
I maturandi 2015 hanno quindi la conferma di ciò che da tempo si annunciava: la prossima maturità, quella che si svolgerà alla fine dell'anno scolastico 2014/15, vedrà una commissione d'esame composta interamente da commissari interni, con un presidente esterno a garanzia del corretto svolgimento delle prove.
Lo ha dichiarato il ministro Giannini durante un videoforum a Repubblica.tv.La prossima settimana, annuncia il ministro, saranno pubbliche le nuove regole che guideranno i prossimi esami di maturità.
"Il mio punto di vista, e quello di molti tecnici che stanno elaborando il documento finale, è di passare a una commissione interna con un presidente esterno" - ha dichiarato la Giannini - "L'utilizzo di membri interni ci farà risparmiare molti soldi ed è più coerente con il progetto della "Buona scuola": oggi alla Maturità il 98 per cento degli studenti viene promosso, e non perché siamo scialoni. È un esame di sintesi di un ciclo scolastico, chi può far meglio degli insegnanti che hanno seguito quello studente?".
Ma qual è la storia della figura del commissario esterno? Ve la raccontiamo noi.
LA PRIMA COMMISSIONE – Ad introdurre l’esame di maturità, come lo conosciamo oggi, fu il Ministro Giovanni Gentile, nel lontanissimo 1923. La commissione esaminatrice, in quegli anni, era costituita completamente da membri esterni: nessun aiuto, dunque, dai propri prof. Tanto che, addirittura, l’esame non si svolgeva nemmeno nella propria sede scolastica. I liceali italiani dell’epoca, solo classici e scientifici, sostenevano la propria maturità in una delle 60 sedi apposite designate dallo Stato, lontani da casa e, soprattutto, dallo sguardo vigile e allo stesso tempo rassicurante del proprio docente.
L’ESAME DI GUERRA – Durante la dittatura fascista, però, l’esame di Stato venne notevolmente semplificato, anche se la terribile commissione completamente esterna restò in vigore fino al 1952, quando grazie all’allora ministro Guido Gonella fu introdotta anche la presenza di un insegnante interno. In realtà, dal 1940 al ’52 i fortunati che, nonostante la guerra e le avversità del periodo, riuscivano comunque a frequentare la scuola, non affrontavano poi l’esame conclusivo, sostituito in quegli anni dal semplice scrutinio finale.
COMMISSIONI MISTE – Dal ’52 in poi, dunque, arriva l’introduzione delle commissioni miste, più o meno come oggi le conosciamo. Nel 1969 l’ex Ministro Fiorentino Sullo introdusse l’esame sperimentale, in cui le principali modifiche riguardavano le materie sulle quali si poteva essere interrogati durante il colloquio orale. E’ del 1994, invece, la riforma sulle nomine dei commissari esterni: non più provenienti da tutto il territorio nazionale, ma preferibilmente selezionati nei comuni limitrofi. Dopo la breve parentesi morattiana, infine, ecco tornare, nel 2007, le commissioni miste, reintrodotte dall’ex ministro Fioroni.
INTERNI, QUANDO? - Il primo Ministro dell’Istruzione ad inserire la commissione d’esame completamente interna è stata Letizia Moratti nel 2001. Il primo e anche l'unico, fino a questo momento. Il ministro Giannini, dunque, annuncia un cambiamento nella struttura dell'esame di Maturità che finora era toccato in sorte solo ai maturandi degli anni dal 2001 al 2006.