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ricreazione a scuolaSuona la campanella e tutti in aula tirano un bel sospiro di sollievo: la tanto meritata pausa è arrivata. La ricreazione è da sempre uno dei momenti più apprezzati della lunga giornata scolastica, sia dagli studenti che dagli insegnanti.

Durante l'intervallo è possibile prendere una boccata d’aria, scambiare due chiacchiere, mettere qualcosa sotto i denti, o addirittura avvantaggiarsi per le ore di lezioni a seguire. Insomma, ognuno è libero di dedicarsi alle attività che preferisce e rilassarsi in serenità. Ma la ricreazione non è solo un piacere e un sollievo. Staccare dalle attività svolte durante le lezioni è anche utile ai fini dell’apprendimento. Permette infatti di ricaricare le batterie per tornare a concentrarsi al massimo. Non male, vero?

1. Perché si dice ricreazione

Se ci soffermiamo un attimo sulla parola ricreazione, potremmo imbatterci in un’ambiguità di fondo. Il termine infatti presenta due accezioni ben distinte. Se da una parte ha il significato poco comune di “ri-creare”, dunque “creare di nuovo qualcosa”, dall’altra designa un lasso di tempo riservato alla pausa. Prendendo in prestito le parole della Treccani: “Distrazione, svago, periodo di riposo o dedicato ad attività piacevoli e rilassanti”.

Andando un po’ indietro nel tempo, ci rendiamo conto della provenienza latina dell’ambiguità. Il verbo recreare significa sia “rinnovare” e “ricreare” sia “rianimarsi” e “riprendersi da una malattia”. Quest’ultima accezione può quindi rimandare a una rigenerazione fisica e mentale che, traslata in ambito scolastico nel contemporaneo, è passata a indicare la famosa “pausa dallo studio”, l’intervallo tra una lezione e un’altra.

2. La ricreazione è obbligatoria?

Ogni giorno, a metà mattinata (di solito tra le 10 e le 11), studenti e insegnanti riprendono fiato grazie alla ricreazione. Questa non va confusa con la pausa pranzo, che separa nettamente le lezioni mattutine da quelle pomeridiane. Ma la ricreazione a scuola è a tutti gli effetti un diritto degli studenti?

Innanzitutto occorre specificare preventivamente che non esiste un’apposita legge che dichiara l’obbligatorietà dell'intervallo. La gestione della pausa mattutina pertiene infatti all’autonomia scolastica, il che significa che è il regolamento specifico di ogni scuola a dettare legge. È vero, però, che esiste una circolare, la CM 105/75, che in merito al tema della vigilanza recita: “durante l'intervallo delle lezioni, che è almeno di 10 minuti, è necessario che il personale docente di turno vigili sul comportamento degli alunni in maniera da evitare che si arrechi pregiudizio alle persone e alle cose”.

Da questo possiamo dedurre che il diritto a un intervallo minimo di 10 minuti può in qualche modo essere rivendicato!

Passiamo ora a un’altra domanda: i minuti impiegati nella pausa vanno recuperati? La risposta è no. La ricreazione rientra a tutti gli effetti all’interno dell’orario destinato alle attività didattiche.

3. Quanto può durare la ricreazione?

Come abbiamo visto, non esiste una legge apposita che disciplina la ricreazione a scuola. La durata dell’intervallo può infatti variare da istituto a istituto, e inoltre può dipendere da vari fattori, quali per esempio la durata della giornata scolastica e, soprattutto, il grado della scuola presa in considerazione. Se alle elementari la ricreazione può infatti estendersi addirittura fino ai 45 minuti, alle medie e alle superiori di solito si aggira intorno ai 15 minuti.

Detto questo, possiamo però ribadire che la durata minima non dovrebbe mai scendere al di sotto dei 10 minuti.

4. Perché è importante la ricreazione

La ricreazione a scuola non è solo piacevole, ma è anche funzionale all’apprendimento. Prendersi un momento di stacco dopo le ore di lezione è il modo migliore per ricaricare le batterie, soprattutto a livello mentale.

Le nostre capacità sono infatti limitate, e di conseguenza anche la nostra concentrazione. Hai mai provato a prestare attenzione attivamente a qualcosa per più ore di seguito? Se la risposta è sì, sai di sicuro di cosa sto parlando. È proprio qui che la ricreazione viene in nostro aiuto. Prendersi una pausa anche breve, di 5 o 10 minuti, può fare veramente la differenza.

Inoltre, durante l’intervallo, è possibile fare uno spuntino per riempire lo stomaco e mettere a tacere i brontolii. Anche il corpo merita la sua parte di attenzione per far sì che il nostro cervello funzioni al meglio!

5. Cosa mangiare durante la ricreazione per rendere meglio

Mettere qualcosa sotto i denti durante la ricreazione a scuola può aiutare a recuperare le energie spese nella prima parte della mattinata. In questo modo sarà più facile tornare a concentrarsi al massimo.

Ma il cibo, come saprai, non è tutto uguale. Se in molti casi è un fido alleato, in altri può rivelarsi un acerrimo nemico. Bisogna saper scegliere gli alimenti e dosarne le quantità per non incorrere in una digestione troppo impegnativa.

Ma quindi, cosa mangiare durante la ricreazione a scuola per rimanere leggeri e rendere meglio? Naturalmente, ci sono cibi più indicati di altri. Bisognerebbe evitare per esempio gli alimenti con troppi zuccheri e conservanti, come le merendine con cui spesso facciamo colazione. Anche pizza e panini, se assunti in grande quantità e a ridosso dei pasti, potrebbero causare sonnolenza e perdita di appetito. Benissimo invece gli yogurt e la frutta. Da aggiungere all’elenco degli alimenti ottimi, ci sono poi sicuramente la cioccolata fondente, la frutta secca, una fetta di pane con la marmellata o un bel pezzo di parmigiano rinvigorente.

Data pubblicazione 21 Novembre 2022, Ore 16:23
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