
Il suo sogno è diventare pastore nelle campagne di Siurgus Donigala, diventate ormai il mondo di uno studente di 13 anni. Un luogo che per lui significa gioia e libertà, ma soprattutto il futuro che desidera.
Il ragazzo è uno studente che vive in un paese a Sud della Sardegna, dove le sue giornate sono divise tra la scuola e la passione per l’agricoltura.
E nonostante qualche coetaneo lo prenda in giro chiamandolo “pastoraccio”.
“In mezzo al verde, con gli animali intorno, mi sento felice - ha raccontato a ‘La Stampa' - e le mie insicurezze svaniscono. Chi ha la terra ha sempre una certezza”.
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Un talento per l'agricoltura e il premio dal Ministro Lollobrigida
Questa forte passione per la campagna non è passata di certo inosservata.
Il giovane studente è diventato una sorta di ambasciatore sardo per la cucina italiana, candidata dal Governo a patrimonio dell’Unesco. Proprio per questo suo amore genuino per il mondo rurale, il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha voluto premiarlo.Il 13enne è determinato, con i suoi abiti tradizionali in fustagno - “perché ognuno ha il suo stile” - e una scelta di vita controcorrente. Racconta: “Non ho il cellulare, non mi serve. Al massimo guardo qualcosa in televisione, ma dev’essere sempre legato alla mia passione agricola”.
Tutto questo ha colpito il Ministro, che ha incontrato il giovane studente a bordo dell'Amerigo Vespucci, durante la sosta a Cagliari della nave-scuola della Marina Militare. Per l’occasione lo studente, insieme a un'educatrice, ha avanzato una proposta importante: ampliare l’offerta formativa nelle scuole sul mondo agro-pastorale: “Perché non ci insegnano in classe a fare il formaggio? A Siurgus Donigala ci sono tante aziende e tanti pastori. Sarebbe una cosa utilissima”, ha detto con grande convinzione.
Le porte del Parlamento si aprono per il "futuro pastore"
Dopo l’incontro con il ministro Lollobrigida, le idee del futuro pastore sono pronte ad arrivare in Parlamento. Grazie al progetto “La staffetta della legalità”, della cooperativa sociale “Punto a capo”, le sue proposte saranno ascoltate e valutate dai deputati.
L'educatrice, nonché ideatrice e coordinatrice del progetto, sottolinea la profondità del ragazzo: “Colpisce per la sua ricchezza interiore, in campagna si sente libero, accettato. Si rilassa con gli animali, all’aria aperta. In questo modo si riscatta e, al tempo stesso, vuole riscattare la figura del pastore”.
Il sogno nel cuore: una vita tra pecore e cavalli
Il futuro del 13enne sardo è ben delineato nel suo cuore, e lo racconta con occhi da grande sognatore: “Sono cresciuto in mezzo agli animali. Lì ho sempre trovato la serenità che cercavo. Ecco perché sogno un futuro in campagna, tra pecore, maiali e cavalli. Un giorno realizzerò la mia azienda agricola, ne sono certo”.
Per il giovane studente la tecnologia può aspettare, per questo niente social network o influencer: “Stare in campagna è la cosa che preferisco fare. Adoro assistere alla tosatura delle pecore e alla mungitura. E pazienza se i compagni non comprendono le mie esigenze o se arrivano le prese in giro”.
La sua passione, però, non gli fa trascurare lo studio e dice: “Mi piace studiare, soprattutto la storia e il mondo egizio. Tuttavia, frequenterò l’istituto agrario”.