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Liceo Tasso, le motivazioni dell'occupazione fanno il giro del web

Continua l’ondata di occupazioni nelle scuole della Capitale. Dopo gli studenti del Mamiani, del Virgilio, del Socrate, del Righi e dell’Albertelli, dal 20 novembre ad occupare sono quelli del Tasso, storico liceo classico di Roma. Un’occupazione che a differenza delle altre, però, sta ricevendo una certa attenzione mediatica. Il motivo? A colpire sono le motivazioni che hanno spinto gli studenti ad interrompere il normale svolgimento dell’attività didattica.

Il dissenso verso le politiche economiche e sociali

Già dalle prime righe del comunicato con il quale i ragazzi del Tasso hanno spiegato le motivazioni che li hanno spinti ad occupare è chiara la loro posizione rispetto alle politiche adottate dal governo giallo-verde. “In primo luogo – si legge nel comunicato – esprimiamo il nostro dissenso riguardo alle politiche economiche e sociali. Ribadiamo ancora oggi con forza che il sistema configurato a scaglioni progressivi debba essere il tratto fondamentale del sistema di tassazione". I ragazzi poi si scagliano apertamente contro il Reddito di cittadinanza, punto cardine della politica del Movimento 5 Stelle “Ribadiamo anche energicamente come la Repubblica Italiana sia fondata, come si evince dal primo articolo della nostra Costituzione, sul lavoro e sulla dignità del lavoratore. Dignità svilita o addirittura cancellata da una forma di sussistenza sociale quale il reddito di Cittadinanza”.

Contro il Decreto Scuole Sicure

“In secondo luogo dimostriamo il nostro dissenso al Decreto Scuole Sicure. Decreto che in malafede confonde la sicurezza nelle scuole con un controllo militare degli studenti. Tutto questo attuato al costo di investimenti molto onerosi che potrebbero essere indirizzati alla risoluzione dei veri problemi della sicurezza”. I ragazzi del Tasso chiedono sì di avere una scuola sicura, che li protegga, ma non secondo le modalità previste dal decreto voluto dal Governo esponendo in modo netto le loro ragioni “Una scuola è sicura quando non cade il cornicione, una scuola è sicura quando d'inverno funziona il riscaldamento: una scuola è sicura quando è in tutto e per tutto a norma". Intervengono poi anche sulla questione Condono “Inoltre ci opponiamo con forza al Condono, ennesima manovra che finisce per nutrire una criminalità fin troppo presente nel nostro Paese. Esso stabilisce un prezzo alla legalità, permettendo ai più abbienti di agirarla con facilità e con il favore della legge. Riteniamo parimenti che si tratti di una ‘mazzetta’ richiesta dallo Stato”

Un appello alla solidarietà umana

Nelle motivazioni che hanno spinto i ragazzi all’occupazione rientra anche il discorso sull’immigrazione, al centro delle politiche del Governo. “Ci schieriamo altresì contro alla demagogia del governo Gialloverde, che continuamente strumentalizza e demolisce la solidarietà umana, trasformando in criminali coloro che cercano di dare dignità a tutti. Dignità alla vita di migranti, esseri umani, che, fuggendo da guerre, povertà, fame, passano poi come capri espiatori di tutti i mali del Paese. Esprimiamo quindi la nostra vicinanza al sindaco Mimmo Lucano, ed al centro Baobab (come alle altre strutture occupate prese di mira dalla 'Giustizia'). Una presa di posizione, quella degli studenti, che vuole essere un messaggio rivolto a tutti “Con questo atto forte e deciso gli studenti vogliono dimostrare, oltre che la loro coscienza politica, il proprio dissenso alle politiche esecutive portate avanti dal governo ed in particolare dal Ministero degli Interni. Con quest'occupazione noi studenti del Tasso, intendiamo lanciare un appello allo Stato, ai cittadini e a noi studenti stessi: riteniamo infatti che il cambiamento sia nel dare dignità al lavoro, nel rendere valore alla vita umana, nell'investire sull'efficienza delle strutture sanitarie, e dei trasporti: il cambiamento è nell'investimento sulla Scuola Pubblica".

Il programma dell’occupazione

Un’occupazione che dagli studenti non è certo vissuta come un periodo di vacanza, come spiegato nel comunicato “Verranno offerti agli studenti assemblee politiche e corsi sulle materie d'indirizzo, tenuti da studenti universitari e da professori”. Gli studenti poi hanno esteso l’invito ad occupare e quindi a partecipare alle loro attività anche ai loro prof “Allarghiamo inoltre l'invito ai docenti del liceo Tasso, ad aderire alla nostra azione. Essi darebbero spessore alla protesta con le loro lezioni aperte a tutti gli studenti”. C’è quindi la volontà da parte dei ragazzi, una novità certamente, di far partecipare alle loro attività anche i loro docenti. “Non intendiamo infatti – concludono i ragazzi - questi giorni come un buco di tempo in cui riposarci, vediamo al contrario quest'occupazione come una piattaforma in cui noi studenti possiamo portare avanti un discorso di contestazione fondata sullo scambio tra di noi e sulla cultura portataci dai docenti”.

Manlio Grossi

Data pubblicazione 23 Novembre 2018, Ore 10:25 Data aggiornamento 23 Novembre 2018, Ore 10:40
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