
Ma anche sul web la discussione è stata forte: tanti di voi hanno espresso la loro opinione sul forum di Skuola.net e attraverso la petizione realizzata da un nostro utente, aleromanista91, che ha raccolto quasi 14.000 firme.
Anche il mondo della politica è stato scosso, così ecco la svolta.
E' stato approvato questa mattina "alla quasi totale unanimità" un ordine del giorno proposto dal senatore Roberto Calderoli "che sottolinea l'improprietà dell'intervento del ministro Fioroni e riporta la materia nella sede competente, ovvero il Parlamento, con probabile sospiro di sollievo da parte di tanti giovani".
E il sospiro di sollievo lo regala, eccome.

"Il Ministro Fioroni aveva surrettiziamente reintrodotto - prosegue Calderoli - chiamandoli in forma diversa, attraverso un semplice atto amministrativo come un decreto ministeriale, gli esami di riparazione, i famosi esami di settembre, cosa che aveva determinato la massiccia protesta del mondo studentesco. Ma gli esami di riparazione sono stati aboliti per legge e quindi chiunque voglia reintrodurli deve far approvare una legge in tal senso da parte del Parlamento, che non può essere espropriato di questo potere decisionale".
Dopo a questo stop, il Ministro prova a nascondersi dal fallimento della sua riforma: "Non vi è stata alcuna reintroduzione degli esami di riparazione, ma solo una rimodulazione dei tempi per il recupero dei debiti formativi". Questa la risposta che ha fornito durante il pomeriggio ad un'interrogazione parlamentare, in linea con la locandina esplicativa per gli studenti, comparsa qualche giorno fa sul sito del Ministero.
In realtà leggendo bene il contenuto del decreto, si comprende bene che di fatto sono stati reintrodotti gli esami di riparazione, con modalità comunque diverse rispetto a quelle previste nella riforma Gentile andata in pensione nel 1995. Di fatto se il consiglio di classe giudica non superata la prova di recupero da tenersi entro il 31 Agosto, si può essere bocciati, punto. E questo era quello che accadeva anche con gli esami di riparazione. Poi sulla opportunità di questo provvedimento, ognuno di noi ha la sua opinione, ma sul concetto penso non ci sia possibilità di fraintendimenti.
Infatti, se fosse stata veramente una rimodulazione dei tempi, ritengo che non si sarebbero mobilitati tanti studenti con così tanta rapidità.
Comunque il Ministro ha dichiarato che sono stati stanziati circa 200 milioni di euro per i corsi di recupero, che verranno utilizzati pagando 50 euro l'ora agli insegnanti. Peraltro non si tratterà solo di docenti interni alla scuola, ma anche di neo-laureati e di insegnanti in pensione! Sono sicuramente fondi di entità non trascurabile, che speriamo aiutino a migliorare la qualità dell'insegnamento in Italia.
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