattutto per gli spostamenti, è quello di consultare gli orari, perché il calendario è fitto di date da segnare in rosso.

Si parte con i trasporti pubblici locali e quelli marittimi, per arrivare al giorno più critico di venerdì 12 dicembre con uno sciopero generale nazionale che si prevede paralizzerà l'Italia. Vediamo insieme tutti i dettagli per non farsi trovare impreparati.

Indice

  1. Scioperi: chi e quando
  2. Sciopero generale: coinvolta la scuola
  3. Regali a rischio

Scioperi: chi e quando

Il mese di dicembre inizia subito con una serie di agitazioni in programma: martedì 9 dicembre prima giornata difficile per la città di Roma, dove è in programma uno sciopero di 24 ore del trasporto pubblico locale (Atac), indetto dal sindacato unitario lavoratori.

  • A rischio saranno treni, bus, metropolitane e tram.

  • Verranno comunque garantiti i servizi essenziali e le corse nelle fasce di garanzia: fino alle 8.30 del mattino e tra le ore 17 e le 20 del tardo pomeriggio.

Parallelamente, nei porti, scatta anche una protesta nel settore marittimo, con uno sciopero di 48 ore che coinvolge il personale di bordo e amministrativo delle compagnie Tirrenia Cin e Moby. In questo caso:

  • L'astensione inizia alle ore 15 del 9 dicembre e finisce alle ore 14.59 dell'11 dicembre.

  • Le organizzazioni sindacali (Federmar, Ugl mare e Usb) denunciano "un progressivo svuotamento delle proprie attività" di Tirrenia-Cin, con una flotta ridotta e la precarietà di numerosi marittimi.

In una nota congiunta le sigle sindacali denunciano: numerosi marittimi vivrebbero una condizione di precarietà sempre più marcata, mentre si moltiplicano i timori per la tenuta dei livelli occupazionali. Tra le conseguenze citate, anche l'interruzione dei collegamenti sulla tratta Napoli-Palermo, con l’eliminazione dell’ultima nave ancora funzionante e le conseguenze per il personale addetto ai tickets.

Mercoledì 17 dicembre anche il settore aereo si ferma, per uno sciopero che durerà 4 ore, dalle 13 alle 17. Nel dettaglio:

  • Si tratterà di una serie simultanea di agitazioni che interesserà operatori del traffico aereo, addetti ai servizi a terra e dipendenti di diverse compagnie.

  • Incroceranno le braccia lo staff del centro di controllo d'area di Roma (Acc) e i servizi di handling (come check-in e imbarco) negli scali principali.

  • Si fermeranno anche equipaggi e staff in Italia di Vueling, il personale di scalo di Air France e Klm e il personale di volo e a terra di Ita Airways.

Sciopero generale: coinvolta la scuola

Venerdì 12 dicembre sarà il momento di probabile maggiore caos, con lo sciopero generale nazionale della Cgil contro la manovra economica del governo Meloni, che coinvolgerà anche il settore della scuola. Nello specifico:

  • A scioperare saranno tutte le lavoratrici e lavoratori dei settori pubblici e privati, inclusi appalti e servizi strumentali.

  • I trasporti ferroviari sono considerati fortemente a rischio: i lavoratori delle Ferrovie dello Stato si fermeranno dalle ore 00.01 alle 21. Il consiglio è quello di consultare le tabelle delle corse assicurate diffuse da Trenitalia e Italo.

  • L'adesione sui bus, tram e metropolitane a livello nazionale è confermata, ma l'impatto concreto dipenderà dai singoli territori.

Regali a rischio

Brutte notizie anche in vista del Natale. Proprio nel pieno della corsa ai regali last minute, ci sarà un'agitazione che potrebbe far ritardare la ricezione dei pacchi: da lunedì 22 a mercoledì 24 dicembre è in programma uno sciopero prolungato nel comparto della logistica:

  • L'astensione durerà 72 ore consecutive, dalla mezzanotte del 22 fino alla mezzanotte del 24 dicembre, interessando il Number 1 logistic group.

  • A fermarsi saranno gli autisti e il personale viaggiante dell'azienda su scala nazionale, per iniziativa di Fao-Federazione autisti operai Cobas.

  • C'è un rischio elevato di ritardi nelle consegne, problemi nelle spedizioni e disservizi per l'e-commerce e la vendita al dettaglio.

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